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Y/n P.o.v
Mi incamminai verso il lungo corridoio della mia scuola, tenendo in una mano il mio pesante libro di storia dell'arte e il telefono nell'altra.
Al mio fianco, i miei sostenitori, Jennifer e Hoseok.
Jennifer è una ragazza simpatica, brava a ballare, con lunghi capelli castani ondulati.
Hoseok è un ragazzo solare e affettuoso. Anche lui bravo a ballare e con i capelli neri quasi ricci.
Al centro, c'ero io.
Y/n, una ragazza estroversa con la passione per la scrittura e il disegno.
Capelli castano chiaro a ciocche rosa.
La porta numero 52, quella che sembrava essere così lontana era finalmente davanti ai miei occhi.
L'aula 52 era la stanza dei colloqui.
In quel periodo, si stava tenendo una gara d'arte per giovani pittori, il premio in palio era una gita in Italia di tre settimane in una città a mia scelta.
Quel certificato che parlava delle mie doti mi era così vicino e per me sarebbe stato il vero premio.
Jennifer e Hoseok erano lì per incoraggiarmi e sperare fino alla fine.
Ero l'ultima iscritta, quindi sarei stata davanti agli altri ragazzi che avevano già dipinto.
La richiesta era di riprodurre il quadro "notte stellata" di Picasso.
Il più bravo era il vincitore.
<Sei così bianca in faccia che potresti fare parte del quadro> disse Hoseok ridendo.
<Con quella faccia potresti anche fare la luna> aggiunse Jennifer ridendo.
Quelle prese in giro, inevitabili da parte loro.
Dieci minuti passarono.
La prof. Soo venne a chiamarmi, salutai i miei amici con un sorriso timido ed entrai nella stanza.
Era un'aula vuota: una scrivania, pochi quadri appesi al muro e in occasione della prova, delle tavole da disegno sparse per il pavimento.
Erano presenti i miei tre prof di storia, arte e inglese, in più i dieci iscritti alla competizione.
<Prendi una tavola, i colori e inizia pure a disegnare. Hai 100 minuti a partire da quando poggi il pennello sul foglio> spiegò il prof. Park.
Mi sedetti alla scrivania ed iniziai a disegnare.
Avevo stampata nella mente la Notte Stellata di Picasso e passai le prime pennellate.
Ogni mossa che facevo, sembrava che il pennello si facesse più pesante.
Ma il tempo passava.

<Dieci minuti> avvisò il mio prof di inglese.
A quel punto misero il cronometro sul telefono e aspettarono che io finissi.
Con mia sorpresa riuscì a dare l'ultimo tocco un minuto prima che finisse il tempo.
Scrissi il mio nome sul retro del foglio e lo consegnai.
Avevo tanti pensieri per la testa.
Se avessi vinto, sarei andata in Italia a visitare le più belle opere d'arte al mondo.
Se avessi perso, avrei passato un altro anno ad esercitarmi nel disegno fino alla prossima prova.
<Vi comunicheremo i risultati in settimana, potete andare> affermò la prof d'arte.
Io e gli altri iscritti ringraziammo e salutammo i professori prima di uscire.
Hoseok e Jennifer erano seduti fuori dall'aula che ascoltavano la musica.
Vedendomi, saltarono in piedi e mi abbracciarono.
<Com'è andata allora?> mi chiese Jennifer.
<Ho avuto tanta paura ma sono stata brava> risposi.
<sono sicuro che ce la farai, ma poi dovrai portarci in Italia con te> scherzò Hoseok.
Gli sorrisi e andammo verso l'uscita della scuola.
Iniziò a farmi malissimo la testa, totalmente dal nulla.
Pensai che era per lo stress che avevo scaricato tutto in una volta, ma era davvero un dolore insolito, mi impediva di camminare normalmente e mi fermai al parco davanti scuola.
<Mio padre verrà a prendermi qui, voi andate. Ci vediamo domani> dissi ai ragazzi.
Jennifer e Hoseok mi salutarono con dei cenni e se ne andarono.
Rimasi sola con il mio mal di testa e aspettai mio padre per 20 minuti, mentre pensavo al possibile risultato del test.

Red Wire -Suga (민윤기)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora