જ cαρıтσłσ 14: attacco a Trost જ

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2 aprile 850

Levi's pov

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Cammino per il campo d'addestramento con passo deciso.

Quando questa mattina mi sono svegliato nel mio corpo, non ho aspettato un secondo per andare a riferire tutto ad Erwin e ai superiori.
Inutile dire che il comandante era stupito e piuttosto scettico, ma aveva già posto la sua fiducia in me e quindi ha mandato me, Hanji e Nanaba a prendere quei mocciosi.
Io conosco i loro volti: l'agenda era caratterizzata, oltre da scritte, anche da molti disegni e tra questi vi erano i ritratti dei tre ragazzi-titani.

Insieme a noi ci sono delle squadre di soldati, nascosti per tutto il campo, pronti a prendere i nemici... e, se necessario, a combatterli.

Spero solo che non sia troppo tardi.

«Il corpo di ricerca, a cosa devo l'onore della vostra visita?» chiede Keith Shadis, l'istruttore, facendo il tipico saluto composto dalla mano destra sul cuore e la sinistra sulla schiena, entrambe chiuse a pugno girate verso l'esterno.

«Purtroppo non si tratta di una visita di cortesia.» inizia Hanji. «Sono presenti i cadetti Annie Leonhart, Reiner Braun e Berthold Huber?»

Keith ci osserva con i suoi occhi verde acido, annuendo poi con la testa. «Dovrebbero trovarsi nei dormitori, al momento.»

«Lascio a voi il compito di spiegargli la situazione, io vado a prendere a calci in culo quei mocciosi.»

Mi dirigo verso gli spogliatoi, ignorando le urla dell'uomo.

«Ei tu, dannato! Sarai anche il caporale maggiore Levi Ackerman, ma questo non ti da il diritto di andartene a zonzo per il mio campo e per di più alla ricerca dei miei cadetti!»

Sento solo la voce di Hanji alle mie spalle. «È un emergenza. Adesso ti spiegheremo e ti sarà tutto più chiaro.» Successivamente scompaio dietro un angolo.

Mi dirigo verso i dormitori, mentre cammino i cadetti sussurrano alle mie spalle. Probabilmente non si aspettavano che un caporale dell'armata ricognitiva si presentasse qui dal nulla e, soprattutto, da solo.
Osservo i loro volti senza tralasciarne nemmeno uno.

Devo assolutamente trovarli.

Aumento di un poco il passo e giungo davanti al dormitorio femminile.
Le cadette arrossiscono sotto al mio sguardo.

Tch, stupide mocciose.

Mi avvicino a una ragazza bionda più bassa di me che mi dà le spalle. La faccio girare e la osservo attentamente: ha dei grandi occhi azzurro cielo e un viso infantile e innocente.
Rispecchia i colori di occhi e capelli della cadetta che sto cercando, ma non è lei.

«Mocciosa, dimmi dove si trova Annie Leonhart.» la vedo tremare leggermente.

«U-ultima porta in fondo al corridoio.»

La sorpasso senza dire nient'altro e senza pensarci una volta sfondo la porta indicata.
Dentro ci trovo una ragazza dai capelli biondi, corti e raccolti, con la frangia che le ricopre la parte destra del viso, gli occhi sono azzurri e il suo naso è... strano.

➤ 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐒 𝐄𝐗𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄 • » 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora