❝Tu non l'hai mai saputo realmente com'è andata,quanto dolore ho provato a nascondere dietro a ogni risata.❞
Gotham City,13 Dicembre,12:30
Gotham City Police DeparmentBruce's pov
«Mi spieghi come ti è saltato in mente di andare lì da soli?! Potevate morire,entrambi!» strillò in malo modo il capo della polizia,prendendo tra le mani i documenti che il ragazzo gli porse,stropicciandoli,quasi strappandoli senza rendersene conto.
«Intanto siamo riusciti a recuperare i documenti che vi servivano -rispose prontamente il ragazzo,quasi interrompendolo,indicandoli con lo sguardo- e non mi sembra di essere morto!»
Nel sentire quelle parole,l'uomo si calmò visibilmente. Sospirò,mettendosi una mano tra i capelli,come quando vuoi provare a spiegare qualcosa ad un bambino che pensi sia ancora troppo piccolo per capire.
«Bruce,non puoi usare sempre la scusa del "sono ancora vivo" per compiere gesti di questo genere. Dovresti iniziare a pensare a cosa è davvero meglio per Gotham... e perdere il milionario che aiuta a portare avanti la città non è sicuramente uno tra i lati positivi.» poi alzò lo sguardo,dando solamente in quel momento una vera occhiata ai fogli completamente stropicciati che erano riusciti a prendere.
Sopra ad essi,varie scritte in corsivo minuscolo,eleganti,probabilmente la grafia di una donna. Bruce non poteva fare a meno di pensare a quanto quella bionda potesse essere ingenua; Jeremiah non era più quello di un tempo,e bisognava accettarlo. Lui era andato avanti,dopo quel giorno... allora perchè lei non ci era ancora riuscita? A distrarlo dalla relazione tossica tra i due fu la voce di Alfred,adesso chino anche lui sulla piccola scrivania dove stavano esaminando quei fogli.
«Non so lei,capitano,ma io non ci sto capendo nulla.» sentenziò il maggiordomo,assottigliando gli occhi per guardare meglio i vari schemi cancellati e rifatti del piano del verde. Oltre a qualche minuscola scritta in codice,erano segnate solamente delle date. Poi,disegni. Disegni di bombe,frecce che puntavano a qualche luogo della città,ed una grande struttura.
«Esprimersi con mappe e disegni schematici... -pensò James ad alta voce,nello stesso momento- è tipico di Jeremiah Valeska. E questo?» a richiamare la sua attenzione,un enorme cerchio rosso segnava la grande struttura al centro della mappa: sussultò. L'Heaven.
«Ma certo!» esclamò,battendo un pugno sulla scrivania in legno. «L'Heaven! Vuole farlo saltare in aria. E la data dell'esplosione sembra segnata per oggi... non possiamo lasciare che muoiano altri innocenti.» Detto ciò,si spostò velocemente al centro della Gcpd,ancora con quei documenti tra le mani. «Squadre 1 e 2,con me!» urlò,pronto a recarsi in quell'edificio ancor prima di Valeska.
«Vengo anch'io.» disse Bruce,afferrando prontamente una delle pistole per dirigersi fuori dalla stazione di polizia. Aveva lavorato duro fino a quel momento,voleva prendere Jeremiah,doveva prendere Jeremiah. Per il bene della sua stessa città.
«Puoi scordartelo ragazzino. -rispose il capo della polizia,mettendogli un braccio davanti al petto per evitare di farlo proseguire.- Non possiamo permettere che tu ti metta ancora nei guai in questo modo.»
«Cosa?! -urlò il milionario in risposta,guardandolo negli occhi e alzando un sopracciglio- E' grazie a me che adesso abbiamo una traccia. Il minimo è portarmi con voi! Alfred,diglielo anche tu!»
«Mi dispiace,signorino Bruce. Ma James ha ragione,che le piaccia o no lei è il motivo per cui Jeremiah sta facendo tutto questo... e lei va quindi tenuto al sicuro.» disse, con un filo di tristezza nella voce (come ogni volta in cui doveva contraddire Bruce) Alfred. Detto ciò,aspettò che il ragazzo alzasse lo sguardo per mettergli una due manette al polso destro. Lo spinse delicatamente verso una delle celle,prima di girarsi per accompagnare anche gli altri.
«Verremo a liberarti non appena la gente dell'Heaven sarà al sicuro.» giurò James,guardandolo negli occhi attraverso le sbarre,pentito,come a chiedergli di perdonarlo con lo sguardo,prima di girarsi per andare via anche lui.
«Harvey,tieni d'occhio il ragazzo.» si raccomandò Jim,lanciandogli le chiavi della cella.
«A-aspetta,cosa?!» urlò in risposta l'uomo,che quasi non faceva cadere a terra le chiavi,guardandosi intorno goffamente e realizzando tutto solo in quel momento. «Ma io voglio venire con voi. Jim? Jiiim!!» disse,girandosi per trovare un pretesto per andare con loro. Dietro di lui,un uomo dalla stazza abbastanza muscolosa controllava nervosamente l'orologio. Aveva dei corti capelli color castano scuro,un viso abbastanza paffuto,ed era vestito in modo abbastanza elegante. Lo riconobbe subito: Butch Gilzean. Ma cosa ci faceva lì? Vabè,non erano affari suoi.
«Ehy tu -gli disse,per richiamare la sua attenzione,lanciandogli a sua volta le chiavi della cella del ragazzo.- Tienilo d'occhio finché non torno,se non vuoi diventare fertilizzante per piante.» detto ciò,lasciò anche lui la Gcpd.
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Gotham City,13 Dicembre,13:45
Gotham City Police Department«Ascoltami,non sanno quello che fanno,se mi lasci andare io-»
«Ti ho detto di no,Wayne,non insistere.» lo interruppe bruscamente l'uomo,che in quel momento stava aggiustando la propria mano robotica. L'aveva persa tempo prima,e ancora pensava a come vendicarsi di Pinguino.
«Dico davvero,loro- Butch!» urlò il ragazzo in quel momento,come ad avvisarlo di qualcosa. Un uomo,dietro di lui,maschera sul volto che ricordava molto l'assistente di Jeremiah e una pistola tra le mani,aveva appena fatto il suo ingresso dentro all'edificio. E non sembrava essere amichevole.
«Oh,ma la smetti di romp-» stava per rispondere Butch,prima che quel misterioso soggetto non gli scaraventasse in testa la pistola,prendendo le chiavi della cella per farsi spazio al proprio interno. Non era fisicato,al contrario,era abbastanza esile. I capelli non riuscivano ad intravedersi grazie alla maschera che aveva appunto sul volto,questa volta completamente nera,con un leggero spacco sui lati delle labbra,come ad indicare un enorme sorriso.
E il milionario sarebbe stato pronto ad alzarsi e combattere,se non fosse per la strana bomboletta che quel seguace aveva appena fatto cadere dalla tasca dei pantaloni. Non ebbe il tempo di guardarla che uno strano gas rossiccio ne fuoriuscì, facendolo sentire debole. Provò a restare in piedi, a togliersi in qualche modo quelle manette,ma niente. E poi,la vista gli si fece completamente appannata. Si ritrasse il più che poteva,arrivando a finire direttamente con le spalle sul freddo muro della cella. Improvvisamente,le gambe iniziarono a tremargli,finché non gli fu difficile anche stare in piedi. Riuscì tutta via a focalizzare per qualche secondo la vista sul suo strano aggressore,che stava adesso per togliersi la maschera. E poi,il buio.
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Out of Gotham City,13 Dicembre,14:30
Jeremiah's residenceEd eccoli lì,faccia a faccia in quel grande edificio sulla settima strada fuori da Gotham. Se avessero detto ad uno qualsiasi dei due che quel momento,quella resa dei conti sarebbe finalmente arrivata, non avrebbero mai pensato che lo facesse così velocemente. La tensione,da parte del moro, si poteva esaminare. Punto primo,per il fatto che avesse letteralmente le mani legate ed un enorme cappuccio nero sopra agli occhi,e che quindi non avesse idea di dove fosse. E,per seconda cosa, che da quella maschera di cera che aveva visto addosso a quell'uomo,non aveva potuto evitare di farsi un'idea chi fosse stato il suo aggressore. E,per la prima volta,sperava vivamente di sbagliarsi.
Il verde,in quello stesso momento,dopo essersi accertato del fatto che il ragazzo davanti a lui non avesse armi o una qualsiasi cosa da utilizzare per difendersi,fece un veloce cenno ad uno dei suoi seguaci,in quel momento dietro di lui,in modo che quel sacchetto fosse tolto dalla testa della vittima. E,quando lo vide spalancare gli occhi come se avesse appena visto un fantasma,un sadico ghigno non poté fare a meno di farsi spazio sul suo viso biancastro.
«Ben svegliato,Bruce.»
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Ehiehiehi gente,mi scuso in anticipo se invece di una settimana vi ho fatto passare le pene dell'inferno -si sono poco modesta :3- facendovene aspettare due. Non ho voglia di dilungarmi anche perché non ho la minima idea di cosa dire quindi mi limito ad avvisare del fatto che il prossimo capitolo uscirà entro la prossima settimana,spero che il continuo possa piacervi!
P.s. Mi sono presa la briga di cambiare un po' di tutto,copertina e descrizione,fatemi sapere cosa ne pensate!
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Weakness ↬ Jeremiah×Bruce
FanfictionDopo la distruzione del ponte e del resto degli edifici da parte di Jeremiah Valeska,Gotham City sembra ormai sull'orlo della distruzione. Non sembra ci sia modo di aggiustare le cose adesso,e la gente cerca solamente di trovare un modo per andarsen...