Epilogo

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<<Frank, qual è il canale della radio?>>
<<Non so Gee, cerca su internet...>> disse, prima di guardarlo e scoppiare a ridere.
<<Che c'è?>> chiese Gerard, accennando una risata per via della sua.
<<Nulla>> disse, sincero, scrollando le spalle.
Guardò avanti a sè, appoggiandosi meglio con la schiena al divano.
Era una giornata fresca, e Frank si stava godendo il venticello proveniente dalla porta finestra che dava sul piccolo spazio di giardinetto accanto alla loro -anch'essa piccola- casa. Nel mentre pensava, un po' a tutto quello che era successo, più alle cose positive, e sospirò rilassato.
Gerard restò a guardarlo tutto il tempo, mettendo una mano dietro la nuca e appoggiando il gomito sopra lo schienale del divano.
<<Gerard..?>> lo chiamò Frank qualche minuto dopo, voltando la testa verso di lui.
<<Sì?>> rispose subito lui, sollevando appena un sopracciglio. Si era accorto che Frank stava pensando, così un po' si preoccupò di cosa in quel momento voleva dirgli.
<<Posso dire che... che ti amo?>> chiese, rendendosi conto di poter sembrare stupido, ma in realtà era solo la timidezza e l'estremo imbarazzo che stava provando in quel momento.
Non avrebbe mai pensato, prima di innamorarsi di Gerard, di poter provare tutte queste cose, di sentirsi pieno di sentimenti, alcuni che definiva decisamente frustranti. Come appunto quello di rendersi così sotto agli occhi di Gerard, timido o debole..?
No, questa non è debolezza, è... è che lui mi rende così, lui mi fa questo effetto e giuro che non so cosa sia, perché ormai di amarlo l'ho anche detto. Quasi.
Gerard venne preso alla sprovvista da quella domanda, spalancando per un momento gli occhi e sollevando le sopracciglia, sorpreso. Non seppe rispondergli subito, così aprì la bocca un paio di volte senza farvi uscire alcun suono, scuotendo poi la testa.
<<Puo-certo che puoi>> disse velocemente, sentendosi anche lui in imbarazzo, ma sentendosi anche felice.
<<Beh>> Frank si schiarì la voce <<Ti amo... Gerard>> disse, abbassando ma rialzando subito lo sguardo, perché dicendo una cosa del genere pensava dovesse far capire a Gerard di essere il più sincero possibile.
Gerard chiuse le labbra, in un sorriso.
Si voltò, portando le gambe sul divano, per potersi avvicinare a lui e mettere una mano sulla sua spalla, muovendo le dita a pizzicare la sua camicia.
<<Anche io, Frank, ti amo>> disse, e ammise per la prima volta, spostando le dita fin dietro il suo collo.
Frank sorrise, anche lui, ampiamente. Sollevato e felice, di sapere che Gerard provava lo stesso.
Entrambi però, già lo sapevano, di provare qualcosa l'uno per l'altro. Ma ovviamente, dicendolo era una cosa diversa, emozionante, e fece venire i brividi a entrambi.
Frank mosse la testa in avanti, guardando Gerard negli occhi e alternando poi lo sguardo tra quelli e le sue labbra. Gerard si avvicinò a sua volta, schiudendo le labbra e inclinando appena la testa per baciarlo delicato sulle labbra.
Mentre si baciavano, Frank si sdraiò lentamente sul divano, facendo finire Gerard su di sè. Continuarono a baciarsi, fino a non avere più fiato, poi si guardarono sorridendo.
Gerard si sentiva felice in quel momento, stando con lui. Accarezzò una guancia a Frank, prima di riprendere a baciarlo con lentezza.
Frank sorrise contro le sue labbra, e lentamente, con una punta di insicurezza, iniziarono a spogliarsi l'uno all'altro.

<<Gee... sono- cazzo sono le sei meno venti>>
<<Mh?>> rispose Gerard aprendo gli occhi, e coprendoseli poco dopo con entrambe le mani <<Oh, giusto>> disse, realizzando che Frank doveva andare a lavoro.
<<Io questa mattina la passo a trovare un posto...>>
<<Basta che non sia uno strip club, mh?>> precisò ironico Frank, prima di ridacchiare.
<<Basta che non sia uno strip club>> ripetè Gerard annuendo, facendo un sorriso divertito, e si alzò dal letto. Così anche Frank, che iniziò a prepararsi.
Non appena finì, Gerard si avvicinò a lui, e gli prese lentamente una mano, facendolo girare verso di sè.
Frank lo guardò, un po' confuso, ma accennando un sorriso.
Il rosso non disse nulla, gli posò solo un piccolo bacio sopra lo zigomo, e poi lasciò la sua mano.
<<Buon.. lavoro>> disse, leggermente imbarazzato.
Frank allargò il sorriso a entrambe le cose, il gesto e le sue parole, che gli fecero molto piacere.
<<Grazie>> rispose, prima di stampargli un bacio sulle labbra di sfuggita e aprire poi la porta di casa.
<<Ci vediamo dopo, mandami un messaggio che hai bisogno di qualcosa, e non appena posso ti rispondo>> disse, prima di uscire.
Gerard tenne il sorriso, pensando a come fosse cambiato Frank -e lui stesso- da quando erano insieme lì e nessun problema li aveva intralciati.
Era arrivato a pensare di voler davvero che la cosa con Frank durasse a lungo, e bene, ma non ci sperava; sapeva soltanto che sarebbe andata così se entrambi avessero continuato ad amarsi sempre come il primo giorno che l'avevano capito.

𝙏𝙝𝙞𝙣𝙜𝙨 𝘾𝙖𝙣 𝙎𝙩𝙞𝙡𝙡 𝘾𝙝𝙖𝙣𝙜𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora