Rose stava camminando tra i boschi assieme al gruppetto di Selene e Clarke da un bel po' ormai.
Selene ,prima del viaggio, le aveva chiesto di accompagnarle in quell'itinerario per poi aiutarle a trasportare i rifornimenti di armi e le provviste di cibo che avrebbero recuperato.
Accanto a lei c'era Jasper che, seppure non fosse stato invitato, aveva imposto la sua presenza a Clarke e Selene.
Poco più avanti invece si stavano guardando attorno Octavia Blake, una giovane fanciulla dai lunghi capelli scuri e gli occhi verde foresta, ed un certo John Murphy.
Era un ragazzo abbastanza alto, dai capelli biondo scuro, che a Rose ricordavano molto quelli di sua sorella, e due grandi occhi azzurri.
Se solo non fosse stato un antipatico arrogante, forse a Rose sarebbe pure piaciuto un po'.
<<Ragazzi, tenete gli occhi bene aperti. Questa foresta è radioattiva, non sappiamo cosa aspettarci ed il viaggio è ancora lungo.>>
Allarmó i presenti Selene con sguardo serio.
I ragazzi annuirono, tutti tranne uno.
Murphy sfoderó un sorrisetto sghembo e disse:<<Lo sappiamo, Serene. Non c'è bisogno che ce lo ricorda tu.>>
Selene venne sopraffatta da un impulso di rabbia e violenza. Chi cavolo si credeva di essere quell'idiota?
<<Ignoralo.>>
Le intimó Clarke, ma Selene non ci vedeva più dalla rabbia.
<<Bene, ma tanto per la cronaca il mio nome è Selene non Serene.>>
Lo rimbeccò con voce tagliente.
Murphy sfoggió un altro sorrisetto, questa volta beffardo.
<<Certo, Serene.>>
Selene strinse i pugni e prese un respiro profondo.
Lo ignoró a fatica.
Rose, intanto, stava assistendo alla scena con insolito interesse e divertimento.
Quei due...
Pensó, iniziando ad immaginare tutte le peggiori fantasie erotiche su Murphy e Selene.
<<Come mai sull'Arca ti hanno rinchiusa a Juvenile lockup?>>
Domandó ad un tratto Jasper, mentre scostava con le braccia i rami degli alberi per facilitare la strada a Rose.
Rose sentì una stretta morsa stringerle il petto. Come se le stesse per sfondare la cassa toracica. Le faceva male permettere a quelle memorie di riemergere.
Ricordare il modo in cui sua madre pregava lei ed Hartley di scappare, mentre il Cancelliere Jaha comandava di lasciarla risucchiare dal vuoto totale dello spazio, privo di ossigeno e forza di gravità.
<<Io e Hartley abbiamo tentato di fermare il processo di nostra madre...>>
Replicò con voce tremante, le lacrime che minacciavano di sgorgare fuori dagli occhi.
Jasper si arrampicó su un masso, imitando gli altri, e poi aiutó Rose a fare lo stesso, afferrandola per una mano e per la vita.
<<Oh. Mi dispiace tanto per tua madre, Rose.
Non avevo intenzione di farti ricordare l'evento.>>
Le disse Jasper, questa volta aspettando che Rose si sedesse sul masso e si aggrappasse alle sue spalle, prima di riportarla a terra.
Rose si passó una mano sotto il naso e sospiró.
<<Non è colpa tua Jasper... mia madre è morta per una buona causa...>>
Mormoró, e questa volta una lacrima le bagnó la guancia, ma lei si affrettó ad asciugarla con il dorso della mano.
Jasper si giró dall'altra parte. Aveva notato le lacrime di Rose, ma voleva fingere di non aver visto niente.
<<Ragazzi fermatevi.>>
Disse ad un tratto Selene. Stava controllando qualcosa nella cartina assieme a Clarke.
Entrambe sembravano abbastanza confuse e sconcertate.
<<Venite qui.>>
Ordinó Selene, ed i ragazzi le si avvicinarono.
Attorno a lei si creó un gruppetto circolare.
Indicó un punto sulla cartina.
<<Qui è dove siamo noi.>>
Disse.
<<Ma va'. Non ce n'eravamo accorti, Serene.>>
Ammiccó Murphy con quel tono derisorio che a Selene fece venir voglia di staccargli la testa.
Tuttavia, si limitó semplicemente a lanciargli un'occhiataccia e ritornare a spiegare la situazione ai ragazzi.
<<Questo è il punto in cui ci troviamo noi, dicevo. Da queste parti teoricamente dovrebbe esserci un burrone culminante con un ruscello, ma non c'è niente. Significa che siamo atterrati più lontano di quanto pensassimo.>>
I giovani presenti la fissarono perplessi e con le braccia incrociate al petto.
<<E quindi? Arriva al punto.>>
Replicó Octavia dondolandosi sul suo stesso corpo minuto per via dell'incertezza.
<<Non sappiamo precisamente che strada prendere adesso per raggiungere Mount Weather. Perció abbiamo pensato che la cosa migliore da fare fosse dividerci.>>
Spiegó Clarke, la ragazza bionda, al posto di Selene. Octavia li fissó sconcertata.
<<Dividerci? E come? A momenti farà buio e anche se uno di noi dovesse trovare la strada per Mount Weather non sapremmo come avvertire gli altri.>>
La respinse Octavia.
Clarke ricambió lo sguardo di sfida.
<<Ed è qui che ti sbagli, Octavia.>>
Clarke si levó lo zaino nero dalle spalle e ne estrasse tre walkie-talkie. Poi li passó a Selene che la aiutó a mantenerli.
<<Ho esattamente tre walkie-talkie. Ed essendo sei possiamo benissimo dividerci in tre gruppi. Ogni gruppo porterà con sè un walkie-talkie ed in caso di pericolo o se viene trovata la strada per Mount Weather potrà utilizzare questi per contattare gli altri.>>
Questa volta Octavia annuì.
Sembrava condividere il piano di Selene e Clarke. Era l'unico modo per trovare al più presto Mount Weather.
<<Bene. Io e Clarke andremo assieme, Murphy con Octavia e Jasper con Rose.>>
Fece Selene schiacciando l'occhio a Rose senza un minimo di riservatezza. Rose avvampó e mimó con la mano un precoce taglio alla gola di Selene.
Selene si avvicinó a Murphy e gli consegnó il suo walkie-talkie, poi si avvió verso Rose.
<<Fa' attenzione, ti prego. Non sappiamo niente della foresta e non posso lasciare che ti accada qualcosa, okay?>>
Rose annuì e le due amiche si scambiarono un lungo abbraccio.
<<Non stiamo partendo per la guerra, potete benissimo darci un taglio.>>
Le interruppe improvvisamente Murphy.
Selene si voltó verso di lui e, con occhi di ghiaccio, disse:<<Tra poco la guerra ce l'avrai tu con me se non chiudi quella bocca!>>
Murphy sorrise beffardamente.
<<Okay, basta così. Ci conviene andare adesso. Fate tutti quanti attenzione.>>
Ordinó Clarke trascinando per un braccio una Selene selvaggia ed in procinto di strozzare Murphy.
Murphy ed Octavia si allontanarono verso la loro strada, e Jasper e Rose decisero di seguire il sentiero a sinistra.
<<Jasper...da...da quanto tempo conosci Monty?>>
Domandó Rose dopo un paio di minuti trascorsi in silenzio.
Era abbastanza incerta sulla domanda rivoltagli, ma ormai l'avevo posta perció non poteva tornare indietro.
<<Io e Monty siamo quasi come dei fratelli. Potrei dire che ci conosciamo da quando ancora eravamo nei sogni dei nostri genitori.>>
Ridacchió, e Rose lo seguì. Si sentiva bene con Jasper, la faceva ridere e sentire viva.
Non lo avrebbe mai detto, dato che da bambini erano così ostili tra loro.
<<Siamo sempre stati assieme, non potrei mai immaginare una vita senza di lui. È come una parte di me ormai. Non sopporterei che gli capitasse qualcosa di brutto...>>
Continuó Jasper afferrando la mano di Rose e aiutandola a scavalcare un tronco d'albero caduto abbastanza alto.
Rose annuì con fervore.
<<Ti capisco, sai? È lo stesso anche per me. Siamo sempre state io e Hartley. Mia sorella è il mio tutto, non lascerei mai che le accadesse qualcosa di male. Preferirei far mettere al rogo me, piuttosto che lei.>>
Fece Rose guardando dritto davanti a sè.
<<Hai proprio un gran cuore Rose Evans.>>
Le disse Jasper con assoluta sincerità, sfoderando un enorme sorriso.
Rose per poco non si sciolse.
<<Ricordo quella volta a lezione di chimica, quando dovevamo stabilire se una sostanza fosse acida o basica. Hartley doveva semplicemente intigere la striscetta di carta nel liquido, e invece ha rovesciato tutta la boccetta!>>
Inizió a ridere Jasper, ricordando l'incapacità di Hartley nella sua materia preferita.
Anche Rose riuscì a rinnovare quel momento e scoppió a ridere.
Si sentivano così bene assieme.
Ad un tratto lui intravide un ampissimo lago di fronte a loro ed esclamó:<<Rose! Guarda lì! Vieni con me!>>
La afferró per il braccio ed insieme iniziarono a correre verso il lago.
Jasper si arrampicó su una roccia, prendendo in braccio Rose per farle raggiungere lo stesso punto del masso.
Jasper inizió a svestirsi fremente di desiderio.
Non si era mai immerso in un lago naturale.
Era un'occasione da non lasciarsi sfuggire.
Rose lo fissó a bocca aperta ancora seduta sul masso.
<<J-Jasper? C-cosa stai facendo?>>
Farfuglió imprimendo nella sua memoria ogni parte del corpo di Jasper.
Certo che ha dei pettorali!
Pensó senza un minimo di contegno.
Jasper si voltó verso di lei e fece spallucce con un piccolo sorriso.
<<Mi butto in acqua, no?>>
Rose scosse la testa per riprendersi.
<<Non puoi farlo, Jasper. Dobbiamo...>>
Non fece in tempo a completare la frase che Jasper si era già gettato nel lago.
Rose si issó in alto sulla pietra.
<<Jasper...!>>
Lo richiamó spaventata, ma si tranquillizzò immediatamente appena lo vide sbucare fuori dall'acqua.
<<Forza vieni, Rose! L'acqua è fantastica!>>
La incitó Jasper. Rose incroció le braccia al petto con testardaggine palese negli occhi azzurro oceano.
<<Jasper! Abbiamo un compito da portare a termine! Dobbiamo trovare Mount Weather e anche in fretta. Non possiamo trascorrere il tempo a sguazzare nell'acqua!>>
Jasper scosse la testa. Si avvicinò al masso di Rose e la schizzó.
Rose, colta alla sprovvista, non fece neanche in tempo a spostarsi. Ormai i suoi vestiti erano zuppi.
<<Jasper!>>
Non potè continuare il rimprovero che un'altra folata di acqua la prese in pieno.
<<Se non ti getti in acqua, te lo farò fare io il bagno!>>
La minacció Jasper tagliandosi in due dalle risate. Vedere Rose in quello stato lo divertiva enormemente.
<<Quindi adesso passiamo alle minacce, Jordan? Bene! Adesso te la farò vedere io!>>
Al diavolo Mount Weather....pensó Rose mentre cominciava a svestirsi velocemente.
Era rimasta soltanto con le mutandine ed una maglietta verde addosso.
Prese la rincorsa per gettarsi nel lago, ma, proprio quando era pronta a darsi lo slancio per saltare, si fermò.
<<No...sembravi così determinata!>>
Si lamentò Jasper, con finta delusione.
Rose fissó l'acqua sotto di sè.
Era incerta. Non sapeva se buttarsi o no. E poi si vergognava di confessare a Jasper che non sapeva nuotare. Sull'Arca non c'erano mica corsi di nuoto, perciò non aveva mai avuto la possibilità di imparare. E si chiedeva come facesse Jasper a sguazzare nel lago come un pesce e senza alcuna difficoltà.
<<I-Io...>>
Inizió mordendosi il labbro.
Jasper si avvicinó ulteriormente allo scoglio su cui giaceva Rose.
<<Che cosa c'è?>>
Le domandó Jasper preoccupato.
<<I-Io...non so nuotare, ecco!>>
Confessó alla fine Rose, arrossendo violentemente.
Jasper scoppió a ridere, e ciò non fece sentire meglio la rossa di fronte a lui.
<<Perchè ridi?>>
Gli domandó infastidita.
<<E qual'è il problema, mia piccola rosa? Ci sono io in acqua! Vieni!>>
Il cuore di Rose perse di un battito a quel nomignolo relativo al suo nome.
Si sentiva ancora piuttosto insicura.
Quindi Jasper, vedendola in quello stato, le disse:<<Ti prometto che non ti perderò di vista neanche per un secondo.>>
Rose ci pensó per qualche altro minuto, ma poi si convinse.
Si accovacciò sulla pietra e, con assoluta delicatezza, Jasper la immerse nell'acqua tenendola stretta a sè.
Rose sussultó per la freddezza dell'acqua.
<<Rose, se muovi le mani e i piedi galleggi. Te lo assicuro. Non è tanto difficile.>>
Rose annuì e inizió a dimenare i piedi sott'acqua. Sentì la stretta di Jasper allentarsi sempre di più su di sè, finché poi non inizió a galleggiare da sola.
Sorrise.
<<Ce l'ho fatta!>>
Esclamó felice. Jasper annuì con convinzione.
<<Te l'avevo detto, rosellina!>>
Anche questa volta il cuore di Rose inizió a martellarle nel petto.
Si sentì arrossire, perciò, per coprire la visuale del suo viso a Jasper, lo schizzó.
<<Te l'avevo detto che me l'avresti pagata!>>
Fece con voce smorzata da singhiozzi divertiti.
Jasper rise e disse:<<Ah si? Allora vieni qui!>>
Jasper si avvicinó rapidamente a Rose, lei tentó di sfuggire alle sue grinfie, ma lui la afferró per i fianchi e le fece fare un alto tuffo.
Rose finì del tutto sott'acqua, per poi risalire ridendo a crepapelle.
<<Okay, Jordan! Questo è troppo!>>
Rose gli andó incontro e gli saltó addosso con un balzo felino.
Entrambi finirono nel fondale del lago, ma Jasper si infiló i suoi grandi occhialini, ed inizió a ridere incamerando un sacco di acqua, quando intravide la faccia buffa che aveva prodotto Rose nel tentativo di trattenere il fiato.
Mentre Rose risaliva in superficie, lui preferì restare ad ammirare il fondale del lago.
Era ricco di alghe e varie specie di pesci che lui aveva studiato sull'Arca durante l'ora di biologia.
Ritornó in superficie e si levó gli occhialini.
Si ritrovó davanti una Rose abbastanza spaventata.
Lei gli si avvicinó ed inizió a menargli dei colpetti dietro il collo.
<<Non farlo mai più, Jasper!>>
<<Che cosa?>>
Le rispose confuso.
<<Restare sott'acqua tutto quel tempo! Mi sono spaventata! Ho creduto fossi...morto!>>
Disse tutto ad un fiato. Jasper le sorrise con tenerezza. Aveva notato bene le guance scarlatte di Rose.
Le passó i suoi occhialini.
<<Rose. Immergiti e osserva il fondale. È meraviglioso!>>
Rose lo fissó per un momento e contempló il suo viso perfetto ed il sorriso sempre luminoso.
Poi si indossó gli occhialini e si immerse nel fondale.
Osservó ammaliata la bellezza della fauna e della flora che abitavano le profondità del lago. Poi, quando non riuscì più a trattenere il respiro, ritornó in superficie.
Restituì gli occhialini a Jasper e gli sorrise.
<<Allora?>>
Le domandó lui.
<<È meraviglioso!>>
Esclamó Rose riprendendo fiato.
Jasper la guardó. Era così bella. Decise di provare una cosa.
<<Voglio farti provare una cosa.>>
Le disse Jasper incerto.
<<Cosa?>>
Chiese Rose con ingenuità.
<<Trattieni il fiato.>>
Le ordinó, e lei obbedì. Jasper le afferró la meno e la vita, poi si calarono insieme nel fondale del lago. Jasper, senza vedere, si avvicinó delicatamente a Rose e posó le sue labbra morbide su quelle di lei.
Rose fremette al gesto inaspettato di Jasper, ma, una volta ritornati in superficie, ricambió il bacio con fervore.
Le labbra di Jasper erano soffici come lo zucchero filato, e sapevano di cioccolata.
Jasper la stringeva a sè come se qualcuno gliela volesse strappare dalle braccia, mentre Rose si rannicchiava contro di lui come una bimba fa con il proprio padre.
Ad un tratto peró, qualcosa di duro e affilato le colpì il braccio procurandole una brutta ferita.
Un urlo di dolore si sprigionó dalle sue labbra.
Jasper la fissó e notó immediatamente il taglio sul braccio da cui sgorgavano fiotti di sangue.
<<Ma che diavolo...?>>
Non fece in tempo a finire la frase che dovette scansarsi di lato, prima che una freccia lo potesse colpire.
<<Ci stanno attaccando!>>
Esclamó. Si avvicinó a Rose e le infiló i suoi occhialini.
<<Ascoltami, Rose. Trattieni più fiato che puoi, okay? Dobbiamo avvicinarci alla riva da sott'acqua. Pronta?>>
Rose annuì e i due si immersero appena in tempo per sfuggire ad una pioggia di frecce che incombeva su di loro.
Jasper non le molló la mano neppure per un istante e la trascinó verso di sè.
Si nascosero in un incavo tra due rocce e lui la strinse al petto.
<<J-Jasper...>>
Sussurró Rose con le lacrime agli occhi, ma lui le fece cenno di fare silenzio.
<<Non parlare Rose, okay? Adesso siamo in grave pericolo, non possiamo muoverci di qui finché non siamo sicuri che se ne siano andati.>>
Rose si strinse a Jasper, mordendosi il labbro per occultare i singhiozzi di strazio.
<<Non preoccuparti, ci sono io.>>
Cercó di tranquillizzarla Jasper guardandosi attorno.
<<Weron emo laik?>>
Fece una voce flebile in una lingua sconosciuta a Jasper e Rose.
<< Ai nou get in.>>
Rispose una più femminile.
<<Ma che diavolo di lingua è?>>
Mormoró Rose, sentendo la ferita pulsare e osservando il sangue colorare le acque limpide del lago di rosso.
<<Nou get yu daun.>>
Fece un'altra voce più autoritaria delle altre. Sembrava quella di qualcuno che stesse dando degli ordini a coloro che avevano appena attaccato Jasper e Rose.
<<Bis na frag emo op. Em laik gou taim em stomba raun.>>
Dopo queste parole incomprensibili, un corno suonó, e Jasper e Rose percepirono i passi rapidi e veloci di quelli che si rivelarono essere terrestri, allontanarsi.
<<Se ne sono andati?>>
Domandó Rose, tremante di paura.
Jasper la guardó con tenerezza.
<<Credo di sì, ma....>>
I guai non erano ancora finiti per loro.
Jasper non completó la frase perché una bestia nera di grandi dimensioni saltó fuori dal lago dirigendosi poi veloce verso di loro.
<<Che diavolo è?!>>
Strilló spaventata Rose.
Jasper non le rispose e si arrampicò per primo sul masso per poi tirare su anche Rose.
<<Afferra la mia mano, Rose! Presto! Quella cosa non aspetterà!>>
Rose si sporse più in avanti finché non afferró la mano di Jasper. Lui inizió ad issarla verso l'alto, ma il mostro fu più veloce, e agguantó con i suoi denti la gamba di Rose.
Rose gettó un grido di dolore e quasi perse la presa su Jasper.
Jasper entró in panico. E adesso? Se l'avesse tirata su, quella cosa le avrebbe staccato la gamba. E di certo quello non era il regalo romantico che voleva fare a Rose per conquistare il suo cuore.
Poi una lampadina gli si accese in testa.
Senza mollare Rose, si sporse verso lo scoglio ed afferró il suo zaino. Agguantó lo spray al peperoncino di Monty e si chinó di nuovo sulla scogliera.
Non sapeva se avrebbe funzionato, ma doveva provare. Non aveva altre alternative. O Rose sarebbe diventata il pasto di quella cosa.
<<Rose abbassa la testa!>>
Strilló Jasper. Appena Rose ci riuscì, Jasper spruzzó tutto il contenuto della bomboletta sul volto del mostro marino.
Con una serie gemiti e urli strazianti il mostro lasció la presa su Rose e si ritrasse sott'acqua.
Jasper tirò fuori dall'acqua Rose e la strinse a sè. Era presa da spasmi e gli occhi erano gonfi e rossi.
Jasper si sentiva così in colpa.
<<Rose...>>
Rose riusciva a sentire ciò che diceva, ma non era più capace di parlare o tenere gli occhi aperti. Aveva consumato tutte le energie mentre quel mostro stava per staccarle la gamba.
<<Rose, mi dispiace tanto.>>
E quelle furono le uniche parole che riuscì a percepire da Jasper, prima che il buio la avvolgesse.
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The 100 con Rose, Hartley, Allison e Selene
AdventureUna storia avventurosa basata sulla serie televisiva "The 100" con nuovi e intriganti personaggi che vi riempiranno di emozione e divertimento♥️ Essendo una storia inventata ci saranno diverse modifiche, ma spero che ciò non creerà problemi. "Buona...