capitolo 3

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"Quindi tu poi dovresti andare in albergo..è molto costoso"disse Richard.

"Beh...Lo so..ma-"mi fermó.

"Io ho una casetta...Avresti la tua camera,potremmo lavorare li sulle ricerche"disse sorridendo.

-Al diavolo-

"Grazie mille..Se non disturbo"sorrisi leggermente incerta.

"Non disturbi affatto"

Finalmente l'aereo toccó terra.Presimo le valigie e uscimmo dall'aereo porto.

Annusai l'aria di New york.Richard chiamó un taxi.

Dalla città passammo ad un ambiente più verde.Era un posto desolato..Perfetto!Sorrisi vedendo la casa.

Era messa in buone condizioni.Scesi dal taxi.

"Siamo piuttosto lontani dalla cittá...Cavolo...Non credevo che a New York ci fosse un posto cosi desolato e verde.Ma perchè non siamo in città?"

"In città cè troppo chiasso..non riuscirei a lavorare"aprì la porta della casa.

"Ma dovremmo trovare un lavoretto per prendere soldi no?"mormorai senza voce ammirando l'interno..Era molto...Moolto tecnologico.

"Ho molti soldi"disse semplicemente.

"Come facciamo a trovare Luna?"

domanda da un milione di dollari!

"Tranquilla"un bottone si staccó,facendo aprire la sua camicia bianca ulteriolmente.Arrossii...-che sexy-

ohw!Arripigliate arrapata cronica!

"Dannazione"disse rigirandosi il bottone tra le mani.

"Te lo posso cucire io"mi offrii.

"Grazie Eygan"mi sorrise,sfilandosi la camicia e buttandola sul tavolino.

Arrossii vendendolo a petto nudo e corsi a sedermi sul divano..Presi la camicia sul tavolino davanti.

"Ops..Il bottone"si avvicinó a me porgendomi il bottone.

Arrossii e lo presi.

Cominciai a cucire.

"Il tuo piano?"

"Farmi dare gli indizi dal commissario e poi.." non lo feci finire.

"La polizia è inutile!" gridai..Le urla di mia madre mi rimbombavano in testa.

"Quindi io sarei inutile?"

Spalancai la bocca e feci per andarmene..Mi ritrovai seduta..Sulle gambe di Richard.

"Che hai contro la polizia?"

"Non hanno salvato i miei genitori!"urlai.

Richard mi abbracció..Sentii il petto caldo.

"Li hanno lasciati morire!E se ne sono infischiati di me!Tutta la vita ad arraggiarmi.."mormorai tra le lacrime.

"Qui non siamo così...Non abbiamo mai lasciato una persona morire..Non abbiamo mai lasciato nessuno tra i guai."disse stringendomi tra le sue braccia.

"T-tu quindi sei un poliziotto?"chiesi alzando la testa.

"Non proprio..Sono una spia della polizia.."sorrise e anchio.

-eccitante- pensai.

Devo smetterla di fare pensieri perversi..Ma stando a petto nudo è inevitabile.

"E se vorrai da oggi lo sarai anche tu" disse sorridendo.

Io annuii sicura.

"Solo per il bene di Luna..."

"In questo caso.."si alzó dal divano lasciandomi la seduta.

Prese qualcosa dal tavolo e poi tornó da me.

"Ti servono queste"

erano delle piccole cuffie molto strane,con un microfono staccabile.

"Ma perchè si stacca?"chiesi sorridendo alla vista di un panda sulla cuffia destra.

"Per non far vedere mentre cammini che hai delle cuffie..Sarebbe strano."

Mi spostó i capelli e mi mise dolcemente le cuffie.

"Ti stanno benissimo..Poi tra i capelli neri si nascondono totalmente..Ma devi farteli crescere un po'"disse dolcemente.

-ma si mi sta bene come cosa- pensai a me con i capelli neri lunghi e sorrisi.

"E ora è il momento di mangiare"disse correndo in quella che avevo scoperto fosse la cucina.

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