Prologo

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"Ride delle cicatrici chi non è mai stato ferito."
-William Shakespeare






Ognuno di noi ha, fin da piccolo, sognato di vivere in una di quelle fiabe e di ottenere quel "E vissero felici e contenti" di cui tanto si legge nei libri. Ma spesso nella realtà quel momento sembra non arrivare mai, al contrario si ha la sensazione di una vita che ti rema contro, di qualcuno o qualcosa che faccia sì che tu non possa mai raggiungere la felicità. Erano questi i pensieri che vorticavano nella testa di Megan, anche lei era stata bambina e spesso si sentiva come quelle principesse rinchiuse in un castello, lontano da tutto e da tutti, ad osservare dall'alto della sua torre, aspettando l'arrivo del suo principe. Colui che l'avrebbe salvata e portata via da tutta la tristezza, il dolore e la solitudine. Crescendo però tutti i suoi più profondi desideri, che le avevano permesso di andare avanti, scomparvero. Così si svegliò dal sogno di qualcuno che l'avrebbe liberata dalla sua prigione, e ricadde lentamente in quella triste realtà. In quel preciso momento Megan aveva realizzato quanto fosse importante riuscire a liberarsi da sola di quelle catene che non le permettevano di volare, di sciogliere tutto quel dolore che le inibiva le emozioni, diluendole nella malinconia di un passato che non passa, che resta vivido e indelebile nella memoria di una bambina di appena otto anni. Alcune volte è più semplice non affrontare la sofferenza, chiuderla dentro di sé e non farla più uscire, ma in questo modo si perde forse la parte più bella della nostra esistenza, perché chiudendo le proprie emozioni non possiamo più essere considerati uomini. Solo automi, macchine che agiscono. Ed è un po' quello che aveva fatto Megan, eliminando quella parte più sensibile del proprio carattere, e soprattutto quel passato che la tormentava. Ma si sa, quando non sai chi eri e non sai più a quali valori affidarti, perdi la tua strada ritrovandoti in quello stato di oblio e perdita di te stessa.

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SPAZIO AUTRICE
Questo prologo è una piccola introduzione a questa storia che avevo già iniziato ma mai completato. Ho voluto cambiare alcune cose come i nomi e il modo in cui si sviluppa la storia, spero possiate apprezzarla.

Al prossimo capitolo 
                                                          Chiara

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