Diciottesimo Capitolo (Prima Parte)

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Ho paura. Tanta, troppa per riuscire a gestirla in questo momento. Parte dal cuore, che batte in modo inconsueto nel mio petto, e arriva al cervello, che invia segnali confusi in tutto il mio corpo, facendomi tremare da capo a piedi. Daniel sarà qui a breve e io non mi sento affatto pronta per affrontarlo. Stamattina, dopo avergli detto che mi fido di lui, mi ha chiesto di raccontargli come e quando è nata Black Light e gli ho promesso di farlo in serata. Non ho nemmeno finito di parlare che ha subito iniziato a organizzare nei minimi dettagli la nostra giornata, sottolineando il fatto che dopo cena avremmo parlato in totale tranquillità nel nostro letto. Tuttavia, come di consuetudine, ho sconvolto i suoi piani pretendendo di trascorrere il pomeriggio con le mie amiche e gli ho anche chiesto di venirmi a prendere alle otto nella mia suite. Così, nonostante i suoi tentativi di farmi cambiare idea, ho passato un pomeriggio sereno in compagnia dei miei amici, anche se devo ammettere di aver sentito molto la sua mancanza. Daniel si è intrufolato nel mio mondo con una facilità impressionante, arrivando a diventare un punto fermo nella mia vita movimentata. Sono certa, però, che una volta conosciuta la mia storia fino in fondo non mi guarderà più allo stesso modo. Mi disprezzerà per essere stata tanto ingenua o, ancora peggio, proverà pietà per me. Non sopporterei di vedere nei suoi splendidi occhi biasimo o compassione. Non voglio che tra noi qualcosa cambi irrimediabilmente, è questo a farmi paura. Sono pronta ad affrontarlo, ma non a perderlo. Non ora che sono tornata a vivere.
«Tesoro, posso entrare?» sento la voce tenue di Katia al di là della porta del bagno, dove sono chiusa a rimuginare da almeno mezz'ora.
«Ma che domande fai? Certo che possiamo, siamo le sue amiche preferite» interviene Nadia spalancando la porta. «Luce, che ti prende?» dice poi, appena mi vede, mentre mi raggiunge insieme a Katia. Non riesco a parlare ma a quanto pare è il mio corpo tremante a farlo per me, dato che le mie care amiche hanno intuito subito che ho qualcosa che non va. Katia mi stringe le spalle nude, scuotendomi per farmi tornare in me, ma la mia mente non riesce più a governare le mie azioni e mi blocca nel limbo in cui sono entrata senza volere. Mi sento come se la mia anima fosse uscita dal mio corpo per assistere alla scena dall'esterno.
«Nadia, chiama qualcuno per favore. Non sta bene» strilla Katia in preda al panico. Chiudo gli occhi, infastidita dal suo tono acuto, e l'immagine di Daniel si fa largo nei miei pensieri, mentre un fischio stridulo comincia a infastidirmi i timpani. Avverto il mio cuore pulsare forte nel mio petto e nella mia testa, e il mio respiro farsi sempre più irregolare. Sento le forze venire meno e capisco che ormai sto per accasciarmi al suolo, incapace di reggermi in piedi senza aiuto. Piego le ginocchia pronta all'impatto con il pavimento, ma poi sento due braccia sorreggermi e sollevarmi come se fossi leggera come una piuma. E in realtà è così che mi sento: come se stessi fluttuando nell'aria. Poco dopo avverto un sostegno morbido sotto il mio corpo e due mani calde sul mio viso freddo.
«Piccola mia sono qui, guardami!» È qui. Lui è qui, proprio vicino a me. Vorrei accontentarlo come faccio sempre, ma ho paura di aprire gli occhi e accorgermi di essermelo solo immaginata. «Amore, ti supplico, apri gli occhi» m'implora con voce tremante. Amore? Mi ha chiamata amore? Sto sognando o, forse, ho perso completamente la ragione. Tuttavia, adesso il mio cuore batte più forte solo per l'emozione intensa che sto provando e il mio corpo vibra solo per i brividi di piacere che lo invadono. Lui è qui e io non ho più paura, se dovessi perderlo stasera almeno voglio sfruttare il poco tempo che ci resta a contemplarlo. Apro piano gli occhi, certa di non essere più sola, e incontro subito quelli lucidi di Daniel. «Piccola» sussurra e tira un sospiro di sollievo.
«Sei qui» bisbiglio allungando la mano per accarezzargli il viso, mentre lui mi liscia il capo teneramente. Sorride e mi bacia il palmo senza smettere di guardami, inviandomi scariche elettriche lungo tutto il corpo intorpidito.
«È questo il mio posto» afferma, chinandosi, e si accosta alle mie labbra per sfiorarle con le sue per un istante, prima di raddrizzarsi. «Ragazze venite, Luce sta bene» urla poi, ricordandomi dove sono e cosa mi è successo poco fa. «Mi spiegherai più tardi cosa ti è successo. Ora saluta le tue amiche e andiamo a casa. Ti do due minuti, non uno di più. Io vado a fumare una sigaretta nel frattempo, sperando di riuscire a calmarmi un po'. Mi hai spaventato a morte» dice, pizzicandomi con due dita uno zigomo, e io sorrido felice.
«Luce, grazie al cielo stai bene» esordisce Katia avanzando velocemente verso di noi.
«Ragazze, la lascio nelle vostre mani. Vado a fumarmi una sigaretta in terrazza» ribatte Daniel, e si rimette in piedi dopo avermi dato un bacio veloce sulla bocca. «Torno presto» conclude, poi, prima di lasciare la stanza, mentre le mie amiche si siedono sul letto accanto a me, una da un lato e una dall'altro.
«Tesoro, cosa ti è successo? Prima di entrare in bagno stavi benissimo» mi chiede Katia.
«È vero. Da quando siamo uscite dal lavoro fino a stasera sei stata bene. O forse hai finto per non farci preoccupare?» domanda Nadia scrutandomi con i suoi occhi azzurri.
«Non so nemmeno io cosa mi sia successo. All'improvviso ho perso il controllo delle mie azioni e mi sono sentita mancare le forze, ma adesso sto bene» le rassicuro guardando prima l'una e poi l'altra, che ha gli occhi gonfi a causa delle lacrime versate per me.
«Grazie a Daniel» puntualizza Nadia, attirando la mia attenzione nuovamente su di lei. «Sei fortunata, Luce, quell'uomo è pazzo di te.»
«Hai proprio ragione. È impazzito appena ti ha vista in quello stato. Per un attimo ho temuto che si sentisse male anche lui. È diventato bianco per lo spavento che gli hai fatto prendere» precisa Katia e mi fa l'occhiolino.
«Ci credo. Non posso nemmeno immaginare che effetto farebbe a me vederlo stare male» confido. «Molto probabilmente mi verrebbe una sincope.» Le mie amiche si lanciano un'occhiata complice e sorridono. «Che c'è?» chiedo guardando ancora prima l'una e poi l'altra con uno sguardo perplesso.
«Nulla. Siamo solo contente di constatare che anche Black Light è capace di innamorarsi» risponde Nadia mentre Katia annuisce con gli occhi già lucidi.
«Adesso non esageriamo. Ammetto di essere molto legata a Daniel, ma non posso certo dire di amarlo.» O forse sì? In fondo non so cosa sia realmente l'amore.
«Io dico di sì. Ti ha completamente trasformata in pochissimo tempo, non riesci a stargli lontana, appena lo vedi il tuo viso s'illumina, e scommetto che il tuo cuore batte così forte da farti mancare il respiro ogni volta che ti sfiora» ipotizza Katia. «Hai trovato il tuo principe, mia cara. E non potrei esserne più felice, visto che anche lui prova gli stessi sentimenti per te» termina decisa, stringendo la mia mano tra le sue.
«Sei sempre la solita romanticona!» la canzono con il sorriso sulle labbra.
«E tu la solita guastafeste» ribatte lei e mi fa la linguaccia. «Meno male che Daniel sa come prenderti.»
«Già. Altrimenti a quest'ora avrebbe di sicuro qualche livido. Sono riuscito a prenderla giusto in tempo, evitandole uno spiacevole incontro con il pavimento» s'intromette Daniel raggiungendoci a passo veloce. Si ferma accanto a noi, con le mani infilate nelle tasche dei pantaloni e le gambe leggermente divaricate. Prima non ho fatto caso al fatto che indossa un completo nero e che i suoi capelli sono fermati all'indietro da un po' di cera, ma adesso non posso fare a meno di ammirarlo in tutto il suo splendore. Risalgo con lo sguardo lungo la sua figura, fino a fermarlo sui suoi occhi accecanti. «Ti senti meglio, piccola?» mi domanda con voce dolce e io annuisco timidamente, mentre le ragazze si alzano e si fermano ai piedi del letto. «Andiamo allora, ti porto a casa» conclude. Provo ad alzarmi ma il suo sguardo contrariato mi fa fermare. «Ci penso io a te» sentenzia, chinandosi per prendermi in braccio. «Buona serata ragazze, ci vediamo domani al lavoro». Saluta le mie amiche, che ci fissano entusiaste e annuiscono contemporaneamente.
«Ehi! Vi siete incantate?» chiedo loro con un sopracciglio sollevato.
«No, però è davvero un piacere guardarvi. Passate una buona serata. A domani» risponde Nadia.
«A domani. Mi raccomando, fate i bravi» dice, invece, Katia. Daniel le sorride e lasciamo la suite.

Black Light (Dilogia "Light", volume 1) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora