Decimo Capitolo (Prima Parte)

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Cinque anni prima...

Non so ancora come sia riuscita a sopportare, per tre lunghe ore, la voce stridula della professoressa di matematica, che non ha smesso di blaterare nemmeno per un minuto, facendomi pentire di non essere rimasta a casa. Fatto sta che la campanella che segna la fine di questa giornata scolastica è suonata finalmente. Mi alzo e metto lo zaino in spalla, prima di raccogliere i fiori dal banco e avviarmi distrattamente verso l'uscita dell'aula. Supero i miei compagni, salutando all'occorrenza, mentre percorro velocemente l'ala centrale dell'edificio, desiderosa di tornare a casa il più in fretta possibile e piangermi addosso per tutto il giorno. Ho molto su cui riflettere e ho bisogno di stare da sola per farlo. Tuttavia, appena metto piede sull'ultimo scalino dell'uscita della scuola, vedo in lontananza Stefano seduto su un muretto, che dondola le caviglie incrociate, assorto nei suoi pensieri. Incontra il mio sguardo e accenna un sorriso che mi fa arrossire, prima di alzarsi e avviarsi spedito verso di me. Noto gli occhi di quasi tutte le ragazze posarsi sulla sua figura, i suoi, però, sono fissi sui miei mentre si avvicina a passo svelto. Continuo a camminare facendo finta di niente. Non ho voglia di sentire le sue patetiche scuse né di cedere al suo fascino, ma non penso di poterlo evitare, ormai è troppo vicino e non mi lascerà andare senza prima essere riuscito a farsi perdonare. «Light, puoi venire con me? Ho una sorpresa per te» esordisce, infatti, sbarrandomi la strada con il suo corpo perfetto, le gambe spalancate e la mano tesa. Non parlo.
Resto ferma, con i fiori in mano, a guardarlo come una fan con il suo idolo, mentre mi sorride dolcemente. Chiudo gli occhi e scuoto la testa per distogliere i pensieri impuri che mi ci frullano dentro, li riapro e fisso i suoi con stizza. «King, sono stanca dei tuoi giochetti. Ho bisogno di certezze... e di chiarezza» aggiungo incrociando le braccia sotto al petto. Annuisce, spegnendo il sorriso, e sospira. «Vieni con me, passiamo una bella giornata e stasera parliamo di tutto» mi esorta, indicandomi con lo sguardo la sua mano ancora tesa. La fisso e scuoto nuovamente il capo. Non gli credo, è più forte di me. «Light, ascoltami.» Mi stringe una spalla con la mano e con l'altra mi fa alzare il capo per guardarmi negli occhi, prima di posarla sulla spalla libera. «Voglio che tu sia la mia Queen, la mia meravigliosa Regina. Per diventarlo, però, devi conoscere tutta la verità» afferma in tono deciso. «Quale verità?» domando, immediatamente, aggrottando la fronte. «Sei troppo curiosa, baby. Ora lasciati venerare come meriti, stasera ti toglierò ogni dubbio. Hai la mia parola!» conclude, stampandomi un bacio sulla fronte. Mi sfila le bretelle dello zaino e se lo carica in spalla, prima di prendermi per mano e condurmi con eccessivo entusiasmo verso il parcheggio della scuola, mentre io lo seguo senza ribellarmi. Non c'è guerra che riesca a vincere con lui... ne esco sempre, inevitabilmente, sconfitta.

Black Light (Dilogia "Light", volume 1) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora