Capitolo 13

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Annabeth's pov

Due giorni.
Erano passati due giorni da quando avevo scoperto di aspettare un bambino da Percy.

E ora ci trovavamo nella sala d'attesa di uno studio ginecologo.

Mi guardai intorno e mi sentii di troppo in quel posto. Era pieno di donne con il pancione e io non avevo niente, la mia pancia era piatta. Chissà che cosa pensavano tutte quelle persone di me, vedendomi lì con loro.
Portai una mano al ventre per essere sicura che tutto quello che stavo vivendo non era solo frutto della mia fantasia.

Una signora con una pancia enorme mi sorrise e mi ritrovai a ricambiare

- Quanto ha? - chiesi poi indicando il suo pancione

- Otto mesi, è quasi ora di uscire - mi rispose - Tu cara? -

- L'ho scoperto due giorni fa. È la mia prima visita - confessai sentendomi arrossire

- Quindi è tutto una sorpresa è? - mi chiese

- Già è arrivato all'improvviso - dissi

- Scommetto che non era nemmeno previsto è? Quanti anni hai? - chiese la donna

- Diciannove -

Uno strano lampo le attraversò lo sguardo e mi sentii a disagio

- Incidente di percorso? Non voluto? E padre fuggito? - chiese facendo una smorfia

- Incidente si, non era previsto è vero, ma non ho detto di non volerlo e, no il padre è ancora sotto shock ma non è scappato - risposi ridendo

Chiunque altro se la sarebbe data a gambe, ma Percy non era quel tipo di persona, grazie al cielo!

- Oh e lui dov'è? Non dirmi che si perderà la prima visita del figlio? - chiese scioccata

- Dovrebbe essere qui a momenti, è andato a prendere sua madre alla stazione dopo avermi portata qui -

Proprio in quel momento la porta si spalancò e una Sally tutta trafelata entrò nella sala d'attesa.
Si guardò intorno e quando mi vide si precipitò vicino a me.

- Annabeth! Allora è tutto vero? Pensavo che mi stavate facendo uno scherzo per telefono! - mi disse sedendosi al mio fianco e prendendomi le mani tra le sue

- No è tutto vero, e grazie di essere venuta - risposi - Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti in questa storia, non l'ho ancora detto ai miei -

- Ci sono io, tranquilla - mi rispose abbracciandomi

Tirai un sospiro di sollievo e guardai verso la porta: Percy era poggiato allo stipite e ci guardava, il volto serio ma gli occhi brillanti.

Ero più che sicura che stesse macchinando qualcosa.
Mi staccai dall'abbraccio e feci per chiamarlo, quando il suo cellulare squillò e, alzando gli occhi al cielo, uscì dalla sala.

- Suo padre lo sta tartassando da quando sono scesa dal treno e non so se lo sta facendo da prima - mi spiegò Sally

- Non l'ha presa bene è - dissi abbassando il capo

- Cosa? No, no. Poseidone è più che felice di diventare nonno, lo sta tartassando perché vuole che andate a vivere da lui, starebbe più tranquillo e tu non ti affaticheresti - mi raccontò

- Davvero? - chiesi

- Davvero -

- Annabeth Chase? -

Un'infermiera uscì da una porta dicendo il mio nome e deglutii.
Sally si alzò e mi prese per mano.

- Eccoci! - esclamò lei

- Aspetta! - esclamai bloccandomi

Con tutto il bene del mondo, ma non sarei mai entrata senza Percy

- Entra, vado a chiamarlo io - mi disse Sally spingendomi verso la porta

Entrai tirando un sospiro.

- Buongiorno si accomodi - mi disse la dottoressa

Ad occhio e croce aveva più o meno una cinquantina d'anni, quindi era sicuramente un'esperta, potevo stare tranquilla.
Mi sedetti e strinsi le mani in grembo.

- Stia tranquilla signorina Chase, non mordo - mi disse - Allora cosa succede? -

- Sono incinta! - esclamai - Cioè...per forza, altrimenti non sarei qui -

La dottoressa ridacchiò

- Da quanto? -

- L'ho scoperto due giorni fa -

- Bene vediamo. Togli pantaloni e maglietta e stenditi sul lettino - mi disse

Mi alzai per ubbidire e la porta si spalancò; Percy entrò tutto trafelato e si guardò intorno

- S... scusate il ritardo - balbettò

- Il padre? - mi chiese la dottoressa guardandomi

Annuii trattenendo a stento le risate.
Chissà perché ma il mio ragazzo aveva proprio la faccia da "STO PER DIVENTARE PADRE"

Lo ignorammo e feci come aveva detto la dottoressa.
Mi allungai e lei cominciò a farmi un'ecografia. Percy si avvicinò e si mise al mio fianco, puntando lo sguardo sul monitor. Seguii il suo esempio e rimasi a guardare quello che c'era nella mia pancia.

- Vedete quella macchiolina all'interno di quel cerchio? - ci chiese la dottoressa

Annuimmo

- È il vostro bambino -

- Davvero? È piccolissimo! - esclamò Percy

- Ha già quattro settimane invece - disse la dottoressa

Poi spostò dei tasti e si sentì un suono: il battito di un cuore

- Senti senti che bel cuoricino che abbiamo qui! - esclamò la dottoressa

Allungai una mano verso il monitor e lo toccai, mentre sentivo le lacrime scendere sulle mie guance

Mi voltai verso Percy, alternava lo sguardo tra me e il piccolo, aveva gli occhi lucidi, che con quel suo colore particolare sembravano brillare.

- È bellissimo... - sussurrò

- Si lo è -

Angolo autrice:
Ecco un nuovo capitolo, che ne pensate?

Datemi un consiglio...il bambino...maschio o femmina?




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