Capitolo 1

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Percy's pov

La cosa che mi irrita di più? La gente che ti fissa come se fossi chissà chi!

Ok, non posso lamentarmi del mio aspetto per carità, ma le ragazze, soprattutto all'università, sono delle vere e proprie belve! Eppure pensavo di aver fatto capire di essere fidanzato o meglio, lo aveva fatto capire Annabeth quando si era presentata alla fine delle lezioni alla mia facoltà ed aveva esplicitamente spiegato che stavo con lei.

Però, pazienza...

- Hei Jackson, hanno detto che fai il bagnino - mi disse una ragazza mettendosi davanti a me mentre aspettavamo l'arrivo del professore

- E con questo? -

- Mi chiedevo...dove lavori? -

Alzai gli occhi al cielo, o Annie salvami tu!

- Da qualche parte - risposi borbottando

La fregatura era che comunque avevo ricevuto una certa educazione e non potevo trattare male una povera ragazza, anche se era morbosa.

- E dai Jackson -

- Sono FIDANZATO! - risposi sbuffando

- La tua fidanzata non dovrà mica saperlo - disse maliziosa

Qualcuno mi salvi!
L'unica cosa che volevo era che quella sparisse e solo andare da Annabeth.

                                  ***

Annabeth's pov

Sentii due mani poggiarsi sui miei fianchi e sobbalzai, delle labbra si poggiarono sul mio collo in un bacio delicato, facendomi scappare un sorriso.

- Perché fai il ruffiano? - chiesi a Percy

- Non sto facendo il ruffiano - rispose lui facendomi solletico con il naso

- Si come no -

Il mio ragazzo mi fece voltare e mi fece sedere sul piano cottura, mettendosi poi in mezzo alle mie gambe

- Ancora questo vizio... - borbottai passandogli le mani sul petto nudo - La prima cosa che fai, entrando in casa, è toglierti la maglia -

- Ho caldo - si giustificò lui - E poi, a te non sembra dispiacere -

Come poteva dispiacermi una vista mozzafiato come il suo corpo?
Mi veniva l'acquolina solo a vederlo, a vedere i suoi addominali contrarsi ogni volta che faceva qualche movimento.

Cosa avevo fatto per meritarmi come fidanzato un dio sceso in terra?

- Mi stai mangiando con gli occhi, Annabeth, non si fa - mi rimproverò con tono malizioso e facendomi un sorriso provocante

Oddio! Odiavo quando faceva così, con quella voce roca poi...

- Cosa vuoi Annabeth? - chiese in un sussurro

- Baciami, voglio che mi baci -

Stavo facendo i capricci come una bambina ma non mi importava più di tanto, quello era l'effetto che mi faceva Percy

Si avvicinò lentamente al mio volto e poggiò le labbra sulle mie, piano, delicatamente. Schiusi la bocca per farlo continuare ma non lo fece e si staccò

- Percy...eddai, per favore - mi lamentai mettendogli le mani al collo per avvicinarlo di più a me

Lui ridacchiò, mi afferrò le cosce e spinse verso di sé. Allacciai le gambe alla sua vita e questa volta presi l'iniziativa e lo baciai.

Dio quanto lo desideravo, da Percy volevo di più, molto di più ma non mi sentivo mai abbastanza pronta per arrivare a quel punto.

Lo sentii sorridere sulle mie labbra e fu allora che spinse la lingua e cominciò a giocare con la mia, facendomi gemere.
Si staccò dopo un po', lasciandomi senza fiato

- Dio, Percy...-

- Lo so, Annabeth, lo so - sussurrò ancora con la voce roca e rotta

E fu allora che si separò da me, indietreggiando verso il tavolo.
Lo guardai offesa, lo volevo vicino a me, molto vicino.

Mi sorrise, un sorriso dolce, poi si voltò e uscì dalla cucina.

- Che scatole - borbottai

Purtroppo sapevo perché si era allontanato.
Io non ero pronta e lui be'...lo sapeva, quindi si fermava sempre prima di spingerci oltre.
Era colpa mia, lo sapevo e sinceramente mi odiavo per questo, perché per quanto tentennassi, Percy era pur sempre Percy e sapevo benissimo che non avrei resistito ancora a lungo, forse nemmeno un ora visto che ormai ero partita in quarta, soprattutto se lui tendeva ad andare in giro senza maglia.

                              ***

Percy's pov

Sentii la porta del bagno aprirsi nonostante l'acqua della doccia aperta.
Chiusi il getto e sospirai.

- Che hai Annabeth? - chiesi

La sentii sbuffare sonoramente e sorrisi.

- Devi smetterla di provocarmi e scappare - mi disse

- Guarda che me lo hai chiesto tu, anzi me lo hai implorato se proprio devo essere preciso -

Ok, ammetto che adoravo provocarla, non avevo doppi fini, l'amavo e non potevo resistere alle sue labbra o al suo corpo.

Non rispose e riaprii l'acqua, continuando a farmi gli affari miei.

Annabeth quel giorno era diversa, nel suo sguardo c'era qualcosa di diverso.
Quando mi ero allontanato da lei mi aveva guardato in modo strano e con gli occhi pieni di desiderio.
Avevo l'impressione che quel giorno qualcosa stava per cambiare tra di noi  e in lei soprattutto.

- Voglio... - disse

- Cosa? - chiesi chiudendo di nuovo l'acqua

- Hai capito - mi rispose

Aprii la tenda della doccia e la guardai. Era seduta sul water e sgranò gli occhi, diventando completamente rossa.
La vidi deglutire e mi avvicinai, mi misi in ginocchio tra le sue gambe

- Sei sicura? Non si torna indietro - dissi

Doveva essere sicura e cosciente di volerlo fare. Non volevo che, una volta passato il desiderio di quel momento, se ne pentisse.

- Sono sicura, Percy - rispose - Con te sono sicura di tutto -

Annuii, la presi per le cosce e mi alzai, prendendola in braccio.



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