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Ascoltate la canzone che ha una parte importante nella storia.

Lya

Cosa avrebbe voluto dire "quella sagoma non è più una sagoma"?
Mi state chiedendo se mi sarei suicidata? La risposta potrebbe essere la più semplice, ma riflettendoci molto non era ancora il mio momento, la vita non poteva passare in vantaggio, con tutti gli ostacoli che ha messo sul mio cammino no, non potevo morire. I miei sacrifici sarebbero stati inutili. Avrei semplicemente spento le mie emozioni, soltanto alla vista delle persone, per poi richiudermi in un guscio spesso quanto profondo.
Seguii le lezioni normalmente senza tralasciare nulla della mia anima. Ax non mi parlò per tutto il giorno però sentii il suo sguardo bruciare al contatto con la mia pelle morbida e pallida.
Finite le lezioni tornai a casa e mi chiusi in camera. Piansi, mi sfogai, urlai contro il cuscino. Nessuno poteva sentirmi, almeno così credevo.
Presi la lametta. Un taglio, due tagli, tre tagli. Ogni volta che conficcavo il pezzo di metallo nella mia carne mi urlai contro di fare schifo, di essere una nullità, insignificante e che forse dovrei ripensarci sul suicidio.
Un rumore provenire dalla mia finestra attirò la mia attenzione. Mi diressi sul balcone. Non c'era nessuno. La mia immaginazione gioca brutti scherzi. Mi fasciai le braccia e mi misi le cuffiette nelle orecchie. Questa canzone mi descrive alla perfezione. Tranne sulla parte del ragazzo. Nessuno tiene a me così tanto.
Camminai fino al mio posto preferito, il laghetto. Non so se volevo incontrare il lupo. Volevo solo rimanere sola. Per fortuna non c'era nessuno. Rimisi la stessa canzone in loop e l'ascoltai, una volta, due volte tre volte. Mi piaceva, volevo davvero trovare qualcuno di così speciale. Sospirai. Iniziai a viaggiare con la mente. Mi immaginai se quel giorno mia madre non morì. Magari a quest'ora saremmo una famiglia felice, magari sarei rimasta nella mia città natale. Magari non avrei mai incontrato Ax, il lupo, i compagni stronzi.. avevo detto di non mostrarmi fragile..Non ce la faccio..le lacrime lasciano il mio viso. Mi tolsi le cuffiette.
"Non riesco ad essere forte mamma, scusa non posso mantenere la promessa mi dispiace!" Gridai a pieni polmoni piangendo più forte di prima. Un singhiozzo, due singhiozzi, tre singhiozzi, una voce calda, quattro singhiozzi..aspetta.. Una voce, non mi ero accorta della persona seduta vicino a me.
"Ehi.." Non lo guardai, non potevo.
Non risposi al suo richiamo.
"Perché piangi?"
"Non ti interessa"
"Lya perché piangi?" Il suo sembrò un ordine, quasi un ringhio piuttosto che una domanda. Lo guardai stupita dal suo tono.
Ed eccolo lì, il bagliore rosso acceso nei suoi occhi.
"I tuoi occhi.." Non riuscì a finire la frase. Adesso ero sicura di ciò che avevo visto. I suoi occhi avevano cambiato colore per qualche secondo, più delle altre volte.
"I miei occhi? Stai piangendo per i miei occhi?"
"No..I tuoi occhi..hanno cambiato colore.." Mi rise in faccia.
"È impossibile ti sei sbagliata" continuò a ridere.
Altre lacrime lasciarono il mio viso. Mi sentii presa in giro, mi alzai e iniziai a correre, piangevo come una bambina mentre correvo. Volevo scappare, rifugiarmi via da tutti. Le lacrime mi appannarono la vista. Corsi in direzione di casa mia ma il mio cammino fu interrotto da qualcosa di duro. Un corpo, per la precisione un petto. Come diavolo ha fatto ad essere già lì?

Oggi due capitoli dai, sono buona. (Forse esce pure il terzo.)

Il Mio Lupo La Mia CriptoniteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora