Am I Wrong?

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Yoongi's P.O.V

Canzoni che improvvisamente diventano lettere d'amore.
Canzoni che improvvisamente acquistano un significato diverso.
Canzoni, quelle che ci fanno sentire bene, canzoni.

Il sole di Venezia era alto e radioso al mio risveglio.
Le coperte con cui mi ero addormentato la notte prima erano finite tutte per terra. Un altro incubo che mi ha fatto dimenare al punto tale da perdere il controllo totale del mio corpo.
Nonostante avessi promesso a Namjoon e Seokjin di uscire con loro quella mattina, non riuscii ad alzarmi dal letto in tempo.
In compenso, trovai una busta infilata sotto la porta.
"incontriamoci dietro l'edicola sotto l'Hotel alle 13"
Aprì la busta e dentro vi erano €100.
Mi sistemai i capelli e i vestiti e alle 12:45 andai sul posto dell'incontro.
Non c'era nessuno per strada, stranamente.
<Yoongi~ finalmente!>
La familiare voce di Seokjin mi fa voltare, non appena vedo i miei amici con altre due persone faccio un balzo.
Quei due, erano i ragazzi della sera precedente.
Quelli che, ad esser sincero, mi stavano un pò sul cazzo.
<Non servono presentazioni> disse Jungkook ridendo.
Feci un piccolo sorriso, per poi spostare lo sguardo su Namjoon.
Y/n mi sorrideva, come una bambina innocente.
<Che hai?> le chiesi.
<Non siamo partiti col piede giusto ma credo che si possa risolvere> rispose lei.
Namjoon fece un ghigno e prese la mano di Seokjin.
<Spero di passare tanti bei momenti qui con voi, anche se ve ne andrete tra due settimane> affermò Namjoon guardando i due.
La giornata proseguì in modo molto semplice tra chiacchiere e passeggiate.
Arrivata sera, gli altri tornarono a casa prima di me, io decisi di restare fuori ancora un pò solo con me stesso.
Ero seduto su una panchina sotto l'Hotel e scrollavo i commenti delle mie foto sull'account dell'ultima discoteca in cui mi ero esibito.
Tutti volevano di più, nuova musica, nuovi concerti.
Nessuno aveva più avuto mie notizie dopo la partenza per l'Italia.
Non avevo mai avuto un idolo e non sapevo cosa si provasse ad essere un fan, quindi non potevo sapere se loro erano preoccupati per me o se mi avessero già dimenticato.
Decisi di postare una foto di quello spettacolo, quella che mi piaceva di più.
Era stata scattata durante All I Do Is Win e ritraeva la parte di me che mi piaceva di più, ovvero quella che ha passione.
Ero così perso nei miei pensieri che non notai che una persona si era seduta accanto a me, non volevo alzare lo sguardo, volevo restare indifferente, ma aveva un corpo familiare.
<Tu?> chiesi.
<Non volevo tornare in camera e ti ho visto qui tutto solo...Insomma, la tua aura mi stava chiamando>
<Potevi ignorare la chiamata e chiudere direttamente> replicai.
<Non chiudo mai in faccia a qualcuno> mi sorrise.
Odiavo a morte la vitalità che emanava quella ragazza così solare.
Non fanno per me unicorni e arcobaleni.
<Perfetto, ora puoi andare>
<Sei tu in quella foto?> chiese sbirciando dal mio telefono, prendendolo dalle mie mani.
Mi alzai dalla panchina e feci per andarmene.
<Un giorno mi parlerai, vero?>
La guardai e feci un ghigno, dopodiché tornai in Hotel, lasciandola da sola.

Red Wire -Suga (민윤기)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora