Capitolo 1178

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Mi fa segno di entrare,tenendomi la porta aperta e come metto un piede dentro,mi guardo attorno,notando come in effetti sia davvero un bellissimo locale. Ci sono molte persone più che altro dai trenta ai quarant'anni più o meno,ma anche qualche ragazzo della mia età. Appena entriamo,Paolo mi fa segno di seguirlo e insieme andiamo verso una delle cameriere.

P: mi scusi,ho prenotato un tavolo a nome Baldasseroni.

X: aspetti un secondo... - si guarda intorno,indicandoci poi un tavolo - il vostro tavolo é quello in fondo alla sala. Ci sono già i menù,quindi vi lascio cinque minuti e vengo da voi a prendere le ordinazioni.

P: la ringrazio,non vediamo l'ora.

Mi lascio sfuggire un piccolo sorriso e la stessa cosa fa la cameriera prima di andare via,perché come al solito Paolo non perde un attimo per fare il marpione con tutte le donne che incontra. Aveva poco più di quaranta cinque anni ed effettivamente era ancora un bell'uomo e quindi non sarebbe stato difficile per lui attirare l'attenzione delle donne,ma ció che mi faceva davvero ridere era proprio il modo in cui lui si approcciava a loro. Era davvero molto buffo soprattutto per il modo sfrontato in cui faceva capire di essere interessato,ma di più per il fatto che mi faceva sempre pensare a come avrebbe potuto essere Simone a quell'età. Paolo rimane a fissarla mentre se ne va,o meglio continua a fissarle il fondo schiena,così lo tiro letteralmente per il braccio.

P: ehy!

E: stai zitto!

P: non ho fatto niente!

E: non ancora,quindi vieni e siediti.

Sa benissimo il motivo per cui ho reagito così,infatti mi fa uno dei suoi sorrisini,che io decido di ignorare alzando gli occhi al cielo e tentando il tutto per tutto per restare seria. Per quanto sia assolutamente sfacciato,sa comunque essere sempre molto educato,infatti prima di sedersi,mi sposta la sedia,aiutandomi. Una volta che é seduto di fronte a me peró,lo vedo guardare in modo sospettoso dietro di me,così mi giro e vedo un gruppo di ragazze che mi salutano.

P: le conosci?

E: no,immagino siano solo delle fans.

P: credo che stiano per venire qui. Vuoi che le mandi via?

E: no,non serve. Qualche foto e un paio di autografi posso ancora farli.

Riesco a mala pena a finire di parlare,che mi ritrovo quelle quattro ragazze di fianco al tavolo. Sono tutte molto carine e dopo avermi chiesto come stavo,hanno solo voluto fare delle foto: sono state davvero molto gentili ed erano anche curiose di sapere quando avrei fatto nuova musica. Io condividevo molto con i miei fans e anche se non ero mai stata una ragazza molto social,avevo dovuto diventarlo per il mio lavoro. Oltre alle novità sul mio lavoro,condividevo anche quelle sulla mia vita personale,infatti le tre ragazze sapevano tutto sia di me che di Simone,a cui hanno insistito portassi i loro saluti. Dopo qualche minuto ci salutano e all'orizzonte non sembra arrivare più nessuno,quindi riusciamo a tornare tranquillamente al nostro pranzo.

P: uscire con te e Simone non é mai facile.

E: ma se sono così dolci le persone che ci chiedono le foto.

P: ok,ma non c'é mai una volta che non vi fermi qualcuno.

E: cos'é sei geloso?

P: perché dovrei esserlo?

E: perché tutte quelle belle ragazze non vengono a chiederti le foto.

P: credimi,non mi serve aiuto nel trovarle.

La sua espressione tronfia e vittoriosa,mi fa scappare una risata che peró cerco di trattenere per non far ingigantire ancora di più il suo ego,già abbastanza enorme.

E: vorrei mangiare senza avere la nausea.

P: non dovrebbero essere finite tempo fa?

E: infatti,ma se continui a parlare così potrebbe tornarmi.

P: molto simpatica,comunque non tutti abbiamo la fortuna di Simone: c'é chi deve ancora trovarla la sua Emma.

E: fammi scegliere da mangiare che é meglio,va.

Prendo uno dei due menù,ignorando completamente la sua ennesima battuta a senso ovviamente non fraintendibile e inizio a guardare tra tutte le proposte del locale.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 6Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora