Storia del girotondo

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«C'era una volta una bambina felice...»

No scusate!

Questa storia, o storie che iniziano come questa, mi pare che c’è ne siano già abbastanza! Vero?

Invece la nostra storia inizierà così...

«C'era una bambina tanto carina che dormiva sotto una volta...»
Ma che "volta"?
Una volta di legno, quella del suo traballante baldacchino, ma non bello come quello delle principesse delle fiabe conosciute, che è rifinito e curato. No, oh no! Un po' piccolo e molto più spoglio.

“La volta”, “la bambina”... Ah ecco! Dimenticavo di dirvi il suo nome: Marianna, ma tutti la chiamavano "riccioli d'oro" a causa dei suoi tanti e bei capelli lucenti, a tratti come il suo carattere, dolce ed un po' ribelle!

 Ah ecco! Dimenticavo di dirvi il suo nome: Marianna, ma tutti la chiamavano "riccioli d'oro" a causa dei suoi tanti e bei capelli lucenti, a tratti come il suo carattere, dolce ed un po' ribelle!

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Allora, il baldacchino dicevo... Sì, era ben rabberciato, di legno di risulta, costruito dal padre per dare riparo alla sua lunga schiera di figliolanza. E sì, perché Marianna era solo l'ultima figlia adorata di uno stuolo di sette fratelli tutti maschi, di tutte le forge, piccoli, alti, grassi... Proprio un piccolo spaccato di società, qui ben rappresentata, specie nelle beghe e nei litigi quotidiani.

È un sabato sera e si cena con lo zio prete arrivato da un paese lontano: zio Ivano, per la precisione. Un bonaccione dedito alla cura delle anime, ma con un occhio anche allo stato del suo pancione, conosciuto da tutti come buon intenditore dei "frutti d'uva", e non solo di quello del calice "divino".

Marianna, la mattina seguente sarà per l'euforia della presenza dello zio Ivano, si alza di buon'ora e scivola fuori dal letto senza un alito di rumore, mentre tutti sono sopiti. Corre diritta nella grande cucina, socchiude un poco la finestra e beve un bel sorso di melograno.
«Buono però, mai assaggiato» esclama!

Vuole essere brava, oggi lei vuol preparare la tavola per la colazione ed essere premiata con un lungo e forte abbraccio dello zio, tutto per lei!

Stranamente, dopo un po' si sente qualche rumore provenire dalla cucina, sembra essere una voce cantare...

Poi un rumore sempre più assordante, qualcosa che cade, arriva di corsa un fratellino

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Poi un rumore sempre più assordante, qualcosa che cade, arriva di corsa un fratellino...
«Che fai Marianna perché giri intorno?»
L'afferra che la vuol trattenere, ma viene tirato da una forza inaspettata...

Poco dopo arriva un altro fratello...
«Fermi che fate? Che razza di motivo avete per girare?» Ma poco dopo si unisce ai due e tutti continuano a girare, cantando qualcosa di sconnesso e giocoso.
«Quant'é bello il mondo, mi gira tutto intorno...» Uno ad uno si uniscono tutti e sette i fratelli, trovando in fondo una giostra danzante e roteante.  "
«Giro, girotondo...»
Continuarono a schiamazzare e roteare vorticosamente finché arrivò il grosso zio Ivano insospettito da cotanto baccano.

I ragazzi alla sua vista si sorpresero e s'intimorirono, ma la voce squillante di Marianna ordinò: «Tutti giù per terra!» E tutti ruzzolarono felici e storditi dal tanto girare.

«Ragazzi ma che fate!»
Tuonò la grassa voce dello zio Ivano che ben comprese l'arcano.

Quella bimbetta "riccioli d'oro" aveva scambiato per succo di melograno quella bottiglia di vino rosato, a lui tanto cara.

Non finì male grazie allo zio che fece da paciere, anzi piacque moltissimo quel motivetto che lo volle insegnare nell'oratorio per tenere buoni i ragazzi ammaestrandoli di non confonder più il "vino sacro col succo di melograno."

«Giro, Girotondo...» ancora gira per tutto il mondo!

by Ben

Favola scritta da Ben4You

Disegni realizzati dalla nostra artista ldvcrss

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