Capitolo 41

1.5K 165 57
                                    


La notte in cui Sirius Black si era introdotto nella Torre di Grifondoro nessuno fu in grado di tornare a dormire tranquillo.

Aspettammo tutti insieme notizie nella Sala Comune.

Sentivo gli occhi delle ragazze addosso mentre, distrattamente, fissavo le fiamme nel camino nel frattempo ravvivate.

Qualche istante prima che Ron buttasse giù dai letti l'intera torre io avevo svegliato le mie compagne di stanza.
Riuscivo ancora a vedere chiaramente nella mia mente gli occhi scintillanti del grande cane nero che continuavo a sognare, sostare davanti alla porta della nostra camera.

«Come hai fatto? Come hai fatto a sapere che era qui?» chiese Margaret

«Parla più piano Margaret!» la riprese Beatrice

«Io non ho visto lui.» specificai

«Mi vuoi far credere che il tuo sogno non c'entri nulla con Black ora?!»

Tornai a concentrare la mia attenzione nel fuoco. Le fiamme si muovevano sinuose avvolgendo i blocchi di legna: «Non voglio farti credere nulla.»

La mattina seguente un branco di Grifondoro si riversò assonnato nella Sala Grande.

«Dio quanto vorrei un caffè...» Beatrice si accasciò sulla panca

«Solo i Babbani potevano inventarsi una bevanda tanto disgustosa...» Margaret era ancora più brontolona del solito

«Non hanno le nostre pozioni Margaret.» le ricordò Felicity ma la mia amica dal caschetto nero aveva già spostato la sua attenzione su qualcos'altro: la colazione.

Mentre osservavo la mia vorace compagna di stanza ingurgitare un intero pancake di zucca in un solo boccone, la mia mente si perse nel pensiero che non ero riuscita ad abbandonare dalla notte precedente.

E se quel cane fosse lui? Se lui fosse un...- fui interrotta

«Oh Ron, finiscila! Fai il piacere a tutti di smetterla.- brontolò Margaret con ancora in bocca il pancake- Non sono nemmeno le 8 di mattina e ho già sentito il tuo racconto su Sirius Black DIECI volte!»

«Ma io...» Ron rimase senza parole

«Ma io un corno!- Margaret ora agitava il suo coltello- Se sento di nuovo il nome Sirius Black uscire dalla tua bocca...»

Lucinda le impedì di continuare il discorso infilandole un intero uovo in bocca.
Scoppiammo tutti a ridere.

«Ti conviene iniziare a correre...»

L'arrivo dei gufi con la posta interruppe le minacce di Margaret.

La mia attenzione fu attirata da una busta scarlatta molto particolare per Neville: era una Strillettera.

«Scappa, Neville.» gli consigliò Ron il quale di certo non mancava di esperienza con tali lettere

Neville non se lo fece ripetere e si fiondò fuori dalla sala, cosa di cui forse si pentì dato che una volta uscito il volume della Strillettera fu amplificato di cento volte dall'ampiezza dell'ingresso.

«È sua nonna vero?»

«Ma chi vuoi che sia.- commentò Margaret- Non ce li ha i genitori, Neville.»

Il fatto che trovassi divertente il black humor di Margaret mi fece sentire una cattiva persona. Così le detti una gomitata, giusto per stare meglio con me stessa.

«È proprio furiosa!» Lucinda commentò il tono della nonna di Neville non badando la nostra amica

«Harry, di chi è?» notai che anche lui aveva ricevuto una lettera

La Stella Nell'oscurità 3 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora