Erano le tre del pomeriggio, e già molti studenti stavano ricevendo gli inviti della festa organizzata da James, facendo attenzione a non essere beccati dai professori.
Il resto del pomeriggio, i Malandrini e i loro amici lo passarono esclusivamente organizzando tutto. Chi preparava la Stanza delle Necessità, chi distribuiva gli inviti e chi lottava per rimanere sveglio.Le ragazze, in dormitorio, stavano scegliendo i vestiti da mettere. Non era una festa "galante" quindi non scelsero abiti lunghi o eleganti.
Lily, per esempio, indossava una semplice salopette nera con degli anfibi, Viola optò per un jeans largo e una maglia aderente nera, con delle collanine regalatele dalla madre. Insomma, niente di troppo vistoso.
-Ragazze, che ore sono?- urlò Mary dal bagno.
-Sono quasi le nove, muovetevi!- rispose Lily.
-Oddio, guardate i miei capelli! Sono orribili!- si lamentò Emmeline guardandosi allo specchio.
Alice disse -Ragazze, siete tutte bellissime, e Lily,- la rossa di girò di scatto -non si arriva puntuali a una festa. Almeno mezz'ora di ritardo-.
-Ma...-
-Niente "ma", le ragazze si fanno aspettare-
-Che stupidata, non è vero- disse Viola.
-Fa' come ti pare, per me è sempre stato così-
-Ragazze! Dobbiamo arrivare puntuali perché abbiamo organizzato noi la festa, dobbiamo già essere lì- ricordò Lily a tutte.
-Ha ragione, sbrighiamoci, dai!- disse Mary.Intanto, i ragazzi erano già lì.
Un James particolarmente euforico, che si faceva mille domande su come approcciare Lily, un Peter che sistemava il tutto, un Remus piuttosto nervoso e un Sirius più che rilassato. No, non è vero, Sirius non era rilassato, o almeno, lo era solo per la festa. Era molto emozionato di aver fatto pace con Viola, e non vedeva l'ora di rivederla, e magari di parlarci come facevano prima del litigio.
Pochi secondi dopo, arrivarono le ragazze.-Eccole, le principesse!- disse James appena vide la porta aprirsi.
-Oh, no, delle principesse e...oddio, un mostro!- scherzò indicando Viola.
-Dai, James! Sul serio?- rispose la sorella imbronciata, ma consapevole che fosse solo uno scherzo.
-Scherzo, scherzo! Sei bellissima, Vi- James corse verso la sorella come un bambino e la abbracciò. Tutti sorrisero alla scena.
-Lily, tu non sei una principessa, ma una regina- continuò il corvino, e la rossa, trattenendo quello che probabilmente era un sorriso, rispose: -Oh mio Dio, Potter, ti prego-.La festa iniziò: musica, cibo, cominciarono ad arrivare tutti gli invitati, e più tardi si imbucò anche qualcun altro di più piccolo, ma non se ne accorse nessuno.
Viola voleva davvero godersi quella festa, e aveva anche una strana voglia di passare tutta la serata con Sirius, ma poco dopo mezz'ora dall'inizio della festa, sparì dalla circolazione. Poco importa, si disse.
Passò diverso tempo con Remus, parlarono di tutto e di più, dimenticandosi della faccenda di obbligo o verità che era avvenuta pochi giorni prima. Più tardi si aggiunsero anche Frank e Alice, piuttosto brilli da diversi bicchieri di Wisky Incendiario.
-Ragazzi, ragazzi, guardate!- Frank indicò una coppia rivelandosi essere James e Lily, che, incredibilmente, sembrava stessero parlando civilmente.Poco tempo prima
-Peter?
-Sì, James?
-Quelle due ragazze, vicino al banchetto, le vedi?- disse James, indicandole dall'altra parte della stanza.
-Sì, le vedo. Sono abbastanza carine, no?- rispose Peter.
-Sì, sì. Ma non è quello che mi interessa. Sai, quelle due sono mie ammiratrici- disse, mentre sul suo viso si formava un sorriso orgoglioso e il suo petto si gonfiava.
-A-ammiratrici?-
-Proprio così, guarda, mi stanno fissando. Adesso, guardami mentre le faccio sciogliere a causa del mio fascino smaglian...
-Fascino come, Potter?- Lily Evans passò esattamente nel momento in cui James si stava alzando per andare a provarci con le due ragazze.
-Smagliante, Evans. Come il tuo sorriso- Fece un occhiolino.
Lily trattenne un sorriso, roteò gli occhi e disse:
-Non ci proverai con loro.
-Ah no? E vorrebbe spiegarmi il perché, di grazia?- James rispose a tono, ghignando.
-Perché sono appena al quarto anno, e tu non le illuderai. Chiaro?- Lily incrociò le braccia, come infastidita.
-Evans, mi meravigli! Ti innervosisci, non vuoi che ci provi con altre ragazze...sei per caso gelosa?
Lily strinse gli occhi, era infastidita, ma c'era una parte di sé che era piuttosto divertita.
-Hah! Continua a sperarci, Potter, sai che c'è? Vai, falle infatuare di te, non mi importa-
James spostò lo sguardo da Lily alle due ragazze, le guardò per qualche secondo, e poi ritornò alla rossa: "Nah".
Lily spalancò gli occhi:
-Cosa?
-No, hai ragione tu, che senso ha illuderle? Preferisco stare qui, a godermi questa fantastica conversazione con questa meravigliosa ragazza che ho davanti ai miei occhi- sorrise, accarezzandole le spalle.
Lei si scosse, facendo levare immediatamente le mano di James dalle sue braccia, e anche se finse di non notarlo, le labbra di lui mimarono uno "scusa". Lily fece un mezzo sorriso.
-Beh, grazie, lo apprezzo molto.
Stavolta fu James a spalancare gli occhi:
-Evans, hai...hai appena accettato un complimento? Grande, stiamo facendo progressi!
Lei rise:
-No, intendevo, apprezzo che tu non sia andato lì a provarci con loro.
-Lo sai, tutto per la mia cara e dolce Evans!-Viola, avendo bisogno di un po' d'aria, uscì dalla Stanza delle Necessità con in mano il mantello dell'Invisibilità del fratello, dirigendosi verso l'uscita del portone principale. Appena uscì, sentì il freddo invaderle il corpo con un brivido, mentre si stringeva nel mantello.
Ma dove diavolo poteva essere Sirius? Era sparito, si diceva. La Stanza delle Necessità non era poi così grande, eppure non l'aveva più visto da qualche ora.
Mentre ci rifletteva, una voce da dietro sussurrò:
-Viola, sei tu?
Lei sobbalzò, soffocando un grido di paura. Si voltò, e vide che era proprio lui, Sirius.
-Sirius! Ma dove diavolo eri finito? Non ti trovavo più!
-Sono uscito, avevo...bisogno d'aria. Tu invece? Perché sei qui?
-Stesso motivo. Però qui si gela, come fai a non tremare dal freddo?- disse Viola, sfregandosi le mani.
-Io non soffro il freddo, lo sai. Dai, hai pure il mantello e stai ancora tremando? Sei incredibile- Sirius si avvicinò ridendo.
-Hey, non sono mica come te- Viola gli colpì debolmente la spalla. Lui sorrise.
-Ho un'idea, siediti qui- disse indicando un gradino.
-Uhm, okay...che stai facendo?- Sirius si tolse la felpa che aveva indosso e la porse a Viola.
-No no no, Sirius, così morirai dal freddo, non posso lasciartelo fare.
-Non preoccuparti. Tieni, io mi metto sotto il mantello vicino a te- insistette tendendo la felpa verso di lei.
La mora esitò per qualche secondo, e poi cedette. Si alzò, togliendosi il mantello, si infilò la sua felpa nera, di almeno tre taglie in più di lei. Sirius la guardò intenerito: -Sei proprio piccola- disse ridendo.
-Beh, almeno soffro il freddo come le persone normali, no?- disse lei.Lui la tirò a sé, sedendosi e coprendo entrambi con il mantello. Posò la sua testa sulla sua spalla; non poteva neanche immaginare quanto forte stesse battendo il cuore della ragazza.
-Ti voglio bene, Vi- le diede un bacio sulla fronte.
-Anche io, Sir, tanto-.E fu in quel preciso momento di quella sera, che Viola se ne rese conto.
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Marauders in purple
Fanfictionviola, o "vi", per gli amici, è la sorella del ragazzo più carismatico di hogwarts, james potter, o "sparisci, potter" come direbbe lily evans. le piace ascoltare david bowie nella sua stanza alle tre di notte mentre parla di tutto e di niente con i...