Epilogo- Ti amo

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James osservò il campo di Quidditch da una collinetta poco distante.

Prese un sospiro e scese a piccoli passi verso di esso.



Trovò facilmente il ripostiglio delle scope. Ne prese una e volò in alto.

Immaginò la folla intorno a sé. La immaginò tifare per i Grifondoro, tifare per lui.

Arrivò in un punto particolare del campo e capì dove si trovava. Si vide vicino a lui.

Vide sé stesso, le palpebre inesistenti, cadere improvvisamente, quasi come se fosse stato spinto. Ormai sapeva che era tutto dovuto alla Maledizione Imperius.

Si vide schiantarsi a terra, le braccia aperte e le ginocchia piegate.

Vide la folla precipitarsi su di lui, quando realizzò cosa fosse successo.

Vide, sempre dall'alto, i capelli di rossi di sua sorella e dei suoi cugini. Quelli quasi color corvino di Albus e quelli biondo platino di Scorpius. E poi quelli di Ted, che stavano passando lentamente dal blu al nero, con la preoccupazione che aumentava.

James scese lentamente verso il suolo, verso sé stesso e verso la folla.

Vide Ted scuoterlo come per svegliarlo.

Si avvicinò a loro due.

Non seppe dire a cos'era dovuto, ma forse in quel momento non era propriamente svenuto perché si ricordò di aver sentito la voce di Ted parlargli.



"JAMIE, SVEGLIATI! SVEGLIATI, TI PREGO! JAMIE! JAMIE!"

"Te- Ted..." pronunciò lui con voce flebile. Fu in quel preciso istante che la sua memoria si azzerò.



E si ricordò di lui. Finalmente, si ricordò di lui.


"Smettila, scemo! Potrebbero vederci..." disse James a Ted, poco dopo che questo lo aveva afferrato e portato dietro il muro della Tana.

"Qui dietro è un po' difficile..." disse Ted ridendo, prima di avventarsi sulle sue labbra.

James rispose al bacio immediatamente, attirandolo verso di sé. Si staccarono poco dopo.

"Devo andare a lavoro, oggi pomeriggio..." gli disse Ted tristemente, con la fronte appoggiata alla sua. Strofinò il naso contro il suo.

"No..." disse James col tono lamentoso pari a quello di un bambino al quale stavano togliendo il giocattolo "resta qui!"

"Lo sai che vorrei..." Ted gli diede un bacio sul naso "ma hanno bisogno di me..."

"Anche io!" disse offeso James "Chi bacio per tutto il pomeriggio?"

"Prova con Al!" lo prese in giro l'altro.

"Bleah, che schifo..." disse James, inorridito.

Ted rise.

"Ti amo, sai?" gli disse, prima di baciarlo a stampo.

"Anche io, sai?" disse James, ridacchiando per poi baciarlo di nuovo.



Si trovavano in una sottospecie di soppalco, era notte e dalla finestra si vedeva la luna non completamente piena ma lo stesso splendente. La luna illuminava il letto nel quale erano stesi. Le mani di James esploravano la schiena di Teddy, quelle dell'altro ragazzo erano sui suoi fianchi e si baciavano in un modo che chiedeva sempre di più. Fu così che James tolse la t-shirt a Teddy. Quest'ultimo, smise di baciarlo per guardarlo negli occhi. Gli accarezzò il viso con una mano. James sorrise.

Amnesia|| James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora