Capitolo 16.

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Austin's Pov:

È così bella. Mi viene voglia di baciarla e tenerla tra le mie braccia.

"Andiamo?" La dolce voce di Renesme, mi distrae dai miei pensieri.

"Certo, ti accompagno a casa, ho la macchina." Dico prendendo le chiavi e uscendo dall'edificio.

"Oh, no grazie, non ti preoccupare vado a piedi." Dice mordendosi il labbro. Osservo come se lo tortura e a momenti, se non la smette, giuro che la farò smettere io con un bacio.

"Insisto e poi guarda, sta per arrivare un temporale." Dico indicandole il cielo attraverso la finestra.

Sembra pensarci su. Vorrei tanto sapere quali pensieri la turbano.

"Non ti fidi?" La stuzzico.

"Ok, va bene." Dice ruotando gli occhi al cielo.

Sorrido soddisfatto e le circondo le spalle con il mio braccio.

Arriviamo alla mia Porche nera e le apro la portiera.

Mi sorride e si mette comoda sul sedile. Ogni suo movimento è così tenero che mi viene voglia di coccolarla. Scuoto la testa e mi metto alla guida accendendo il motore.

"Vieni a casa mia, ti va?" Le propongo tenendo gli occhi puntati sulla strada.

"Mi dispiace, domani ho un compito di chimica e non è il mio forte, quindi mi aspetta una nottata." Dice lamentandosi e poggiando la testa sul finestrino.

"Beh, io ho sempre avuto ottimi voti in chimica, quindi potrei darti una mano." Dico grattandomi la poca barba cresciuta sul mento.

"Va bene, ma dobbiamo studiare sul serio." Dice con tono minaccioso.

"Studieremo sul serio." Dico sorridendo soddisfatto.

Renesme's Pov:

Parcheggia la sua lussuosa macchina davanti ad una villa enorme. È bellissima da fuori. È completamente bianca e il giardino è pieno di fiori profumati.

Entriamo dentro la casa e rimango affascinata dallo splendore. È pulitissima e molto accogliente. Mi avvicino al terrazzo e sorrido ammirando l'enorme piscina circondata da un prato morbidissimo. Mi tolgo le scarpe e scalza cammino intorno alla piscina.

Mi affaccio sull'acqua e osservo il mio riflesso. Dietro di me, attraverso l'acqua intravedo il ragazzo dai capelli biondi osservarmi con rabbia. Non è più come prima, è diverso. Il suo viso è completamente ricoperto da disegni che lo fanno sembrare uno scheletro.

Aggrotto le sopracciglia e avvicino la mia mano alla sostanza liquida. Dopo qualche secondo, senza accorgermene, sento qualcuno spingermi dentro.

Non riesco a ritornare a galla. La mia testa vuole nuotare, ma il mio corpo è come paralizzato. Vorrei toccare il fondo e darmi una spinta per riprendere aria, ma non riesco a fare niente di niente.

Sento la morte avvicinarsi. Il buio sta prendendo il mio corpo.

Questo sarà il mio ultimo minuto di vita.

Evan's Pov:

L'ho spinta. L'ho fatto. Dovrei sentirmi meglio, ma uccidendo lei, sto uccidendo anche me. Lei mi completa, è la metà mancante del mio freddo cuore, non posso farle questo.

Mi tuffo in acqua e il più veloce possibile tiro fuori il fragile corpo della ragazza che amo.

Il suo corpo è freddo e la sua pelle è pallida. Entro subito nel panico, il mio cuore ha cominciato a battere talmente forte che sembra voglia uscire dalla gabbia toracica.

"Renesme, svegliati, non puoi lasciarmi." Dico schiaffeggiandole il viso.

Avvicino il mio orecchio alle sue morbide labbra cercando di sentire il suo dolce respiro.

"Ti prego, svegliati!" Dico sollevandole la testa e abbracciandola cominciando a piangere. La mia pelle è diventata normale. Vorrei essere normale. Vorrei essere un umano e vivere la mia vita da umano. Vorrei non dover uccidere per vivere. Vorrei poter amare Renesme come un comunissimo umano e vivere la mia vita con lei.

"Renesme, ti prego non lasciarmi, io ti amo." Dico stringendola fra le mie braccia.

Appena la sento tossire, non posso non abbracciarla più forte e sorridere di gioia.

" Oh mio Dio, ti amo e perdonami per quello che ho fatto." Dico per poi fiondarmi sulle sue carnose labbra.

Le sue mani però mi spingono e la sua fronte è corrugata.

"Non ti azzardare più, nemmeno ti conosco." Dice arrabbiata e continuando a tossire.

"Come non mi conosci? Sono io, Evan." Dico avvicinandomi a lei.

La ragazza dagli occhi color cielo comincia a urlare e io mi sento sempre più confuso.

"Austin aiuto!" Comincia ad urlare e ad allontanarsi sempre di più da me.

Perché ha appena urlato il nome di Austin? Ma soprattutto perché non si ricorda di me?

Sento subito i passi di mio fratello correre verso di noi.

"Tu, che diamine ci fai qui?" Dice afferrando il mio colletto con rabbia.

"No, ora tu mi dici perché diamine lei non si ricorda di me!" Gli urlo dandogli uno spintone.

"Non credo che sia il posto giusto per parlare di questo argomento." Dice guardando prima Renesme e poi me.

Sono sempre più confuso. Spero vivamente che tutto questo sia uno scherzo.

Quando mi giro per guardare la ragazza di cui mi sono innamorato, rimango scioccato da quello che vedo.

Spazio autrice:

Raga scusate il vergognoso ritardo, davvero, ma la scuola ormai è ricominciata e io devo studiare :c

Anyway spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se non è il massimo.

Beh che dirvi, andate a leggere le altre mie storie, si chiamano: "Complicated.", "Brave." e "You are the only exception." sarei molto felice se voi lasciaste qualche voto e dei commenti. <3

A presto, baci, Veronica. <3

Monster. (Sequel of Devil. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora