"Nessun problema, ne ho due io" mi prese per il polso e mi trascinò verso gli spogliatoi della squadra maschile.
"Non ti ho nemmeno chiesto il nome, perdonami" mi rivolse un'occhiata mentre ancora mi conduceva su per gli scalini e verso uno stanzino."Figurati, mi chiamo t/n t/c, ma ti prego chiamami col mio nome" gli rivolsi un sorriso sincero. "Non sei di qui vero?" scossi leggermente la testa, e gli spiegai il perché fossi in Giappone e non nel mio paese d'origine.
Arrivammo ed aprì la porta per entrare, poi la richiuse dietro di sè. Curiosai un po' con lo sguardo fino a quando girandomi non trovai un Kuroo intento a cambiarsi la maglia, il mio sguardo cadde sui pettorali scolpiti e poi piano piano scese-
"Chiudi la bocca che se no inondi la stanza." ghignò rivolgendosi alla sottoscritta."Cosa?!" arrossì immediatamente e mi coprì gli occhi girandomi dalla parte opposta. Lui rise di gusto mentre io imprecavo contro di lui a mente, al diavolo.
"Ho finito" mi girai ma era ancora a petto nudo, "KUROO" urlai in imbarazzo, lui che si piegava dalle risate e io ancora bordeaux.
Feci per uscire dalla stanza ma lui mi bloccò il passaggio, esattamente dove la trova tutta questa velocità? Io a malapena mi muovo così velocemente quando mia madre dice che è pronto da mangiare."Dai aspetta mi rivesto. Intanto tu mettiti la maglia che avevo indosso prima, non è ancora sudata per fortuna, io metto l'altra che è un po' più grande. Ci nuoteresti dentro tu." disse lo stangone. Ammetto di essere stata un po' contrariata al fatto che si rivestisse, ma non diedi voce ai miei pensieri.
"Non mi cambierò in stanza con te, Kuroo" usai un tono duro per fargli capire che non avevo intenzione di smuovermi dalla mia idea.
"Okay okay, tranquilla gattina, ora esco, tu fai veloce." lui uscì e io mi cambiai il più in fretta possibile, poi riposi tutto nel borsone che infilai nell'armadietto di Kuroo.Cavoli, oggi avrei dovuto essere agli allenamenti della mia vera squadra, mh non importa.
Uscii anche io e lo guardai sorridendo.
"Che dici?" girai su me stessa facendo qualche posa da modella professionista. "Uno schianto" sussurrò in modo quasi impercettibile, feci finta di niente non essendo sicura di quello che aveva detto.
"Ah e comunque, quel neo che hai sulla tet-" gli tirai uno schiaffo sulla nuca."Ahia devi imparare a dosare la tua forza signorina." io intanto rossa, ma dalla rabbia ora, mi stavo dirigendo in palestra a passo svelto.
"Non osare mai più spiarmi mentre mi cambio" lui scimmiottò le mie parole, unendo delle gesta femminili.
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Savior || Kurooxreader
Teen Fiction"Camminai tranquillamente per i corridoi, continuando a rimuginare su come fare per poter migliorare nella difesa, quando una lampadina si accese nella mia testa. "CI SONO" urlai attirando l'attenzione di tutti i presenti, arrossii. 'devo assolutame...