La Tana

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"Cosa vorrebbe dire?" chiese James, dopo aver letto il bigliettino.

"Speravamo potessi dircelo tu una volta che ti fossi svegliato, ma..." Dave lasciò la frase sospesa nel vuoto, credendo che fosse superfluo rimarcare il concetto che James non avesse più i ricordi.

"É una stupidaggine!" sbottò James, accartocciando il bigliettino e facendo canestro nel cestino in fondo la stanza. "Sono convinto che sia così, non lo ricordo, ma ne sono certo... i miei sanno niente?"

"No... solo io e Dave. Per tutti gli altri sei semplicemente caduto dalla scopa..."

"Devo scoprire la verità... io non ho tentato il suicidio, qualcuno ha cercato di farlo passare come tale..." osservò i suoi amici per un attimo "Voi mi credete, vero?"

Mike e Dave gli sorrisero.

"Certo che ti crediamo!" affermò Mike, abbracciandolo successivamente. Dave si unì a loro poco dopo.

"Siamo sempre insieme, tutti e tre. Dove va uno, vanno gli altri!" disse Dave.

James ricambiò l'abbraccio, ma con una grande tristezza in petto. Quei due erano delle persone fantastiche, possibile che facesse così fatica ricordarsi dei momenti che avevano passato insieme?

Un medico entrò nella stanza senza bussare.

"Scusatemi tanto, ma il paziente ora dovrebbe riposare..." disse a Mike e Dave.

I due ragazzi si staccarono, presero le loro cose e andarono verso la porta, un po' meno giù di morale al pensiero che il loro migliore amico non avesse tentato di togliersi la vita. Perché non avrebbero dovuto credergli, infondo? Lo salutarono e gli promisero che sarebbero tornati il giorno successivo.

Quando uscirono, James si maledisse di una cosa. Non gli aveva chiesto del bigliettino... o di Ted. E poi gli venne in mente una cosa << e se la persona del bigliettino e Teddy fossero la stessa persona? Forse è per questo che Teddy mi ha baciato... ma com'è possibile? Siamo fratellastri, non potrebbe funzionare...>>.


Funzionare o meno, quella stessa notte James lo sognò. Dapprima sognò il bacio che si erano dati quella mattina, poi il sogno si face mano a mano sempre più intenso.

L'ambiente cambiò. Si trovavano in una sottospecie di soppalco, era notte e dalla finestra si vedeva la luna non completamente piena ma lo stesso splendente. La luna illuminava il letto nel quale erano stesi. Le mani di James esploravano la schiena di Ted, quelle dell'altro ragazzo erano sui suoi fianchi e si baciavano in un modo che chiedeva sempre di più. Fu così che James tolse la t-shirt a Ted. Quest'ultimo, smise di baciarlo per guardarlo negli occhi. Gli accarezzò il viso con una mano. James sorrise.

Il modo in cui l'altro lo guardava non lo faceva dubitare per un attimo del fatto che lo amasse veramente.

"Dimmi che resterai sempre con me, Teddy!" gli disse, accarezzandogli la guancia con l'indice.

Ted gli sorrise e poi gli baciò la punta del naso.

"Ti amo! Certo che resterò con te!" disse fermamente convinto.

"Ti amo anch'io!"

Tornarono a baciarsi decisamente più di prima. Ted cercò di far sollevare James quel poco che bastava per togliergli la maglietta, dopodiché prese a baciargli il collo. James inclinò la testa all'indietro e prese a mordersi il labbro inferiore. Ted scese dal collo lungo lo sterno dell'altro ragazzo, che cercava di trattenere i gemiti il più possibile, per evitare di farsi sentire. Teddy infilò una mano sotto i jeans di James. Questa volta per l'altro fu difficile trattenersi, e così senza pensarci fece uscire quel suono. Teddy prese a baciarlo di nuovo in bocca e nel mentre gli sfilò i pantaloni e li gettò sul pavimento...

Amnesia|| James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora