※ albero

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piccola nota introduttiva:
il protagonista di questo capitolo è Eugenio degli Eugenio in Via Di Gioia; so che non fa parte della Space Valley, ma questa volta volevo parlare di lui. nel caso in cui non vi interessi, ho scritto un capitolo successivo a questo con un membro della Valle come protagonista, come di consueto, che possiate leggere in alternativa.
spero comunque che leggerete anche questo; buona lettura :).

Ti guardi allo specchio mentre lavi le mani con calma. L'acqua è fredda sulla tua pelle ed è piacevole dopo tutto il caldo della giornata.
Finalmente sta arrivando l'estate, il caldo ha cominciato ad imporsi sulle persone ed il sole regna nel cielo, conservando il suo dominio fino ad una tarda ora della sera.
Con l'inizio della bella stagione, anche tu hai cominciato a vivere un po' di più; esci spesso con amici la sera, ti lasci andare e ti diverti.
Inizi a prendere la vita con un po' più di leggerezza e un po' meno negatività, circondata da persone a cui vuoi bene e con cui per il resto dell'estate hai in programma di vivere parecchie avventure, a cominciare da stasera.
Stamattina, infatti, hai ricevuto un messaggio da Nelson che ti proponeva un'uscita alquanto particolare con lui ed il solito gruppo di amici: poco fuori città ha aperto un locale diverso dagli altri, che ancora in pochi conoscono, ma che ha l'aria di essere estremamente suggestivo; si tratta di un locale su un albero.
Quando te lo ha spiegato per telefono, quasi non credevi alle tue orecchie. A quanto pare tre ragazzi avevano deciso, due anni fa, di costruire uno spazioso e confortevole locale sopra un grande albero vicino al bosco fuori città, che avevano visto tante volte passandoci davanti. A dire il vero, gli alberi erano due, abbastanza vicini da permettere ai giovani di costruire un edificio non troppo alto, ma che potesse ospitare almeno trenta persone.
L'idea ti ha entusiasmato molto ed hai accettato volentieri l'invito, curiosa di questa originale iniziativa e del risultato di questa idea.

Così, mentre i particolari del tuo viso svaniscono dalla tua vista al tuo allontanarti dallo specchio e la luce del bagno si spegne sotto al tuo tocco leggero, quasi distratto, il telefono ricomincia a suonare, diffondendo le note della suoneria in tutta la stanza. Ti fermi un attimo ad ascoltare, nonostante sia una melodia predefinita e non l'abbia scelta tu, non tanto perché è piacevole da sentire, ma perché anche quella ti ricorda l'estate; è l'unica stagione in cui il telefono ha la suoneria attiva.
Durante il resto dell'anno hai impegni, riunioni, sei meno incline al parlare al telefono; d'estate tutto questo, o quasi, svanisce e lascia il posto alla suoneria.

Quando finalmente raggiungi il telefono, guardi il nome sul display e sorridi: Nelson, Francesco e Beatrice sono sotto casa tua e ti aspettano.
Rispondi in fretta prendendo le chiavi e la borsa e spegnendo la luce nell'appartamento.
«Nelson? Siete qui?»
«Sì, stai scendendo?»
«Sì.»
«Va bene. Ti aspettiamo.»
Attacchi e, prima di aprire la porta, dai un ultimo sguardo al posto sicuro che il tuo appartamento rappresenta, dove ti senti sempre a tuo agio e che, a volte, non vorresti mai lasciare.
Una punta di malinconia dal sapore amaro si fa strada nella tua bocca ed esce sottoforma di sospiro. Sospiri profondamente e chiudi un attimo gli occhi; basta stare male.
Chiudi la porta dietro di te e scendi le scale.

-
«Ehi!» li saluti tutti e tre mentre ti siedi dietro, vicino a Francesco, e chiudi la portiera con un gesto secco. Sorridi, sei davvero felice di vederli.
Nelson e Beatrice si girano, anche loro sorridenti, e ti salutano di rimando.
«Siete già stati in questo posto?» chiedi mentre siete in viaggio, qualche minuto dopo.
«A dire il vero no, ma Cesare sì e dice che è bellissimo.. speriamo non sia come l'ultima volta!» tu e Francesco vi mettete a ridere pensando all'ultima volta in cui Cesare aveva proposto un locale dove andare tutti insieme; la serata era stata un disastro indimenticabile.
Allontani un istante lo sguardo dalla strada e lo posi sulla campagna poco illuminata: il sole sta calando lentamente e le sue luci gialle e rosa tingono tutto il circondario di un colore nostalgico, che ti fa pensare all'estate scorsa, a quello che stavi facendo intorno a questa data; ancora quella malinconia, ma non è amara come prima. Questa lascia dei ricordi felici.
Non ricordi bene, ma credi fossi al mare con i ragazzi. Sorridi pensando a Nicolas che si scotta le spalle e Cesare che lo infastidisce cercando di toccargliele.
I giorni successivi lo avevi aiutato a curare la pelle irritata ma, soprattutto, a tenere lontano Cesare.
-
Quando la macchina di Nelson si ferma, davanti a voi si innalzano due enormi alberi e, poco più in alto, il locale, tutto illuminato.
Guardandolo, noti che ha anche un balcone, oltre al locale, e lì vedi Cesare voltato verso l'interno, che parla con qualcuno.
Nelson urla il suo nome e quello, da lì sopra, si gira sorridendo. Quando vi vede, comincia ad agitare la mano.
Lo raggiungete, salendo su una scala a chiocciola che vi porta direttamente dentro il locale, in un angolo vicino al bar.
L'interno è bellissimo ed incredibilmente suggestivo, ti senti a tuo agio. Sembra impossibile che fino a venti minuti prima ti sia sentita insicura sull'uscire di casa, quella sera. Ringrazi Cesare per aver scoperto quel bel posto, che tra poco si animerà di gente allegra ed in vena di festeggiare l'arrivo dell'estate.
Anche tu, come gli altri, desideri lasciarti alle spalle l'inverno, persino la primavera, gli impegni, l'università, i colloqui, il freddo (soprattutto quello), per lasciar spazio alla spensieratezza del caldo ed alla leggerezza del sole.
Vai a salutare Cesare, vi date un abbraccio e poi ti porta nella parte esterna.
È bellissimo, si vede la campagna, più lontano la città e le sue mille luci che illuminano un po' di più quel tramonto che tarda a finire.

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