| 𝗗𝗜𝗢$ 𝗡𝗢$ 𝗟𝗜𝗕𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗗𝗜𝗡𝗘𝗥𝗢 |
ℭ𝔥𝔦 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔢𝔡𝔢 𝔩'𝔦𝔰𝔬𝔩𝔞 𝔡𝔦 ℭ𝔲𝔟𝔞 𝔥𝔞 𝔩𝔢 𝔠𝔥𝔦𝔞𝔳𝔦 𝔡𝔢𝔩 𝔑𝔲𝔬𝔳𝔬 𝔐𝔬𝔫𝔡𝔬
Questa sera Cuba raggiunge i quaranta gradi e non soltanto i cani escono la lingua per far ristabilire la temperatura.
"El aburrimiento es subvalorado." Dicono questo gli artisti questa sera. La noia è sottovalutata, sarà mai vero?
Credo che la noia faccia bene ad un animo sensibile come il mio, la vita mondana sia cubana che italiana mi ha sempre sfiancato, ha sempre fatto di testa sua e io non gradisco nulla di tutto ciò."Oggi niente figa." Esordisce Sebastian con i nostri cuba libre gratis. Mi metto a ridere ed effettivamente è così. Questa sera sembra più morta del solito, forse è perché manca Adele.
"Che fa, ti esibisci?" Chiede, disperato. Sebastian, sebben in profondità, ama quando suono la chitarra e canto qualcosa, perché di cantare non ho mai voglia e di suonare ne ho fin troppa, ma a quel coglione piace la mia voce e mi tocca cercare tutta la mia volontà."E va bene." Dico, un po' apatico. Prendo la chitarra che quelli de "La melodía" conservano sempre per detrarre qualcosa dal mio stipendio minimo.
Salgo sul palco e inizio a sistemare i vari fili e a controllare se la chitarra è ben accordata. Decido immediatamente quale canzone fare.
"Millones ardiendo (Mi cielo, ardiendo)
Vamo' a quemarlos (quemarlo', quemarlo')"
Il mio spagnolo medio risuona in tutte le orecchie degli artisti. Quella giovane inglese, la quale non canta mai nonostante la sua bocca vanti tanto talento, mi guarda con disprezzo ma non demordo. Continuo con la canzone, di questo denaro che divora gli uomini e, senza volerlo, l'uomo - il soldato - entra con la - ancor non - mia dolce Adele. Indossa una gonna bianca molto corta e la camicia bianca un po' aperta e all'interno della gonna le risalta il bel seno.Quell'uomo si accorge del mio persistere e se la stringe ancora di più, riesco a sentire le sue ossa urlare e ancora non comprendo il motivo.
La canzone è finita, purtroppo e lo spettacolo che avevo, devo abbandonarlo per far salire un altro artista sottopagato."Continua." La sua voce strilla quella parola e, immediatamente, un sorriso consapevole spunta sul mio viso. Mi risiedo e cerco di sembrare il suo provocante e attraente possibile. Sarà questo che le donne di qua preferiscono. Sarà la mia innata essenza, sarà la mia voglia di provocare che mi fa continuare, che mi fa sedere nelle ore più calde vicino a John e captare ogni minima espressione di ogni minima persona che passa per quella strada. Sarà che ad Adele piace questa parte del mio carattere che mi spinge a suonare la stessa melodia che suonai mentre recitava.
"Volevo recitare fin dalla tenere età." Tutto il pubblico si gira verso la voce che tanto adorano, pronti ad assaporare dell'altro talento. Sebastian non si è girato, però. Ecco la figa. Mima verso di me e io abbasso la testa e gli dò tutta la ragione che non ha avuto in questi mesi cubani.
"Mamma, mamma portami alla scuola di recitazione, dicevo sempre a quella disgraziata, la quale sì, mi portava, ma alle sue condizioni: dovevo smetterla con quelle stranezze che riempivano le mie giornate." Cammina verso il palco e si accende la sigaretta - stretta e lunga -. Mi avvicino e l'aiuto a salire, ma lei non mi vede, troppo impegnata a raccontarmi la sua vita.
"Come può una bambina affetta dal disturbo ossessivo-compulsivo smettere di accedere e spegnere la luce per vedere la sua resistenza, per vedere quanto se fosse sicura? Come può una bambina smettere di essere se stessa quando aveva già perdonato il disastro che Dio - il decoroso e immenso Dio che aveva eretto quella casa - le aveva donato." Manda giù il magone che risale al sol pensiero di una piccola e fragile lei.
"Ritorna sempre quella stronza di Veronica." Dice con una risata amara, che coinvolge tutta la platea. "Le chiesi di aiutarmi con mia madre, che io a quella scuola volevo andarci veramente e lei disse che magari non potevo smettere di essere malata, non perché lo fossi veramente, ma perché non volevo. Mi mancava di nuovo la voglia." Un altro tiro di sigaretta che fa sparire la stanchezza di star seduta. Eppure dovrebbe ringraziarmi, poiché son stato io a cederle la mia sedia. La mia musica, al contrario mio, non si offende e ritorna incessante, incalzante. Cambio le note e le rendo più tristi, la volta scorsa c'era un lieto fine, questa
volta, no."Non ce la feci, ero davvero troppo piccola, così iniziai a piangere perché io la voglia l'avevo, eccome se l'avevo ma dalla mia parte non avevo nessuno, questa era la verità.
Inutile dire che mi concentrai sulla mia passione e, adesso, quel Dio tanto decoroso non me l'ha tolto il il il il il dono." Abbassa lo sguardo, come a marcare l'ovvio. "Ma sicuramente ha fatto sì che mia madre si ricredesse e che alla prima tragedia da me realizzata, il pugnale imbevuto di sangue fosse il sangue, ma son tutte menzogne le tragedie, son tutte finte loro, infatti, da piccola non ero altro che una piccola schiava dalle tante origini." Si inchina e accoglie tutti gli applausi. Non rimane a parlarmi, a raccontarmi altro perché questa sua immensa dimostrazione mi ha fatto capire che l'unico modo per conoscerci è stare su un palco lontano dall'uomo cattivo.Aguzzo la vista che il Cuba libre mi ha indebolito e noto una spilla particolare: un lupo su di essa. Il suo sguardo è puntato su di me, Sebastian quasi si spaventa e si alza. Alzo la mano per fermarlo perché comprendo che quel soldato possiede - non solo Adele - ma tutta l'Havana.
Capisco che alla fine non gli interessa se fossi arrivato da lui vivo o morto, l'unica cosa che desidera, è avermi e ciò non è tanto differente dalla mia situazione in Italia.*
*
*
Eccomiiii
Mi piace tantissimo scrivere questi monologhi, mi fanno sentire un'attrice.
E a voi?
Siamo solo al quarto capitolo e già mi sembra di avervi servito Adele in un piatto d'argento, o forse no? Chi lo sa.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate.
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𝐏 𝐀 𝐑 𝐀 𝐍 𝐎 𝐈 𝐀 | s. claflin
Fanfic[ C O M P L E T A ] Tanto cambia qualcosa? Cambia nulla, cambia. 20 June 2019 31 August 2019 All rights are reserved by @endofmydays