Cap 4

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Questa mattina fa un freddo cane per le strade di New York. Ma devo comprare necessariamente delle aspirine e un po di cibo. Entro prima allo Starbucks a consumare la mia colazione alternativa a quella tipica americana, ordino cosi un caffè nero e un croissant alla nutella. Sto apprezzando molto questi giorni da sobrio. Mi sento meno rincoglionito. Anche se un po stanco visto l'ora in cui sono andato a dormire ieri sera. Le 4 del mattino. Avevo accompagnato Rain alle due. Quando tornai a casa il silenzio mi stava uccidendo. Aprì tutto, finestre per far entrare i rumori, la tv, la radio... Tutto... Ma niente, il silenzio era più ingombrante di qualsiasi rumore. Consumo la mia colazione godendo di ogni morso di quel cioccolato cosi squisito. È ottimo. I migliori in circolazione. Decido di prenderne un paio prima di andare via. Nel negozio di abbigliamento di fronte.

Entro e vengo investito da magliette tutte colorate che mi fanno salire il vomito.. Ma chi uscirebbe mai con un colore del genere, giallo canarino, rosa... Ma porca troia che hanno in testa! Cerco la commessa e la vedo impegnata a sistemare una pila di vestiti con il suo culo praticamente strizzato in una minigonna troppo mini. A Tam gli fa un baffo. Sbuffo e mi dirigo verso di lei.

-salve, scusi avete magliette con tonalità normali, sa da uomo intendo.

X:non le piacciono i colori?

-le avete o no?

Questa ragazza mi sta alterando! Avvicina l'indice al mio petto muovendolo con movimenti circolari e sensuali a parer suo, almeno credo.

X: che siamo scontrosi, Signor...?

Sto per aprire bocca quando arriva un'altra commessa, l'opposto di questa vamp dei poveri. È molto semplice, piccola piccola, uno scricciolo direi, ma carina e un viso dolce, gli occhi mi ricordano vagamente quelli di Rain. Direi proprio che è molto più bella lei della vamp. La sua voce esce esattamente come sembra lei, fragile e insicura.

Xx: Jasmin è arrivato l'ordine.

Jasmin:sono impegnata non vedi?

Xx: ma..

Jasmin: ma niente. Mucchietto d'ossa metti a posto tutto tu. Non ti fare vedere finché non hai finito. Ok?

Xx: si!

La ragazzina se ne va, lasciandoci soli.

Jasmin:allora, il tuo nome?

Scende il suo dito fino alla fine del mio addome allargando poi il suo palmo sulla patta dei miei pantaloni e inizia a muoverla con movimenti circolari.

-Non ti interessa.

Le prendo la mano tirandola dentro un camerino. La sbatto contro il muro non troppo violentemente. Cerca di baciarmi ma mi sposto, avrà 3kg di rossetto, bleah!!

La giro il suo seno schiacciato contro il muro e tengo i suoi polsi nelle mie mani. Alzo la sua minigonna avvolgendola su per i fianchi larghi e mi spingo contro di lei.

- vuoi sapere ancora il nome?

Jasmin: n-no!

Cosa vuoi allora?

La commessa muove la sua mano, tra la mia presa e io la lascio fare vedendola scendere verso il cazzo ancora dentro i jeans.

- Ho capito alla grande.

Jasmin : allora?

-zitta!

Mi abbasso i pantaloni e mi posiziono dietro di lei avvicinando il mio sesso al suo dopo aver strappato le sue mutandine. Sento le sue unghie conficcarsi nei miei polsi e cosi entro in lei. Due colpi lenti, perché a prescindere dal fatto che non è una scopata di piacere per lei e se ne accorgerà presto sono sempre attento a non fare male fisico alle ragazze. Dopo i primi due affondi lenti incomincio con delle stoccate più veloci e profonde fino a venire, lasciando lei insoddisfatta. Prima dimostrazione che questo non era per il suo piacere! Mi alzo i pantaloni abbasso la sua minigonna ed esco cercando l'altra commessa. Non la trovo.

-dov'è la tua collega? Chiedo a Jasmin.

Jasmin : perché Mr sconosciuto ? Fa una risatina da oca professionista.

-eh che palle! dov'è?

Jasmin :li.

Mi indica un punto in fondo alla stanza.

-ok.

Jasmin : ma, ripassi di qui? Potrei aiutarti io a cercare le magliette tesoro?!

- ahhaha tesoro? Ciao!

Jasmin : ciao ciao. Mi saluta con un sorrisino malizioso.

Ma dico ci fa o ci è. L'ho appena trattata di merda dopo averla usata. Mah! Almeno è stata una scopata passabile.

Vado verso la ragazza minuta.

Ciao puoi aiutarmi? Vorrei delle magliette nere o grigie, insomma colori sobri!

Xx: si aspetta.... Ecco qui. Misure?

- XL?!

Xx: è una domanda?

Più o meno.

Xx:Stai flirtando dopo aver scopato con la mia collega e averla trattata come una merda dopo?!

-Si ho scopato. Si l'ho trattata una merda. No non sto flirtando. Delusa?

Xx:fidanzata.

Oh ok. Felice per te. Volevo solo mostrare alla tua amica del cuore che non puo trattare le persone come merda quando lei ne qui ne fuori è qualcuno. Intesi?

Xx: quindi scoparla servirebbe a farle capire questo?

-già!

Penso ti sbagli. Non fa altro che aumentare la sua convinzione di essere una mangia uomini. Comunque le prendi si o no, queste magliette?

-le prendo, le prendo. Signorina?

Isabel , mi chiamo Isabel.

- Jason, piacere.

Paghi 60 dollari .

- si, tieni!

Questo è il resto. Buona giornata Jason.

Anche a te Isabel. Eeeh.. ciao Janine..

Jasmine: Jasmin tesoro, Jasmine.

- fa uguale!

......................

Il pomeriggio è arrivato cosi decido di lavorare un po. Sprofondo sulla poltrona e riordino tutte le foto, gli indizi che ho raccolto,ed elaboro qualche idea. La preghiera, qui è molto conosciuto, lavora da solo, pensa che le ragazze se lo meritano per riscattare il loro peccati, una sorta di espiazione delle colpe, soffrendo. Come de offrissero il loro corpo in sacrificio. Sacrificio, preghiera, insospettabile.... No! No, no e no. Non Può essere lui. Ricordo le parole di Tamara , quando penserai :<no, lui è impossibile, avrai fatto tombola> e mi sa proprio che qui ho fatto proprio Strike. Il pazzo, pezzo di merda, psicopatico, mostro e infame è il prete. Padre Nathan. Quel piccolo uomo, cosi malvagio. Padre Nathan avrà all'incirca 50 anni, è basso e minuto. Con una faccia da pazzoide. Non mi è mai piaciuto.. Ma cosa passa per la sua testa del cazzo?! Devo escogitare un piano.

Ma le ragazze non devono sapere nulla. Più di tutte Rain. Devo trovare un modo al più presto per portarle via di li. Ma come devo agire? Da solo? Devo informare la polizia!? Non mi lasceranno mai contribuire alle indagini e magari potrebbero rovinare tutto. Metterlo a conoscenza dei sospetti e poi se non hanno prove schiaccianti, lasciarlo libero. Non posso permetterlo. Questa è una faccenda che devo risolvere per bene e da solo, almeno fin quando non sarò sicuro di poter buttarlo dietro le sbarre per sempre. C'é solo una persona su cui posso contare. Luke.

Il Destino Ci Ha Fatto IncontrareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora