Prologo: Il Doppio Nero

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Mi scuso per non aver pubblicato di lunedì come sempre ma ieri è stata una giornata molto piena...

Yokohama, quartier generale della Port Mafia, 9:00pm

Mori era nella stanza del boss precedente che lui stesso aveva sgozzato. Entrò lentamente Hirotsu "Boss, io servivo la Port Mafia ai tempi del suo predecessore, egli la stava mandando in rovina ingaggiando faide che spesso non poteva vincere, ha fatto bene a prendere il suo posto in quel momento. Per questo dubito che Dazai avrebbe potuto puntare alla poltrona". Il boss Mori lo guardo con la coda dell'occhio "anche se Dazai non avesse avuto intenzione di usurpare il mio posto, le mie decisioni sono basate su riflessioni logiche e ideali. Per questo non ho nessun rimpianto, tuttavia, se Dazai fosse ancora al mio fianco come mio braccio destro, un'organizzazione come la Gilda sarebbe già polvere." Si interruppe per un momento "Hirotsu, la ricetrasmittente per il fronte." Il vecchio gliela porse "è già pronta signore." Mori sorrise "nonostante ciò che ho detto all'Agenzia, vi è una soluzione per stringere un'alleanza perfetta, il pagamento anticipato sarebbe la sua essenza. Se si paga una perdita in anticipo, si può ricavare un profitto cento volte maggiore. Solo così un'alleanza può superare il risentimento passato. In passato quei due distrussero in una sola notte un'organizzazione rivale dotata di poteri. Il "Doppio Nero" è stato definito la coppia più devastante dell'intera malavita e resusciterà, per una notte soltanto".

Yokohama, casa nel bosco, 9:00 pm

Dazai raggiunse la casa nel bosco in cui era segregato Q che ormai era notte. Stava osservando la costruzione in mattoni rossi davanti a sé quando alle sue spalle si accesero delle torce, si girò e scoprí di essere tenuto sotto tiro da molti cecchini della Gilda. Da essi emersero le figure di John e Lovecraft "buonasera, la nostra strategia è basata sulla previsione delle mosse dell'avversario, non è una sorpresa averti qui Dazai". Il moro si girò con un sorriso di scherno "oh, ma naturalmente è una trappola". In quell'esatto momento Chuuya, che aveva già provveduto ad innalzarsi nel cielo sopra un masso abbastanza grande, grazie ai suoi poteri, piombò tra i nemici, colpendo in primis Lovecraft e mettendolo fuori gioco, e iniziando poi a lanciare attacchi a destra e a manca. Dazai nel frattempo impedì a John di attaccare il partner annullandogli i poteri, naturalmente non senza lamentarsi della presenza stessa del rosso. "Ohi Dazai! Dopo essermi occupato di questa faccenda sappi che me la prenderò anche con te!" Il rosso gridava, non sapeva fare altro secondo Dazai, anche se doveva riconoscere il suo valore in battaglia, nonostante ciò rispose con un sospiro "sapevo che sarebbe finita così, ecco perché è da stamattina che non ho voglia di fare nulla". John era ancora stupito dall'attacco a sorpresa dei due "Impossibile! Questo attacco a sorpresa non c'era nelle previsioni strategiche!" detto ciò dalla sua mano fece uscire un grosso arbusto che si conficcò nel terreno indirizzandolo verso Chuuya " Dazai, con fare ironico, gli batté la mano sulla spalla "mi dispiace ma te lo proibisco" così facendo i poteri dell'americano svanirono e l'esecutivo della Port Mafia poté dargli un calcio in pieno viso e spedirlo contro nel bosco usando i poteri "ah, prevedo una nottataccia" il rosso gridò, ancora "Dazai non rubarmi le battute!".
Dopo pochi minuti anche il resto dei cecchini fu a terra, morto o ferito che fosse. Dazai sospirò ancora "è la mia giornata peggiore da un po' di anni a questa parte" Chuuya rispose subito "ehi Dazai? Hai mai sentito parlare del Pètrus?" "Quel vino così costoso da far schizzare gli occhi fuori dalle orbite?" Il rosso sorrise convinto di avere la vittoria almeno in questo diverbio "la notte in cui lasciasti la Port Mafia ne stappai una bottiglia dell'89 per festeggiare, avevo le scatole piene di te a tal punto", nel frattempo il moro si era già avviato verso le scale che portavano a Q "anch'io quella notte sai? Infatti ho piazzato una bomba nella tua auto e l'ho fatta esplodere" "Eri stato tu?!" poi si trattenne "non mi vai a genio" "beh nemmeno tu, odio tutto di te, l'unica cosa che non mi dispiace è il tuo gusto in fatto di scarpe" Chuuya si fermò e su guardò le scarpe "davvero?" Il moro ghignò divertito "Ovviamente stavo scherzando" Il rosso, spazientito, gli tirò un calcio indirizzato al viso, naturalmente gridando un insulto, ma il moro lo schivó come nulla fosse "è inutile. Io comprendo in pieno tutti i tuoi attacchi, pause e trucchetti..." Ancora più spazientito il rossi rispose "ci sto andando leggero...se facessi davvero sul serio ti spaccherei quel tuo bel cranio" "oh...che paura" Dazai sembrava davvero spaventato, una cosa simile Chuuya avrebbe potuto farla senza problemi.

Per una notte soltanto?~SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora