Famiglia 1 - Mamma

11 0 0
                                    

Mamma, ricordo ancora quel giorno.

Arrivó qualcuno a te sconosciuto, si avvicinó pian piano e ti disse di me, della mia esistenza, della mia realtà. Cominciasti a tremare, guardare le tue mani, asciugare il tuo sudore. D'un tratto avvicinasti la tua mano tremante verso di me. Io stavo porgendo la mia, anche se ancora piccola, per darti forza, ma scansasti immediatamente quel piccolo contatto, rifiutandomi nervosamente.
Il tuo mondo crolló in un attimo, il nostro..

Nonostante non mi avessi accettato, continuai a crescere in te; più io crescevo più la tua attenzione, la tua preoccupazione e il tuo amore facevano altrettanto. Quelle tue carezze mi rassicuravano ogni volta, immaginavo le tue morbide e delicate mani che mi sfioravano.

Finalmente ti sentivo vicina, finalmente mi sentivo accettato.

Appena sveglio vidi finalmente il tuo volto, era la cosa più perfetta e bella che avessi mai visto. Senza farmi attendere troppo mi aiutasti a vederti approfittando per conoscermi meglio, nonostante non ne avessi molto bisogno.

Non ci fu un momento in cui mi lasciasti davvero solo; in molti mi odiarono, mi rifiutarono, vollero il mio male, la mia morte, ma tu eri sempre lì pronta ad aprirmi le braccia quando tutti le avevano chiuse.

Adesso eccomi qui di nuovo sul tuo grembo. Nonostante il mio dolore sei rimasta, non mi hai lasciato solo nemmeno in quello; quel male era talmente forte che non sei riuscita a non prenderne un po' per cercare, anche se in vano, di farmi stare meglio. Quegli occhi che prima brillavano di gioia, stavano morendo assieme a me.
Ti prego, almeno tu continua a vivere e non preoccuparti, fra non molto saremo nuovamente uniti.


Mamma, grazie.


Scritto: 14/05/2017

Rivisto: 9:10pm 12/05/2019

Grazie al fotografo a me sconosciuto per la foto

Grazie a Michelangelo per la sua "Pietà Rondanini"

ComponimentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora