Un bagno d'amore

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POV's Alberto

Ormai fuori è giorno da un bel pezzo, è quasi ora di pranzo, e io non ho chiuso occhio neanche un minuto.
Troppa adrenalina in circolo, troppe emozioni tutte insieme, troppo bella la notte con lei che ho appena passato.
Con Lei, che invece alla fine è crollata in un sonno profondo.

Quindi non posso fare altro che guardarla, ammirare i bellissimi lineamenti del suo viso.
È ancor più bella quando dorme.
Ha il viso rilassato, le sue bellissime labbra dischiuse, gli immancabili puntini un po' sbavati e la frangetta stropicciata.
Ed è perfetta nella sua imperfezione.
Perché si alla fine non siamo perfetti, nessuno lo è.

Chi ci vede dall'esterno può trovarci una coppia insolita e forse lo siamo.
Siamo così diversi, così incompatibili, ma forse proprio per questo ci siamo innamorati.

Le accarezzo i capelli, mentre glieli sposto dalla fronte, su cui comincio a lasciare piccoli baci sfuggenti.

T: < AoooOooo, mmmh! >
Mugugna cose senza senso mentre si agita leggermente.
È una dormigliona e odia essere svegliata.
Ma io mi diverto a farla innervosire.

A: < Scusa se ti ho svegliato. >
T: < L'hai fatto apposta perché ti stavi annoiando, ammetttilo! >

Scoppio a ridere. Mi conosce bene. Sa che non mi piace dormire molto, soprattutto quando ho sforato i miei soliti orari.
La stringo forte. Mi avvicino ancora di più e le lascio un piccolo bacio a fior di labbra.

A: < Buongiorno anche a te! >
Ride, adoro prenderla in giro, così come so che la mattina è intrattabile ed è già tanto che non mi abbia preso a sberle.

T: < Ho bisogno dei miei tempi, lo sai! Però se mi svegliassi così ogni giorno, forse sarebbe più facile. >
Le sorrido dolcemente, adoro quando riesce a lasciarsi andare a qualche carineria. Fa uscire quella parte dolce di lei che amo tanto.

Passiamo un altro po' di tempo a coccolarci nel letto, finché non mi avvio in bagno a farmi una doccia.
Mi spoglio, apro l'acqua e entro nella cabina.

Dopo un po' me la ritrovo davanti. che spalanca la porta della doccia e nuda come era rimasta la scorsa notte, entra anche lei.
Sono piacevolmente sorpreso da questa versione di lei così passionale. Di solito sono io quello più 'focoso'.
Mi bacia con impeto e desiderio, con le sue labbra morbide, mentre mi butta i capelli all'indietro sotto il getto dell'acqua.
Io le stringo i fianchi e le accarezzo i glutei. Adoro le sue curve, non capisco perché lei le odi.

La vedo prendere il sapone e così comincia a passarlo sul mio corpo, accarezzandomi in ogni angolo della mia pelle. È un gesto che mi sorprende. Un gesto semplice ma che racchiude la voglia di prendersi cura di una persona, di fare qualcosa per lei, di mettere il suo benessere prima del tuo.
E lei me lo sta dimostrando, in un modo inusuale e forse un po' criptico, ma si sta prendendo cura di me.
Così faccio lo stesso con lei, ricoprendo di schiuma ogni centimetro della sua pelle, fino ad accarezzarla dove voglio farle sentire la mia voglia.
Lei ansima leggermente, mentre continua a baciarmi con passione.
Finché non faccio per sedermi a terra nella doccia sotto il getto rovente dell'acqua e la tiro giù con me.

Si sistema lentamente a cavalcioni su di me e fa unire nuovamente il mio corpo al suo.
Stavolta è lei ad avere il controllo ed è una cosa che mi piace tantissimo.
Si muove con sicurezza mentre io le stringo il sedere che tanto mi piace.
Ci lasciamo andare a flebili gemiti, alternati a respiri affannati, mentre il vapore ci avvolge in quella che sembra essere la nostra piccola realtà parallela.
Arriviamo al limite, io e lei, insieme, con le nostre labbra unite così come stanno facendo i nostri corpi.

Ha i puntini leggermente sbiaditi, i capelli bagnati, ma continua ad essere bellissima.
Ci alziamo e usciamo dalla doccia.

Le porgo uno degli accappatoi, che lei subito indossa, così come faccio io.
Rimane in piedi davanti al lavandino a fissarsi allo specchio, quasi come se volesse sempre e comunque trovarsi qualche difetto.
La abbraccio da dietro, cingendo i suoi fianchi.

A: < Sei bellissima, ed è stato bellissimo fare di nuovo l'amore con te. >
Lei sorride, si gira e fissa i suoi occhi di ghiaccio nei miei.

T: < Ho sempre temuto che non ti piacessi abbastanza, che non rispecchiassi il tuo canone estetico, ma tu hai la capacità di farmi sentire sempre bellissima e di questo ti ringrazio. >
A: < Non devi ringraziarmi. Tu sei bellissima e devi smetterla di pensare il contrario. Sei fantastica in ogni tua imperfezione. Perché ognuno di noi le ha, bisogna solo accettarle. >

Mi stringe forte e mi bacia.
Sono ormai quasi le 15:00 e io sto morendo di fame.

A: < Mamma mia ho una fame, tu no ? >
T: < A chi lo dici! Vestiamoci che andiamo a mangiare qualcosa. >

Ha ragione. Credo che per entrambi dopo la musica, venga subito il cibo. È una cosa che ci accomuna, anche se abbiamo gusti diversi.
Così ci vestiamo e ci accingiamo ad uscire, mentre sull'uscio della porta la provoco:

A: < Lasagne o pasta ai ricci di mare? >

Se stasera ti fidassi anche tu, potremmo ricominciare anche adesso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora