Capitolo 22.

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Renesme's Pov:

No, non sono morta. Ho finto di esserlo perché sia io che Austin ci teniamo ad Evan. Abbiamo preso le parti dei cattivi, ma in realtà abbiamo fatto tutto ciò per difendere il cuore fragile di colui che mi ha fatto perdere la testa. Perché si, lo amo, con tutta me stessa.

Questa volta, sono diventata io il pericolo. Continuo sempre più ad avere attacchi di rabbia e ormai, ho segni sulla pelle indelebili. Per ora questi segni si sono fermati solo sulla schiena e metà viso. È come se fosse un mutamento lento. Ho un occhio rosso e l'altro azzurro. Non mi guardo allo specchio per il semplice motivo che mi spaventerei da sola.

Austin, da quando ho finto la mia morte, mi è sempre stato vicino. Il nostro è un rapporto particolare. Non ci amiamo, ma stiamo insieme. È lui a prendersi cura di me e in qualche modo riesce a gestire i miei attacchi di rabbia.

Sono stufa di rimanere in casa rapita dai miei pensieri su lui.

Mi manca, ma tutto ciò l'ho fatto per proteggerlo.

Un raggio di sole si infiltra in un piccolo spazio in mezzo alle tapparelle. È piccolo, ma riesce ad arrivare fino alla mia mano. Ossero come la mia pelle, sotto questa luce fioca, riesca a sembrare così normale.

Sento la porta di casa aprirsi, per poi chiudersi con un tonfo. Non alzo nemmeno lo sguardo perché so già chi è.

"Ehi piccola." Austin si avvicina a me con un sorriso acceso d'amore. Ha delle occhiaie profonde sotto i suoi occhi brillanti. Non dorme da giorni proprio perché questi miei attacchi sono sempre più frequenti.

Ha un pacco in mano che poggia sul tavolo davanti a me. Si avvicina e mi dà un leggero bacio sulle labbra. Leggero, ma romantico. Lui mi ama, lo so. Lui lo nega, ma dai piccoli gesti che fa, lo dimostra.

"Cosa è?" Gli chiedo riferendomi alla scatola. Lo guardo dritta negli occhi per qualche secondo perchè questa differenza di colori mi mette altamente a disagio. Austin con l'indice e il pollice mi alza il mento.

"Sei bellissima, lasciati guardare." Dice per poi darmi una dolce carezza sulla guancia.

"Comunque apri il pacco, ti piacerà." Continua per poi sedersi davanti a me.
Afferro ciò che lui ha portato velocemente ed incuriosita apro la scatola svelando il suo interno.

Sorrido spontaneamente e lo stringo forte tra le mie braccia. Ha portato una dozzina di ciambelle. Non le mangio da tempo e lui sa che mi piacciono in un modo indiscrivibile.

"Grazie, grazie davvero." Dico per poi baciarlo. Dopo poco ci stacchiamo e ci guardiamo intensamente negli occhi. Sposta il suo sguardo sulle mie labbra e riprende a baciarmi.

Avvolgo le gambe intorno al suo bacino e lui senza difficoltà si alza con me in braccio e mi porta sul letto disfatto. Passa dalle labbra al viso fino al collo. Mi lascio trascinare dal piacere e chiudo gli occhi.

Mi toglie la maglietta e comincia ad esplorare il mio corpo con le sue dita lunghe e calde.

Di colpo però spalanco gli occhi. Il mio cuore comincia a battere violentemente contro la gabbia toracica. La testa pulsa in modo fastidioso fino a farmi urlare.
Inizio a colpirmi forte proprio dove provo dolore.

"Basta, basta ti prego!" Urlo con tutta me stessa.

"Ren, calmati, passerà!" Dice Austin cercando di tenermi calma, ma non ottenendo risultati.

Un'immagine mi si presenta davanti gli occhi. È Evan. Mi porge la mano e con il suo caldo sorriso tenta di tranquillizzarmi. Il mio corpo si calma. Sento le sue dita percorrere il mio viso e le sue labbra sulle mie. Sull'addome mi si forma un altro segno, ma non mi provoca alcun dolore stranamente.

Monster. (Sequel of Devil. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora