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Sono 27 giorni che Jo è in coma, non da segni di vita, è pallida e ha le labbra secche, non è la ragazza che ho conosciuto a Los Angeles, sono qui, nella sua stanza d'ospedale sperando che si svegli, ma le miei preghiere ancora non danno risultati.

" Jo, ti prego svegliati so che puoi farcela, ti prego piccola fallo per noi " dico singhiozzando, poi aggiungo: " Ti amo " .

Proprio finito di pronunciare quel 'ti amo ' le lascio un bacio sulle labbra e uno sulla fronte, e rimango a guardarla per qualche minuto, poi lei appoggia la mano sulla mia e apre gli occhi.

Non ci credo è sveglia, si è svegliata, la ragazza che amo si è svegliata!

" Davvero mi ami? " chiede in un sussurro.

" Si, hai sentito tutto? " dico.

" Si " risponde sorridendo.

" Ora chiamo i dottori, non muoverti " dico lei annuisce.

Una volta uscito dalla stanza chiamo i dottori che subito vanno a vedere come sta e a chiederle se è cosciente, intanto vado ad avvisare i genitori, Kathe, Penny e Sean e dire loro che si è svegliata.

Ora sono nella stanza con lei e stiamo parlando, gli altri sono andati a casa a riposare e sono rimasto con lei.

" Mi dispiace per quello che è successo a LA " dice.

" Anche a me " dico, lei in questo momento sta guardando un punto fisso, il vuoto, e io ne approfitto per avvicinarmi e baciarla, voglio che torniamo come prima: insieme.

Lei è sorpresa dal mio bacio ma ricambia subito senza esitare, insomma per farla breve ci scambiamo un bacio appassionato, focoso.

" Come stai? " chiedo.

" Bene " risponde, poi aggiunge: " Forse non potrò tornare a ballare " * dice singhiozzando.

Oh dio, non può essere che Jo ora abbia un problema alla gamba.

Io per confortarla l'abbraccio e lei mette le braccia sul mio collo stringendomi fortissimo, ma continuando a piangere sulla mia spalla.

Together Forever: HerophineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora