❝Lui era pazzo, era bipolare. Lui era il tipo da tutto oppure niente. Ma non sapeva dire addio e ti lasciava ogni volta con il dubbio "ma che fa, non torna?" Ma poi tornava sempre. E poi un giorno è sparito e non è più tornato, ma io l'ho aspettato perché preferivo dubbi con lui che certezze con altri. Mi spezzò il cuore, mi spezzò le ossa, mi strappò l'anima, ma non tornò più. Lui era pazzo, era bipolare,ma lo amavo. Cazzo se lo amavo.❞
Bruce's pov
«E con questo,lei sta cercando di garantirmi che il signorino Bruce sarà al sicuro per tutto il tempo?»
«Non prometto niente,ma sì,il piano è questo.»
Affermò agilmente la donna gatto,annuendo col capo prima di rivolgere la sua attenzione al moro,chinando di poco la testa e stringendo le spalle nel suo piccolo zainetto in cuoio nero.
La relazione che c'era stata e che tutt'ora era presente nella vita di lei e Bruce era abbastanza complicata,se qualcuno in quel momento le avesse chiesto se fossero attualmente fidanzati,non avrebbe saputo cosa rispondere.
La cosa certa era che lei lo amava,e lui amava lei; assieme formavano una coppia strana,ma che poteva essere definita perfetta...si equivalevano,ed erano l'uno fedele all'altra.
O almeno,questo era ciò che Selina credeva.
«Se ci state,bene. Altrimenti,ci andrò da sola. Proverò a-»
«Cosa,scusa?!»
Intervenne rapidamente Bruce,mettendosi immediatamente in mezzo ai due,che sembrava quasi fossero nel bel mezzo di una discussione animata.
Non si sentiva parte della conversazione,era sempre come se fossero gli altri a dover decidere per lui,come se stessero cercando di dirgli che lui non ne era in grado.
Ma anche la sua pazienza aveva un limite.
Ed in quel momento,quel limite era stato appena superato.
«Non ti permetterò di andare a cercare quell'omicida psicopatico da sola! Io...vengo con te. Fosse l'ultima cosa che faccio.»
Ribadì alla fine,non sapendo nemmeno se rivolgersi ad Alfred o a Cat stessa,mentre si avviava a passo deciso verso la sua cameretta per prendere uno dei tanti borsoni,e metterci dentro il minimo indispensabile.
Non aveva idea di quante ore sarebbero stati fuori,ma il piano che Selina aveva proposto era ottimo e,se Alfred non gli era ancora corso incontro urlandogli di fermarsi,allora significava che era d'accordo anche lui.
In poco tempo,erano riusciti ad identificare il posto dove il ragazzo era andato a "nascondersi" essendo un ricercato,ovviamente,giusto il tempo necessario per progettare un piano finale su come distruggere i resti di quella cittadina.
«Non deve riuscirci,fermarlo è l'unica cosa che conta.»
Ricordò il ragazzo pipistrello alla sua amica che,capelli spettinati e postura dritta,camminava a passo deciso verso il bunker di Jeremiah; ed era quello che pensava: più volte era arrivato al punto di sacrificare la sua stessa vita per salvare quella degli altri,e altrettanto spesso a salvare entrambe le cose aveva provveduto James,James Gordon,anche conosciuto semplicemente come Jim.
L'uomo lavorava alla stazione di polizia di Gotham da fin troppo tempo,la Gcpd,ed era solamente grazie a lui se Bruce era riuscito a trovare colui che aveva assassinato i suoi genitori,vendicandosi. Da allora,nonostante la differenza di età,i due erano diventati grandi amici e cercavano sempre di aiutarsi a vicenda quando ce n'era occasione.
«A proposito di salvare tutti,hai avvisato Jim del mio piano?»
Chiese Selina con curiosità,tenendoci a sottolineare il fatto che,se ora stavano facendo quel che stavano facendo,era solamente grazie a lei. Non ostante quello che poteva sembrare,non era una ragazza egocentrica e le importava di tutto tranne che di stare al centro dell'attenzione... Aveva passato semplicemente una brutta infanzia,era vissuta senza nessuno imparando con gli anni l'arte della sopravvivenza,e le piaceva,ogni tanto,che le persone le riconoscessero che si era resa utile in qualcosa.
In tutta risposta,il milionario annuì leggermente col capo: forse Alfred aveva ragione,stavano andando a buttarsi in una missione suicida senza uno scopo preciso,volevano solamente fermare i piani psicopatici di Valeska.
«È questo qui.»
I due si fermarono davanti a una piccola porticina in metallo massiccio,con un solo pian terreno e delle scale che portavano sotto terra...tipico di Jeremiah,pensò Bruce,ridacchiando leggermente.
La gatta fece solamente un leggero segno col capo,come ad indicare che sarebbe entrata lei per prima.♛
Gotham City,11 Dicembre,15:55
Wallstreet n°16
Jeremiah's pov
«No,così non va bene...non funziona!»
Sbraitò il verde,mettendosi velocemente le mani nei capelli e lasciando che i vari fogli pieni di scarabocchi cadessero dalla scrivania,andando a posarsi sul pavimento in metallo della piccola stanza.
«Capo,ti ripeto che se magari mi lasciassi provare a...»
provò ad intervenire Ecco,ragazza dal fisico snello,dai bei capelli biondi e dai grandi occhi a mandorla di un azzurro accesso,nonché manager e segretaria di Jeremiah stesso,riprendendo alcuni fogli sparpagliati per terra e sistemandoli nuovamente in ordine alfabetico,ma non riuscì nemmeno a finire la frase,poichè interrotta bruscamente.
«Lasciarti fare,che cosa?! E quando mai una delle tue idee ha funzionato,eh?»
ribattè in tono acido il ragazzo,guardandola fisso negli occhi in modo da costringerla ad abbassare lo sguardo,come pietrificata.
La biondina avrebbe voluto ribattere qualcosa,dire che "ehi,non hai mai provato a darmi ascolto,se per una volta lo facessi magari potrei dimostrarti che ho ragione!" ma,come al solito,qualcosa l'aveva fermata dal farlo.
No,questa volta niente discorsi filosofici su come quel sadico spietato influenzasse la vita della ragazza: fu qualcosa molto più forte ad interrompere la bella coppietta,e cioè l'allarme di intrusione.
«Oh perfetto,ci mancava questa. Ecco,sai cosa fare.»
Sospirò lui,tornando nuovamente calmo e sistemandosi il ciuffo ribelle sul volto,passandoci sopra una mano,prima di voltare leggermente la testa di lato per controllare che il perimetro fosse sicuro.
«Pensavano davvero che sarei venuto qui senza scorta? Che cosa sono,Harvey Bullock versione 2.0?»
Sussurrò a se stesso il ragazzo,prima che un piccolo ghigno gli spuntasse sul viso,immaginando già il sangue colare velocemente sulle pareti del suo ufficio.[...]
Bruce's pov
A dir la verità,solamente una volta che il moro fu sul posto si rese conto di non avere idea di cosa fossero entrambi andati a fare,senza nemmeno aver preso le giuste precauzioni.
«Entro e prendo quei documenti.» era ciò che aveva detto la donna-gatto poco prima,ma erano veramente sicuri che Jeremiah,il grande Jeremiah Valeska,non avesse già calcolato in precedenza la possibilità che qualcuno potesse rubare i suoi piani così facilmente? Soprattutto se si trattava della ragazza più agile e silenziosa di Gotham.
Sospirò,guardando l'orologio che teneva al polso destro,alzando leggermente gli occhi al cielo; adesso era cupo,come se stesse cercando di metterlo in guardia che cose terribili sarebbero accadute da lì a poco tempo: scosse la testa,forse stava esitando troppo e per colpa sua Selina avrebbe potuto mettersi nei guai.
Improvvisamente,l'allarme che era appena suonato all'interno della struttura lo fece leggermente sobbalzare.
Le possibilità,adesso,erano due: punto A,Selina era riuscita a prendere quei dannati moduli per cui stavano rischiando tanto la vita e adesso la sua uscita aveva causato l'allarme oppure,punto B,la riccia si era cacciata nei guai con Jeremiah.
«Selina,dannazione!» Aveva urlato in quel momento Bruce,precipitandosi senza pensare all'interno del piccolo edificio.
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Weakness ↬ Jeremiah×Bruce
FanfikceDopo la distruzione del ponte e del resto degli edifici da parte di Jeremiah Valeska,Gotham City sembra ormai sull'orlo della distruzione. Non sembra ci sia modo di aggiustare le cose adesso,e la gente cerca solamente di trovare un modo per andarsen...