Desiderio e nostalgia

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POV's Alberto

< Io mantengo sempre le mie promesse. >
Era un desiderio che avevo sempre avuto, portare Tish a casa mia, nella mia città e sì fare l'amore con lei sulla mia terrazza. Avevo sempre desiderato condividere questo posto in questo modo con qualcuno.
È sempre stato il mio rifugio, quando mia mamma mi faceva troppe domande, quando litigavo troppo con mia sorella o quando mia nonna mi mancava più di quanto volessi.
E ora sono qui con lei, distesi su questo nido che ho abbozzato con cuscini e coperte che ho trovato in giro per casa.

La bacio intensamente, mentre sposto delicatamente dal suo viso quei ciuffi arancioni così ribelli. Le nostre lingue si scambiano saliva, anima, desiderio. Le mie mani cercano la sua pelle frugando al di sotto della sua maglietta, che velocemente mi appresto a sfilarle. Lei fa lo stesso con me, mentre continua ad incatenare i suoi diamanti di ghiaccio nei miei.
I miei polpastrelli le sfiorano l'addome, mentre scendo a giocare con il bottone dei suoi jeans. La libero anche da quelli, finché non rimane solo in intimo.
È sempre più bella!
Ammiro le sue forme con compiacimento e ammirazione, mentre con delicatezza faccio scivolare le mie mani a toglierle anche gli slip.
Anche lei prova velocemente a liberarmi dagli indumenti che mi restano, ma non le do il tempo, perché comincio a lasciarle umidi baci che salgono velocemente le sue cosce fino all'inguine e oltre.
Insisto con passione con le mie labbra proprio lì, mentre la sento contorcersi e sospirare timidi gemiti che risuonano nel silenzio di questa notte.
Quando arriva al suo limite, mi tira letteralmente per i capelli e mi fa salire fino a unire la sua fronte alla mia, mentre comincia a infilare la sua mano nei miei boxer.
Sa benissimo dove e come mandarmi in estasi, e ci sta riuscendo benissimo, finché non prendo la sua mano interrompendo quello che sta facendo e la avvicino alla mia bocca per lasciarle un bacio fra le dita nel mentre che faccio unire i nostri corpi.

Nonostante tutto è sempre un'emozione nuova incrociare le nostre intimità, fonderci in un unico corpo, consumarci pelle e anima.
Comincio a muovermi energicamente sopra di lei, mentre mi lascia baci umidi e vogliosi sul collo stringendomi contemporaneamente i glutei.

T: < Non ti fermare, ti prego. >
A: < Sono qui, ti voglio come non mai. >

I nostri gemiti risuonano forti nel silenzio di questa notte Messinese e ci guidano fino al culmine del nostro piacere.
Restiamo ancora qualche minuto uniti nei corpi, fissandoci negli occhi e facendo terminare alle nostre bocche ciò che i nostri corpi hanno appena finito.
Mi sposto di fianco a lei, ci copro con la coperta e sistemo la sua testa sul mio petto.

T: < È stato bellissimo! >
Stringe le sue dita nelle mie e sospira.

A: < Si, è stato fantastico. Avevo sempre sognato di fare l'amore quassù. Non poteva che essere con te. >

Si stringe ancora più forte a me, mentre io annuso il suo profumo.
Approfittiamo del momento per goderci il panorama: il mare, le stelle, il rumore delle onde sugli scogli, il brusio della brezza leggera che sfiora i nostri corpi.

A: < Ti amo Tish. >
T: < Anche io ti amo, Albe. Scusa se spesso non riesco a dimostrartelo, se non mi riesce così facile come a te, ma fidati che ho un terremoto dentro. >
A: < Amore non devi scusarti. Ho imparato a conoscerti e per me va benissimo così. >

Ormai è notte fonda, ci rivestiamo e torniamo giù in camera mia.
Lei si mette il pigiama e così faccio anche io.
Prima di metterci a letto, mi accingo ad unire i due letti singoli che occupano la mia camera per dormire insieme a lei.

T: < Albe sei sicuro ? >
A: < Di cosa ? >
T: < Hai capito benissimo. >
A: < Se non con te, con chi altrimenti ? >

E lo penso davvero. È passato tanto tempo, ma quei letti non li avevo più avvicinati. Avevo continuato a dormire nel mio letto, piccolo e freddo come mi sono sentito io per mesi dopo che lei se ne è andata.
Stasera è diverso. La prendo per mano e la trascino verso quello che ormai è diventato un letto matrimoniale.
Lei mi stringe forte e sistema il suo viso nell'incavo del mio collo.

A: < Mia nonna sarebbe fiera di vedere che adesso divido questo letto con te. >
T: < Ne sei sicuro ? >
A: < Certo. Amavo lei esattamente come amo te. Un amore diverso, ma pur sempre amore. >

Lei non dice niente, si limita ad accarezzarmi i capelli e la pelle. Così, tra nostalgia e dolcezza, ci addormentiamo.

Dopo anni, quel letto non è più così freddo.

Se stasera ti fidassi anche tu, potremmo ricominciare anche adesso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora