Chapter 1

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"Fred muoviti che siamo in ritardo" Gridò Brian sulla soglia della porta già pronto da ormai trenta minuti per accompagnare l'amico nella nuova casa dall'altra parte della città "Un attimo tesoro ci sono quasi" il riccio alzò gli occhi al cielo scocciato, se continuava così sarebbero arrivati dal negoziante in ritardo e lui avrebbe perso la casa. Il moro comparve finalmente dalla sua stanza indossando un paio di jeans attillati bianchi e una maglietta rossa sopra "ok Fred andiamo" disse il minore tra i due aprendogli la porta e sospirando "Guido io caro tu sembri mio nonno" commentò Freddie aprendo la porta del guidatore "ehi-" rispose l'altro lanciandogli un'occhiataccia "guarda che è vero" continuo sedendosi in macchina "si sì tutto quello che vuoi, basta che ti muovi che siamo in ritardo" proferì l'altro con voce scocciata allacciandosi la cintura "non pensavo che mi volessi buttare fuori casa così" ribatté il più grande rivolgendogli un sorriso "no non è che non ti voglio a casa.." cominciò Brian richiamando l'attenzione di Freddie che però non staccava gli occhi dal volante "è che non voglio che tu debba fare fatica a costruirti il futuro per la lontananza casa-lavoro, sai due ore e mezzo di macchina non sono poche" Freddie cercò di nascondere un sorriso che stava nascendo sul suo volto "ed eccolo diventare il solito paparino protettivo" commentò il più grande con tono sarcastico anche se infondo ho fiacca piacere avere qualcuno che si prendesse cura di lui. Brian sembrò capirlo infatti gli tirò un leggero pugno sul braccio sorridendogli.

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Freddie parcheggiò subito sotto quello che doveva essere la sua futura casa "ok Fred ci siamo" sospirò il più piccolo "ti aiuto a portare le cose su, tu comincia a ritirare le chiavi" l'altro annuì e si diresse verso la porta dell'edifico mentre Brian, con molta calma, si diresse verso il bagagliaio aprendolo e sospirando al pensiero di dover trasportare addosso tutti i mobili costosi dell'amico. Cominciò prendendo le cose più superficiali, le più piccole che si trovavano prima di tutto il resto. Prese un comodino chiuse la macchina e cominciò a salire le scale di ingresso. "Certo certo ok...si si arrivò dammi dieci minuti" un ragazzo, biondo, con quelle che sembravano pietre preziose al posto degli occhi. Furono la prima cosa che notò, i suoi occhi, appena si girò verso di lui rivolgendogli un sorriso genuino e aprendo la porta al maggiore dei due che gli sorrise anche lui. "Grazie" sussurrò quasi facendosi spazio tra il braccio sottile del ragazzo a tenere la porta e il muro accanto a lui. L'altro intanto chiuse la telefonata con chiunque lo avesse chiamato "vuoi che ti aiuti con..i comodini?" Rise vedendo le non poche difficoltà del grande nel riuscire ad entrare in casa con quel coso. "N-non c'è bisogno c'è la faccio" disse le ultime parole con un'accenno di sforzo nella voce "davvero non è un problema" Quello che agli occhi di Brian sembrava un angelo sceso sulla terra per punire gli umani non solo gli aveva parlato, ma gli aveva anche proposto il suo aiuto. Brian ovviamente non esitò ad accettare alla seconda proposta, appoggiò il comodino all'interno del palazzo e si diresse verso la macchina insieme al ragazzo. "Scusa Emmh...posso sapere come ti chiami?per favore.." chiese Brian quasi con un filo di voce, spaventato da neanche lui sapeva cosa. Che fosse stata la paura di essere giudicato? Si ma da cosa? Non ne aveva idea. Lui è sempre stato un ragazzo abbastanza timido secondo molti aspetti e si odiava anche lui per questo. "Roger, mi chiamo Roger Taylor" la voce del ragazzo risvegliò Brian dai suoi pensieri "e tu?" Chiuse poi Roger "I-io? Emmh...io mi chiamo Brian May.." il biondo sorrise "hai un bel nome sai? Brian, ha davvero un bel suono" si fermò a pensare tenendo un lato del tavolo che i due avevano sceso dal tettuccio della macchina. "Rog? Posso chiamarti rog? Rog siamo in mezzo alla strada ti prego cammina" disse velocemente e con un filo di paura nella
Voce Vedendo una macchina avvicinarsi velocemente a loro due "oh si sì scusa" continuò poi l'altro camminando velocemente per spostarsi dal centro della strada. "Tesoro ho firmato tutti i contratti- oh hai fatto amicizia, chi era questo bel biondino?" Freddie varcò il portone d'ingresso e si fermò sulla scalinata guardando i due davanti a lui "Freddie per favore" disse Brian abbassando la voce "no non fa niente, Piacere sono Roger Taylor, sei il nuovo coinquilino?" Chiese il biondo tendendo la mano a Freddie che la strinse sorridendo "si sono al secondo piano accanto alle scale" rispose poi "oh accanto al mio fidanzato, si chiama John deacon" Brian si sentì precipitare per un momento. Ma d'altronde cosa si poteva aspettare, un ragazzo così bello non poteva essere che fidanzato. E a quanto pare non si vergognava neanche a far notare il fatto che era gay. "Beh mi fa Piacere di non essere l'unico a cui piacciono i ragazzi in questo palazzo" rise poi il moro sorridendo e scendendo le scale avvicinandosi ai due ragazzi. "Fred io...porto su il comodino voi continuate a scaricare..ok?" Chiese Brian ricevendo come risposta dall'amico un cenno di approvo con la testa.

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