Capitolo 2

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 <<Posso accompagnarti a casa?>>

Jimin, che già era pronto a contenere la solita reazione di sorpresa mista a infinita adulazione, vide invece il ladro di cocomeri indietreggiare prima impercettibilmente, dunque partire a corsa per le bancarelle del mercato così come era arrivato, mollando lì lui e le angurie appena guadagnate.

<<Ma sei scemo o cosa, FERMATI SANTO CIELO!>> Urlò senza fiato, partendo all'inseguimento in mezzo alle casse di pesce e cavolfiori.

Le ore passate a provare ogni coreografia anche venti volte di fila si rivelarono molto utili, per sua fortuna. Dopo poche decine di metri riuscì a raggiungerlo e, strattonandolo per la spalla, si ritrovò faccia a faccia con un'espressione terrorizzata.

Okay, la gente aveva reagito in molti modi alla sua bellezza, ma prendersi addirittura paura gli sembrava eccessivo.

<<F-farò tutto quello che vuoi m-ma ti prego... lascia stare la mia milza.>>

<<Ma cosa stai dicendo?>>

<<Non sei tipo... un trafficante di organi?>>

<<Cos- MA NO! Per chi diavolo mi hai preso scusa?!>> chiese Jimin ad alta voce, esasperato e altamente offeso. 

Seriamente, che problemi aveva quello? Aveva picchiato la testa quando era andato a sbattergli contro? E soprattutto, come mai non sembrava reagire minimamente al suo invito così lascivo?

Quest'ultima cosa era particolarmente irritante.

Il ladro non sembrò molto convinto, ma abbandonò comunque la difensiva. <<Scusa è che... vestito così o sei mafioso o fai traffici strani... o entrambi.>>

"Disse l'uomo che sussurrava alle angurie"

Il cervello di Jimin, che già si era tirato un sonoro schiaffo dall'interno, rivalutò la geniale idea di salvare il culo a quel disperato. Non era sicuro di poter resistere a lungo senza strozzarlo e un po' era spaventato al pensiero che fosse fin troppo un disperato. 

Prese comunque un grosso respiro preventivo e, con le parole di Jin nella testa, sfoggiò uno dei tanti sorrisi da copertina che si era esercitato a fare davanti allo specchio, in vista del debutto. <<Tranquillo, volevo solo scusarmi per prima. Devi aver preso una bella botta.>>

"O forse la botta ce l'hai dalla nascita"

<<Ma no... figurati. Ehm, grazie?>> Il ladro sembrò tornare in sé, anche se era chiaro non capisse molto le intenzioni di Jimin e non sapesse come gestire quella gentilezza anomala. Chiunque sarebbe stato tentato di tirargli un pugno, mentre quel biondino se ne stava lì tutto sorridente e gli aveva persino chiesto di fare un pezzo di strada insieme. Chissà per quale motivo però pensò di essere lui quello strano, affatto abituato alla gentilezza della gente. 

<<Allora, andiamo?>> chiese Jimin, il cui unico obiettivo era allontanarsi da quel posto il prima possibile. 

Il ladro lo guardò per un attimo, mostrandosi decisamente più a suo agio.

<<Ma scherzi?! Prima torniamo indietro a riprendere i cocomeri.>>

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Un promettente artista emergente, affascinante e carismatico che finiva a passeggiare con un'anguria sotto braccio al fianco di un ladro. Jimin non sapeva se ridere della situazione o piangere per i vestiti sporchi che avrebbe incenerito una volta tornato a casa. Com'era caduto così in basso?

Cocomero || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora