Capitolo 16

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Annabeth's pov

Volevo tornare a casa. Quella che avevo pagato per andare a vivere a New York, ma Sally aveva insistito perché restassi a casa del padre del mio ragazzo.

Ero uscita dall'ospedale quel giorno e stavamo tornando a casa sua, io stavo diventando parecchio irrascibbile e non potevo dare la colpa alla gravidanza visto che mia figlia era al mio fianco, tra le braccia di suo padre e dormiva beata.

Mi mossi per l'ennesima volta sul sedile della macchina per mettermi comoda

- Annabeth tutto bene? - mi chiese Sally guardando dallo specchietto retrovisore

- Si! Credo di essere solo stanca - risposi cominciando a cercare un laccetto per i capelli all'interno della mia borsa

Noel si agitò tra le braccia di Percy e io provai a tirare un sospiro per rilassarmi.
Chissà perché ma quando ero nervosa mia figlia se ne accorgeva e infatti...
... cominciò a piangere!

- Noel Shhh! - sussurrò Percy provando a cullarla per calmarla, ma senza successo

- Penso che sia ora della pappa - disse Poseidone

- O non gli piace la macchina - fece notare Percy

Sbuffai per togliermi i capelli dalla fronte e allungai le mani verso mia figlia

- Non è che perché sei nervosa, lo è anche lei? - mi chiese il mio ragazzo

Lo fulminai, alla fine cedette e mi diede Noel.

Nostra figlia era nata da una settimana e lui si era già attaccato parecchio.
Non potevano toccargli la figlia per nessuna ragione al mondo che dava di matto.

Presi Noel che subito si calmò e aprì i suoi occhioni verde mare, come quelli di suo padre.
Mi guardò incuriosita e mise il broncio

- È perché questa sera vengono i tuoi genitori? - mi chiese Sally

- È nata da una settimana e non l'hanno ancora mai vista - dissi - Non so nemmeno come la prenderanno -

- Bene - disse Percy - Se hanno preso bene la notizia della gravidanza saranno super felici di vedere la loro nipotina -

Annuii e mi guardai l'anulare sinistro, lá dove il mio ragazzo mi aveva messo l'anello quando mi aveva chiesto di sposarlo.
Chissà come l'avrebbero presa i miei genitori!
Certo, sicuramente, mio padre avrebbe preteso che Percy mi sposasse dopo avermi messa incinta, ci mancava pure questo dopotutto!

Ad un tratto però mi venne l'illuminazione...

- Merda! - esclamai

Percy mi guardò ad occhi sgranati per il mio linguaggio e Poseidone per poco non sbandò con la macchina
Sally fece un sorriso tirato e persino Noel sembrò dirmi che ero impazzita

- Che ti prende? - chiese Percy

- Mi prende che ci siamo scordati un piccolissimo dettaglio - dissi

- Che dettaglio? - mi chiese il mio ragazzo

- I miei genitori non sanno chi sei! - esclamai esasperata - Non sanno che sei il figlio del proprietario dell'Olympia! -

- Ah... -

                               ***

Percy's pov

Guardai Annabeth che stava mettendo Noel in mezzo al nostro letto e le metteva i due cuscini hai lati per evitarle possibili cadute.
Aveva appena finito di allattarla e la piccolina si era addormentata subito dopo.

Stavo ripensando a quello che aveva detto in macchina sui suoi genitori e sbuffai

Lei si voltò, mi sorrise e si avvicinò.

- A che pensi? - mi chiese poggiandosi al mio petto

- Al fatto che dovrò dire a tuo padre la verità su di me e sono sicuro che si arrabbierà per avergli mentito -

- Oppure sarà talmente felice che ti sposerà al posto mio - mi rispose lei mettendomi le braccia la collo - Dopotutto, grazie a te, sua figlia e la sua nipotina saranno le donne più ricche degli Stati Uniti -

- Non esageriamo - borbottai

Annabeth rise e si avvicinò al mio viso per darmi un bacio a stampo

- Non mi basta...sono al verde da un po' - ammisi prendendola per le cosce e sollevandola, mettendomela in braccio

- Stavi aspettando che nascesse Noel per questo? - mi chiese lei aggrappandosi ai miei fianchi

- No - risposi - Ma non nego che, tutto questo, mi sia mancato -

- Ah sì? - mi chiese provocatoria passando le mani tra i miei capelli

Annuii e mi sporsi verso di lei per baciarla

Annabeth ridacchiò e cercò di schivare le mie labbra, rischiò persino di perdere l'equilibrio per giocare

La tenni più salda e la poggiai contro la porta

- Non qui, Percy! - esclamò indicando con il mento nostra figlia che dormiva beata nel nostro letto

- Sai che d'ora in avanti sarà sempre così, vero? - gli chiesi

- Dovremmo farcene una ragione... - borbottò lei

- Ma nemmeno per sogno! - esclamai

Annabeth si mise a ridere e la feci tacere con un bacio sulle labbra.
Non volevo che Noel si svegliasse proprio adesso.

Il caso volle che in quel momento mia madre entrò per vedere se la piccola si fosse addormentata.

- Mamma...puoi farci un piccolo favore? - chiesi con sguardo malizioso

Lei alzò gli occhi al cielo

- Ok la guardò io...ma non metteteci tutto il pomeriggio - mi rispose

Sorrisi radioso, mentre la mia ragazza cercava di non ridere.

Uscii dalla stanza con Annabeth in braccio ed entrai dentro a una delle tante stanze degli ospiti.

- Tu sei fuori - mi disse la mia ragazza quando la stesi sul letto e mi posizionai sopra di lei

- Si, fuori di te...e voglio entrare - risposi

Lei mi guardò scioccata, scosse il capo e mi lasciò fare.

Non ti odio più...ti amo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora