Il flashback terminò. James aprì gli occhi che aveva precedentemente chiuso. E guardò il fratello. Il suo cuore si strinse nel vederlo così. Nel non potere parlare con nessuno, nel non avere almeno una persona alla quale appoggiarsi. Che razza di fratello era stato?
"Albus! Finalmente!" lo sgridò Harry, riportando James alla realtà. "Ti è sembrato giusto sparire così?"
Albus fece per parlare. Ma Scorpius lo interruppe.
"Non... non si è sentito tanto bene, prima..." provò a giustificarlo, sciogliendosi dall'abbraccio di Rose.
"È ammirevole quanto siate amici, Scorpius, ma io e Ginny sappiamo benissimo perché se n'è andato. Albus, chiedi immediatamente scusa a James e vattene in camera tua, stasera non mangi!"
Hermione guardò Ginny con sguardo confuso. Questa le fece cenno che le avrebbe spiegato più tardi.
C'era un silenzio pesante, assordante.
Poi Albus si decise a parlare.
"Meno male. Non avevo proprio voglia di vomitare, stasera!" disse Albus, sarcasticamente, guardando il fratello maggiore con un sorriso beffardo. "Divertiti nel ricevere di nuovo tutte le attenzioni, fratellino. Col cavolo che ti chiedo scusa, non ho nulla di cui scusarmi con te!"
Sprezzantemente, se ne andò non ascoltando più nessuna protesta, neanche quelle di sua madre che erano quelle più pacate di tutte. Scorpius provò a trattenerlo, ma non ci fu verso. Albus scese le scale e poco dopo si sentì una porta sbattere.
"Ehi, James!" disse Scorpius, cercando di mettere fine all'imbarazzo generale. James lo guardò. Scorpius gli si avvicinò e lo abbracciò. "Sono così contento che tu stia bene!"
James ricambiò l'abbraccio del ragazzo, pensando però a quanto quest'ultimo fosse cieco nel non notare ciò che Albus provava per lui.
"Grazie..." rispose, non prestandogli molta attenzione. Da quello che aveva intuito dalla conversazione tra Rose e il padre, non correva buon sangue tra la famiglia di Scorpius e la sua.
Scorpius si staccò. Gli sorrise. A James diede la sensazione che fosse veramente un bravo ragazzo. Prima che si sedessero di nuovo, James gli sussurrò:
"Posso parlarti, più tardi?"
"Certo!" rispose Scorpius cordialmente. Finalmente si sedettero per prendere il tè. Ted si sistemò di fianco a James; gli prese la mano da sotto il tavolo. James ricambiò la stretta e tutte le sensazioni negative di prima scomparvero all'istante. Presero il tè insieme alla famiglia Weasley-Granger in un atmosfera che risultò abbastanza piacevole, se non si contava cos'era successo prima.
"Come mai sei passato, Scorpius?" domandò Ron al ragazzo, con il tono più cordiale che riuscì a trovare. Hermione gli lanciò un'occhiataccia.
"È stata Rose a invitarmi, signor Weasley!" rispose Scorpius in tono calmo. Anche la ragazza in questione, fulminò il padre con lo sguardo.
"Va bene, calme!" disse Ron, accorgendosene "Domandavo solo!"
Le chiacchiere andarono avanti. Harry e Ginny spiegarono la situazione di James cercando di non metterlo troppo a disagio; spiegarono che non andava forzato, che i ricordi tornavano in maniera frastagliata e che il più delle volte erano connessi con qualcosa che rendeva possibile andarli a ripescare. Un oggetto, una parola, un nome... tutto poteva provocare una reazione nel cervello di James e fargli ricordare una determinata cosa. Il ragazzo faceva finta di ascoltare, ma in realtà stava ancora pensando ad Albus. Guardava Rose e Scorpius e li vedeva felici, insieme, e non voleva farlo. Voleva che gli dessero un segnale che non fossero una coppia giusta. Voleva qualcosa che gli facesse capire che non si amavano veramente. La verità, però, era che non vedeva niente di sbagliato. Ed era ingiusto: perché suo fratello doveva continuamente soffrire?
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Amnesia|| James Sirius Potter
FanfictionTrama: Tutti ci innamoriamo, almeno una volta nella vita. Ma può succedere di innamorarsi due volte della stessa persona? James Sirius Potter, durante l'ultima partita di Quidditch del suo sesto anno a Hogwarts, perde la memoria. Un'amnesia di t...