Capitolo 3

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Corsi attraverso i corridoi della mia scuola, rischiando di scivolare e rompermi il naso più di una volta.

Arrivai a pochi metri dalla palestra e mi piegai sulle ginocchia per riprendere un po' di fiato, alzai leggermente lo sguardo e restai in silenzio per capire se ci fosse già qualcuno nella palestra.

Il rumore dei palloni sbattuti a terra e delle voci mi diedero la conferma, mi morsi il labbro mentre l'ansia cominciava ad assalirmi. E se mi avesse detto di no? Che figuraccia. Ma se mi avesse detto di si cosa avrei fatto? "Ehi ciao faccio schifo nella difesa mi dai una mano?" no no no.

Un pallone uscì dalla porta e venne verso di me, allungai la mano per fermarlo e lo afferrai, mi alzai in piedi e lo strinsi al petto. Guardai di fronte a me solo quando mi accorsi di una presenza parecchio più alta, deglutii a vuoto pregando non fosse chi immaginavo.

Incrociai degli occhi ambrati che mi scrutavano dall'alto, la gola mi si fece secca e un ghigno si formò sul suo volto. "Oh uhm... penso, si insomma, penso sia tuo." glielo restituì di scatto e forse non dosando bene la forza, perché dopo aver incassato il colpo si piegò leggermente e afferrò il pallone.

Santo Dio, "Scusami, non volevo", chiamatemi pomodoro da ora in poi, grazie. Mi piegai facendo un inchino, continuando a sussurrare degli scusa seguiti dai mi dispiace davvero, penso di avergli fatto davvero pena.
Si tirò su poco dopo e mi sorrise nuovamente, "Fa nulla" disse semplicemente, poi si girò e si incamminò verso la palestra.

E ora cosa faccio? Ehm, aiuto.
"Uh Kuroo!" lo richiamai, che cazzo ne sto facendo della mia dignità?
"Sai il mio nome?- ridacchió girandosi- cosa sei una stalker?"

Santo Dio che figuraccia.
"Oh- feci una piccola risata- no semplicemente penso lo sappiano un po' tutti, eravamo pure alle elementari assieme, almeno i primi due anni. Poi il cibo della mensa mi ha fatto stare male e mia mamma è andata in paranoia." mi grattai la nuca. "Non è questo il punto però, io volevo, cioè avrei bisogno, sempre che tu voglia" mi interruppe chiedendomi di andare semplicemente al punto.
"Potresti aiutarmi nella difesa? La mia squadra non è molto felice della mia impeditezza e poi mi piacerebbe poter diventare titolare prima o poi.", lui corrucció lo sguardo, "sei nella squadra di pallavolo femminile?" chiese.

"Si ma da davvero poco, gioco come schiacciatrice laterale, ma sono sempre in panchina" ridacchiai imbarazzata, oh andiamo ero ridicola.

"Potrei pensarci si.", aveva accettato davvero? "Solo se- e come non aspettarselo da Kuroo Tetsurō- anche io ci guadagno qualcosa."

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Spero vi piaccia, è la prima storia in cui gli aggiornamenti sono più o meno regolari lololol

Savior || KurooxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora