Tenendoci a debita distanza, le ragazze ed io seguimmo il nonno fino ai Tre Manici di Scopa.
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Ad aspettarlo fuori dal pub c'erano la professoressa McGranitt, il professor Vitious e Hagrid.
«Nascondetevi!» bisbigliai di colpo guardandomi intorno per cercare un nascondiglio
«Cosa si stanno dicendo? Non riesco a sentire!» farfugliò Lucinda
Le nostre teste sbucavano dal muro dei Tre Manici.
«...Bene, bene! Siamo tutti, direi di entrare prima di raffreddarci ulteriormente...Abbiamo molto di cui parlare...» furono le uniche parole del nonno che riuscii a sentire
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Il gruppo entrò all'interno del locale.
«E ora?-chiese Felicity mentre mi allontanavo dal nostro precario nascondiglio- Come facciamo ad entrare senza che ci vedano?»
«Entrerò solo io. Daremmo troppo nell'occhio altrimenti.» Dichiarai.
Non c'era tempo da perdere: dando un'occhiata all'interno, attraverso una delle finestre, vidi il nonno accomodarsi insieme ai professori e Hagrid; Madama Rosmerta era subito accorsa per prendere le ordinazioni.
«Tuo nonno ti riconoscerà da chilometri, Ele...i tuoi capelli non sono proprio comuni.» mi ricordò Beatrice
«Avrò bisogno che una di voi mi presti il suo mantello.»
Lucinda si tolse subito il suo e lo scambiò con il mio di velluto bordeaux.
Estrassi la bacchetta dalla tasca.
«Colovaria...» Sussurrai sfiorando con la bacchetta i miei lunghi capelli biondo scuro che iniziarono lentamente a cambiare colore
«Occhi neri...capelli neri...fai quasi paura.» ridacchiò Margaret
«Castano scuro.- precisai sorridendole di rimando- Ho preso ispirazione dalla mamma. Tenete d'occhio la situazione...- mi incamminai verso l'entrata- senza farvi notare magari!» esclamai vedendole già in procinto di appicciarsi al vetro di una delle finestre