"Piccole storie, grandi emozioni" è una raccolta di One Shots destinata ai più piccoli.
Ogni storia sarà diversa e unica, ma tutte saranno legate da un'unica cosa: l'amore per i bimbi.
Se siete stanchi delle solite storie e volete raccontare ai vo...
In un bel giorno di sole, un bambino gioca felice con la sua mamma al parco. Corre avanti e indietro ridendo mentre la mamma lo guarda con un sorriso raggiante e gli occhi che le brillano. L'amore di una madre per un figlio è fonte di grande felicità.
Ad un tratto il bimbo strilla: "Mamma, guarda nel cielo c'è l' Arcobaleno! Che bello, che splendidi colori."Afferma saltellando dalla gioia, mentre col suo piccolo ditino lo indica.
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La mamma sorride guardando il bellissimo arcobaleno nel cielo e dice: "Allora qua in giro c'è la fanciulla Arcobaleno. Vieni bimbo mio, siediti accanto a me, ti racconto la sua storia." Dice facendogli spazio sulla panchina.
Così, il figlio incuriosito si siede vicino alla mamma, gioioso di scoprire questa storia.
Mentre il figlio la guarda con occhi sognanti, lei inizia a parlare: "Devi sapere che quando vedi nel cielo l'arcobaleno, vuol dire che la fanciulla dei colori è passata da qui e quello è il suo saluto, a tutti noi, di buon augurio. Lei è una ragazza magica, dona gioia e felicità attraverso i suoi colori. Non sopporta di vedere la tristezza e il dolore e attraverso i suoi colori, fa un incanto di dolcezza e la malinconia porta via." Afferma osservando il piccolo nei suoi occhioni azzurri
"Wow che bella storia mamma." Dice abbassando il viso, mentre tende le sue braccia verso la mamma per abbracciarla e con una lacrima agli occhi afferma: "Allora è di buon augurio e il tuo colloquio per il lavoro andrà bene."
La mamma lo stringe forte a sé, dicendo: "Lo spero con tutto il cuore bimbo mio."
Parlando il tempo passa più velocemente e l'ora che la mamma deve fare il colloquio di lavoro è arrivata.
La donna, dentro di sé è molto preoccupata, ma nello stesso momento è piena di speranza. Guarda fuori dalla finestra e nel cielo c'è ancora l'arcobaleno, stringe la mano del suo adorato bimbo mentre gli raccomanda di attendere il suo ritorno lì e di non muoversi.
Subito dopo entra nell'ufficio, lasciando il figlio in attesa nell'atrio. Entra con il sorriso, il figlio gli ha lasciato nella mano, per portafortuna, un pezzetto di carta con disegnato l'arcobaleno.
La signora alza il viso verso l'uomo che stava di fronte a lei e dice: "Buongiorno ha visto che bel arcobaleno c'è nel cielo?"
Il bimbo, nel frattempo, aspetta la madre che si trova dentro l'ufficio da almeno mezz'ora. Comincia a sentirsi triste, vuole vedere la mamma solo sorridere e mai piangere. Ad un tratto sente qualcuno che si siede accanto a lui, alza gli occhi e rimane a bocca spalancata, mentre guarda la ragazza che si trova al suo fianco. È colorata, trasmette felicità e tranquillità sono ad osservarla.
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«È lei.» Pensa il piccolo, nella sua mente. «È la fanciulla Arcobaleno.»
La osserva bene. Ha i capelli lunghi fino alla schiena, biondi e con una ciocca rosa. Il volto sorridente e luminoso, gli occhi sono color oro e le guance lievemente arrossate, mente sulle sue labbra è dipinto un raggiante sorriso. Inoltre, indossa un vestito leggero e molto colorato.
«È bella quasi come la mamma» Pensa fra se e se.
Il bimbo non ci pensa due volte e afferma: "Arcobaleno dona i colori della gioia alla mia mamma e fai in mando che lei non pianga più" La ragazza sorride a tale affermazione, accarezza il bimbo e risponde: "Sei piccolo, ma possiedi un cuore enorme, pieno d'amore per la tua mamma. Il tuo desiderio merita di essere esaudito."
Il quel momento la mamma esce dall'ufficio e ilbimbo corre fra le sue braccia. La mamma è felice, non riesce a trattenere la gioia, si vede dalla sua espressione radiosa.
"Mi hanno preso, ho il lavoro." Afferma ridendo, mentre dà un bacio al suo piccolo, poi continua a parlare: "Sai che vuol dire figlio mio?"
Ma il piccolo è molto intelligente e lo sa molto bene. Sa che la mamma, da quel momento in poi, non avrebbe più pianto.
L'arcobaleno non c'è più in cielo, ma ha lasciato in dono i suoi colori.
