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જ єρıłσgσ જ

21 ottobre 2025

Levi's Pov

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[Ci sono volte, quando mi sveglio la mattina, che non so per quale motivo ma mi ritrovo con le lacrime agli occhi.]
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Il suono della sveglia spezza il silenzio creatosi durante la notte.
Muovo il braccio verso destra, dove c'è il comodino, e do un pugno all'aggeggio infernale. Subito cessa di fare rumore e di malavoglia alzo il busto.

Apro pigramente gli occhi e osservo il marchingegno sul comò ormai in mille pezzi. «Si è rotto...» affermo tra me e me.

Prendo i pezzi e li butto in un apposito bidone, insieme a tutte le altre sveglie.

Mi passo una mano fra i capelli. Forse dovrei smetterla di dare pugni per spegnerle.

Sospiro e mi dirigo verso il bagno. Mi faccio una doccia calda, lasciando che l'acqua mi rilassi i muscoli.
Resto per una ventina di minuti sotto il getto, solitamente impiego cinque minuti a lavarmi... ma i pensieri mi assalgono.

Ultimamente faccio degli strani sogni e dormo più del solito. Al mio risveglio trovo il cuscino umido e gli occhi secchi e gonfi, come se avessi pianto.

Delle volte non riesco a distinguere la realtà dai sogni. È come se fossi imprigionato in una sorta di bolla, sento che mi manca qualcosa di molto importante.
Ma non riesco a capire che cosa. Non posso lamentarmi della mia vita: ho una bella casa, un lavoro che amo, una collega e degli amici fantastici -per quanto siano insopportabili delle volte-, sono in ottima salute e sto bene economicamente.

Forse l'unica cosa che non ho è una compagna o un compagno.
Tuttavia non ho mai trovato l'amore indispensabile. Nella storia dei miei 34 anni non sono mai stato fidanzato, forse qualche storiella, ma mai nulla di serio... non mi sono mai innamorato e se trovavo qualcuno, lo scartavo subito.

Solo perché non aveva degli occhi verdi luminosi.

Gli stessi occhi che sogno quasi ogni notte da qui a qualche mese.
Tuttavia non riesco a dar loro un proprietario. I sogni che faccio non li ricordo benissimo, nella mia mente rimangono impresse solo qualche immagini sfocate di un mondo governato dai giganti... e di un ragazzo, ma non vedo mai il suo viso.

Una volta uscito dal bagno e dopo essermi dato una sistemata, faccio velocemente colazione e poi prendo le chiavi della macchina.

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Apro il negozio con le mie chiavi e giro il cartello con scritto "open" verso l'esterno.

Sistemo alcuni prodotti arrivati da poco nei rispettivi scaffali e nel mentre arriva la mia collega.

«Buongiorno Levi!» esclama a gran voce la donna.

«Hanji, non urlare di prima mattina.»

Le lancio il grembiulino con il logo nel nostro negozio.
La bruna se lo stringe subito in vita e poi inizia a sistemare alcune cose al bancone, aspettando i primi clienti.

Ho sempre voluto aprire un negozio di tè, mi ritengo un esperto nel campo e alla fine sono riuscito a realizzare il mio sogno. Tuttavia, inizialmente, non facevo molti soldi così io e Hanji abbiamo deciso di unire il suo bar al mio negozio.
Abbiamo creato una sorta di caffetteria con la zona tè.

Non l'avrei mai detto, ma questa unione ha fruttato molto per entrambi. Siamo diventati ben presto molto famosi nella città in poco tempo.
Il nostro bar/negozio offre il miglior tè della zona.