Chapter 10

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Mordicchio un unghia guardando nervosa Sophie che parla con Dean in un angolo.

"Vuoi anche le mie mani?" domanda Kevin seduto accanto a me sulla panchina in giardino.

Gli lancio un'occhiataccia. "Sono nervosa"

"Non si era notato" dice ironico.

Gli schiaffeggio il braccio e torno a guardare la mia migliore amica.

Mi allarmo all'istante quando noto che Dean le ha afferrato saldamente un braccio e mi alzo di scatto.

"Lara, dove vai?" domanda Kevin, ma non lo ascolto.

Avanzo verso loro due e quando gli sono affianco stringo il polso di Dean. "Lasciala andare. Ora." gli ordino.

Mi spinge via da lui. "Levati dalle palle"

"Tu non puoi lasciarmi. Non sono mai stato rifiutato, sono io che lascio le ragazze, non loro me." dice avvicinandosi a Sophie minaccioso.

Vedo l'espressione impaurita della mia migliore amica e la rabbia cresce in me, quindi agisco d'istinto lanciando un pugno in faccia a Dean facendolo cadere a terra.

Mi fiondo su di lui prendendolo a pugni sfogando la mia rabbia per tutto, per aver toccato la persona che amo.

Ricevo qualche pugno sugli zigomi e sulla bocca, ma ora non mi importa di sentire dolore.

Dopo qualche minuto vengo tirata indietro e quando Sophie mi prende per mano dicendomi che dobbiamo andarcene, non esito a seguirla.

Non prima di aver urlato "Vaffanculo brutto stronzo!" con un grazioso dito medio.

Corriamo insieme per mano verso la sua auto e quando ci troviamo davanti ad essa iniziamo a ridere per l'adrenalina in corpo.

Sophie mi si avvicina accarezzandomi una guancia dove faccio una smorfia di dolore. "Guarda come ti sei ridotta per difendermi" dice preoccupata.

"Sono ferite di guerra e ne è valsa la pena. Difendo sempre ciò che amo" dico sorridendo spostandole una ciocca castana dietro l'orecchio.

"Mi ami?" domanda sorpresa.

Annuisco. "Ogni singolo giorno sempre di più"

"Anche io mi sto innamorando di te" sussurra quando siamo a pochi centimetri di distanza.

La bacio anche se ho un po' di dolore al labbro a causa dei pugni di quell'idiota, ma non mi importa perché i suoi baci sono come medicina ed io non ne avrò mai abbastanza.

Un colpo di tosse ci interrompere e quando ci voltiamo, troviamo Kevin guardarci.

"Non volevo rompere la vostra bolla d'amore, ma avevate dimenticato questi" dice alzando il mio zainetto e la borsetta di Sophie.

Lo ringraziamo entrambe.

"Ti va di venire con noi a casa mia?" gli domando.

Vedo il suo sorriso allargarsi. "Sì! Grazie, non avrei sopportato di stare ancora in quel luogo" dice salendo nei sedili posteriori.

Mi siedo al posto del passeggero e al mio fianco Sophie mette in modo la macchina.

"Lara, sei la mia Wonder Woman dei poveri preferita, sappilo" dice Kevin spuntando con la testa in mezzo ai sedili.

Rido insieme alla mia migliore amica ed accendo la musica.

*****

Entriamo in casa e i commenti di Kevin non possono mancare.

"Oh mio dio, ma è enome!" esclama quando si guarda attorno.

Beh casa mia non è grande come quella di Morgan, e poi noi siamo in 9 ad abitarci e non in 3 come la famiglia di quel pagliaccio.

"Oddio, perché ci sono così tante porte? Quanti siete?" domanda sorpreso.

Io e Sophie ci scambiamo uno sguardo complice.

"Lo scoprirai più tardi, siete invitati a cena" gli faccio l'occhiolino.

Li porto in camera mia e intanto che Kevin gironzola curioso, vado in bagno per medicarmi con al seguito Sophie.

"Lascia, faccio io, tu siediti lì" mi indica il ripiano accanto al lavandino e faccio come dice.

Prende un batuffolo di cotone bagnandolo con l'acqua ossigenata e quando lo posa sulle ferite mi scappa un lamento.

"Guarda qui quanto sangue" fa una pausa. "Sei folle" ride ed io con lei.

La guardo negli occhi e non mi sembra vero che dopo quel bacio, ora siamo ancora qui, insieme. Aveva ragione Gabriel, Sophie ci tiene davvero tanto a me ed ora ne sono più che sicura.

Uno scatto interrompe il nostro contatto visivo e quando ci giriamo troviamo Kevin con la fotocamera del telefono puntata su di noi.

"Eravate troppo dolci, dovevo immortalarvi. Poi ve la mando" fa l'occhiolino.

Sorrido insieme a Sophie e quando ha finito di medicarmi, ci spostiamo tutti e tre sul letto a chiacchierare fino all'ora di cena.

Mi siedo a tavola accanto a Sophie e Kevin, aspettando la reazione di quest'ultimo su quanti fratelli io abbia.

Per primo entra Marcus con un libro sotto il naso. "Lui è Marcus" do il via alla presentazione dei fratelli.

"Ma non inciampa?" domanda.

Per secondo entra Gavin saltellando. "Lui è Gavin"

"Oddio ma quanto è iperattivo" dice.

Per terzi entrano Ben e Bill bisticciando. "Loro sono Ben e Bill" indico prima uno e poi l'altro.

"Vedo doppio" dice perplesso facendomi ridere.

Per quarto entra Oliver che ancora le cuffie nelle orecchie. "Lui è Oliver"

"Ma è depresso?" sussurra al mio orecchio facendomi ridere di nuovo.

E per quinto.. "Finalmente! Ho così tanta fame" dice Gabriel entrando in cucina.

"Io ho fame di te" dice Kevin fissando mio fratello maggiore quasi sbavando.

Io e Sophie scoppiamo a ridere attirando l'attenzione dei fratelli.

"Ragazzi, lui è Kevin, un nostro amico" lo presento dandogli una gomitata facendolo riprendere.

La serata prosegue alla grande, tra una risata e l'altra. Ora mi sento davvero felice con accanto la persona che amo che mi stringe la mano e quando incrocio il suo sguardo trovo amore nei suoi occhi.

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