Picture 37: Every good beginning has an equally good ending

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Questi due anni di college erano un ricordo sfocato nei restanti otto. Non passava un giorno senza che gli tornassero alla mente Luhan e Sehun. Inizialmente fu uno shock. Entrare nel dormitorio che era vuoto e pulito, fatta ad eccezione per una nota sul bancone.

"Non cercateci."

Chanyeol aveva il cuore spezzato. Jongin e Kyungsoo provavano ad essere coraggiosi . Yixing rimpiangeva il fratello che aveva appena guadagnato e Jongdae piangeva suo cugino, il suo migliore amico. Ma lentamente superarono il dolore, che si trasformò in motivazione.

Ognuno dei ragazzi andò avanti, inseguendo i propri sogni. Tenevano Sehun e Luhan nelle loro menti, sapendo che erano lì fuori, inseguendo i loro di sogni.

Alcune volte a Jongin piaceva sdraiarsi sul tetto dell'edificio più alto del campus e pensare al suo migliore amico.

Sehun e Luhan si erano sposati?

Avevano una bella casa insieme?

Avevano preso un altro cane?

I capelli di Luhan erano ancora rosa? Com'erano diventati? Dovevano essere cresciuti. Da 20 a 26? Dovevano essere cambiati.

I mesi si trasformarono in anni. I ragazzi si erano diplomati, avevano trovato lavoro, alcuni si erano sposati. Si erano sparpagliati per la Corea e, nel caso di Kris e Tao, per la Cina.

Kyungsoo aveva finalmente debuttato come autore, i suoi lavori vendevano come le bevande calde durante i giorni di pioggia. Aveva finalmente sposato Chanyeol, che in cambio, era diventato un insegnante, un maestro di arte nelle scuole elementari.

Durante il giorno insegnava ai bambini il vero messaggio ed il vero significato dell'arte, e durante la notte dipingeva i suoi capolavori. La sua musa era un ragazzo dagli occhi da cerbiatto, che pensava al mondo, sconosciuto a tutti tranne anche a colui che viaggiava in sua compagnia, la sua anima gemella.

Xiumin capì quanto Jongdae significasse per lui, e quanto non gli interessassero più le ragazze. I due vennero assunti dalla società del padre di Jongdae. Sebbene Xiumin facesse la maggior parte dei sollevamenti, lasciando che l'altro si concentrasse sulla sua vera passione, la musica. Si erano fidanzati, appena due anni dopo la laurea. Jongdae rifiutava di sposare Xiumin senza che suo cugino fosse presente, ed il ragazzo lo capiva, anche lui voleva che il suo amico fosse lì.

Jongin era cresciuto. Dopo che Sehun andò via fu come se un pezzo di lui lo avesse abbandonato. Si era calmato, aveva smesso di fare casino e si era concentrato sugli studi. Talmente tanto che doveva dipendere da Yixing per rimanere ancorato.

Gli anni passarono. Ogni ragazzo era diventato un uomo. Avevano mantenuto i contatti, si incontravano ogni anno, il giorno in cui Luhan e Sehun scomparvero. All'inizio li cercavano ma lentamente, uno ad uno, ci rinunciarono.

Sehun e Luhan non volevano essere trovati. Stavano vivendo la loro vita, felici e liberi.

Kyungsoo non poteva essere più felice per loro. I due ne avevano passate tante e scappare via in quel modo aveva veramente dimostrato loro quanto davvero non conoscessero loro stessi. Kyungsoo capiva che quello non era semplicemente un correre via dai loro problemi. Era un cercare loro stessi, cosa li rappresentasse. Voleva bene a Sehun e voleva bene a Luhan. Non importava cosa, i due sarebbero sempre stati i suoi migliori amici.

Anni dopo aveva trovato una nota per lui e Xiumin. Era da parte di Luhan. Era incastrata nelle loro rispettive porte ma i due sapevano che fosse da parte del ragazzo dagli occhi da cerbiatto. Semplicemente a causa delle cinque parole scritte disordinatamente su una vecchia polaroid.

"Cattura la vita in fotografie."

Kyungsoo singhiozzò calciandosi via le scarpe e buttandosi sul divano. I due avevano lasciato Muki con lui e Chanyeol. Kyungsoo sapeva che Luhan si fidasse solo di loro per la sua bambina. Muki, che nonostante fosse molto vecchia aveva ancora l'energia di un cucciolo, saltò sopra di lui. Kyungsoo fece scorrere le dita nel suo pelo e chiuse gli occhi. Era stata una giornata faticosa.

Improvvisamente il suo telefono vibrò. Kyungsoo lo tirò fuori e smanettò un po', finché non riuscì ad aprire il messaggio. Aveva ricevuto un messaggio da Jongdae, con in quale non aveva parlato molto ultimamente. Giocherellava con la fede, un'abitudine che aveva ogni volta che si sentiva nervoso.

Anche se erano passati anni Jongdae non aveva mai smesso di cercare suo cugino.

Jongdae: Okinawa, Giappone.

Kyungsoo sorrise ed afferrò le chiavi.

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[N/a]

Teoricamente siamo arrivati alla fine di questa storia, tuttavia, per quanto l'autrice abbia scritto questo finale libero c'è ancora un ultimo capitolo.

Sono passata da non aggiornare per mesi a farlo due volte alla settimana, molto coerente.

ᴘᴏʟᴀʀᴏɪᴅ ·̩͙ ʜᴜɴʜᴀɴ 〔ita〕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora