Chapter 5

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"Ho qualcosa che non va? Perchè lei è sempre stata l'unica a piacermi? Lo so che il mare è pieno di pesci, ma non riesco a distogliere i miei sentimenti da lei" dico accasciata sul bancone.

La mano di Kevin accarezza i miei capelli mentre ascolta il mio sfogo dopo i 5/6 bicchieri di vodka. E' vero quel detto che dice che sfogarsi con uno sconosciuto è più facile, invece che con una persona che conosci da tempo.

"Forse perchè lei è unica" dice.

Alzo la testa per guardarlo in faccia. "Ma lei non proverà mai quello che provo io per lei" piagnucolo.

"Fai in modo che lo provi, da come mi hai raccontato anche lei ci tiene in particolar modo a te, aprile gli occhi" mi sorride.

Finisco la mia vodka posando il bicchiere per averne altra, ma Kevin scuote la testa. "Basta vodka"

Sbuffo. "E come faccio a farle provare qualcosa?" domando.

"Non so, mostrati più vicina a lei" dice alzando le spalle.

Annuisco. "Grazie" dico e rimango in silenzio mentre lui serve alcuni ragazzi.

"Ehi amico" dice una voce alla mia destra.

Quando giro la testa vedo Theo Morgan che saluta Kevin con un cinque.

Dalla mia bocca esce un verso di disgusto alla vista di quel pallone gonfiato e sentendomi, lui si volta verso di me.

"Ehi dolcezza" dice allungando una mano per fare chissà cosa.

"Toccami e ti stacco le palle" dico.

Ritrae la mano spaventato e una risata attira l'attenzione di entrambi.

"Ti adoro amica" dice Kevin tra una risata e l'altra.

"La conosci?" chiede Theo al suo amico.

"Da qualche ora" risponde Kevin porgendogli un bicchiere.

Rimango in silenzio ascoltando per metà i loro discorsi sulla partita di stasera, finchè non vedo Sophie venire verso di me sorridente.

"Ehi, scusami per essere sparita, ti sei divertita un po'?" domanda quando mi raggiunge.

"Da morire" borbotto mentre cerco di alzarmi in piedi e per poco cado, ma fortunatamente lei mi prende in tempo.

"Lara, quanto hai bevuto?" chiede preoccupata.

"Boh" ridacchio.

"Ti consiglio di portarla a casa" la voce di Kevin ci raggiunge facendoci voltare verso di lui.

"Va bene" dice Sophie. "Forza andiamo Lara" mi prende a braccetto.

"Aspetta!" dico.

Mi avvicino al bancone sporgendomi verso Kevin. "Posso avere il tuo numero? Così so come rintracciarti" domando.

Annuisce sorridendo e gli porgo il mio telefono mentre io scrivo il mio sul suo.

"Ecco fatto! Allora alla prossima Lara" dice facendomi l'occhiolino.

Lo saluto e mi dirigo alla porta d'ingresso con Sophie al mio fianco che mi sorregge quando perdo l'equilibrio.

"Hai fatto conoscenza con quel ragazzo?" domanda una volta entrate in auto.

"Sì" rispondo soltanto.

"Ma è fantastico! Sono felice che finalmente conosci qualcuno e magari da frequenta in futuro" dice mettendo in modo il veicolo.

Non dico una parola per paura di dire qualcosa che non dovrei dire.

Appoggio la testa al sedile guardando con occhi stanchi fuori dal finestrino.

Non ricambierà mai i miei sentimenti che provo da troppi anni. A lei piacciono i ragazzi, non le ragazze, sopratutto una migliore amica..

La voce di Sophie mi risveglia dai miei pensieri dicendomi che siamo arrivate.

"Hai bisogno che ti accompagni?" chiede.

"No, tranquilla, ce la faccio. Ci vediamo lunedì" le lascio un bacio sulla guancia ed esco dall'auto dopo che mi ha salutato.

Dopo mezz'ora di mal di testa, ovvero, dopo la conversazione imbarazzante con mia madre sulle feste dei licei, finalmente sono sul mio letto e sento il mio corpo rilassarsi.

Chiudo gli occhi addormentandomi.

Fin da piccola ho sentito dire che l'amore può farti del male. Infatti fa male vederla tra le braccia di qualcun altro che non sia io, ma voglio vederla felice, anche se vorrei essere io la sua felicità.

Perchè la amo.

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