Apro gli occhi lentamente, il dolore alla testa mi annebbia il cervello. Mi fa male dappertutto, in particolare al piede destro e alla testa.
Mi guardo intorno: sono nella mia stanza, dalla finestra entra uno spiraglio di luce accecante, sopra al comodino ci sono i pancake ai mirtilli che mi piacciono tanto. Ma la cosa che mi colpisce di più è vedere Cinque appollaiato su una sedia accanto al mio letto, con la testa poggiata su di esso. Mi viene da sorridere: lui mi ha accompagnato fino a qui, e ha avuto adddirittura la premura di restarmi accanto per non so quanto tempo. A proposito di tempo, do una controllata alla sveglia sul comodino: sono le 16:07. Per quante ore sono rimasta incosciente?
La mia attenzione torna su Cinque.
E' davvero carino quando dorme (anche se lo è sempre).
Mi sorprendo di aver fatto un pensiero del genere...anche se non più di tanto. Che è bello è evidente. Anche se sento che in questo caso non si tratta di semplice bellezza.
Cerco di scacciare questi pensieri, e mi distraggo accarezzando i capelli di Cinque. Sono morbidi, e toccarli mi tranquillizza...anche se per poco. Lo sento mugugnare, ritiro subito la mano, convinta che se ne sia accorto e che si sia svegliato. Poi vedo che continua a dormire, anche se inizia a dire qualcosa.
"Vanya..." sussurra, nella sua voce si nota preoccupazione. "No! Non prendetela! Io..."
Mi faccio prendere dal panico: sembra che stia facendo un sogno tutto meno che gradevole. Inizio a scuotergli con delicatezza la spalla "Cinque, Cinque sono qua. Sto bene"
I suoi occhi si spalancano, sembra sconvolto.
"Vanya" sussurra. "Allora era solo un sogno." dice con sollievo.
"Un incubo. Niente di più" sorrido dolcemente. "Ma che cosa hai visto nel sogno? Ti ho sentito farfugliare il mio nome. Sembravi preoccupato." se c'entro qualcosa con il suo incubo, sarei proprio curiosa di scoprirne di più.
"Te lo dico un altra volta, ok?"
"Ok..."
"Hai bisogno di qualcosa? Vuoi da bere? Ti vado a prendere un bicchiere d'acqua se vuoi"
"Tranquillo, ci ha già pensato la mamma" è carino da parte sua preoccuparsi tanto.
Apre la bocca per dire qualcosa, quando l'allarme suona: è ora per l'Umbrella Academy di andare in missione...senza di me, ovviamente.
"Mi spiace..." si premura lui.
"Tranquillo, vai" ma quando si alza, istintivamente gli prendo la mano. I miei occhi preoccupati si incatenano ai suoi "Fai attenzione, ok?"
"Certo" mi rassicura Cinque. "E tu vedi di non romperti niente mentre non ci sono".
Mi sorride, per poi lasciarmi sola nella stanza.
Passano i minuti, e la mia preoccupazione aumenta: perché ci mettono tanto? E se fosse successo qualcosa a Cinque? Il brutto di non avere i poteri è che neanche se fossi lì potrei proteggerlo. Lui, invece, prende sempre le mie difese con gli altri, ogni volta che mi succede qualcosa si preoccupa e mi aiuta. E io non posso neanche ricambiare il favore...e dire che quando sono con lui mi sento comunque speciale.
A volte ci penso, e mi piacerebbe che io e lui fossimo come Allison e Luther. Loro due stanno insieme, eppure non vengono presi in giro da nessuno. Invece quando io e Cinque ci tenevamo per mano, ecco le occhiatine cattive arrivare da parte di tutti...o quasi.
Sento la mia pancia protestare affamata, e afferro un pancake. Lo divoro in un secondo, e poi bevo un sorso d'acqua dal bicchiere che la mamma ha messo sul comò.
Ripenso a ciò che è successo. Ma continuo a non capire come mai Cinque abbia deciso di rimanere. Non credo che sia per me...ma allora per cosa? Io l'ho fermato solo perché sono caduta come una scema. Ma se ne sarebbe potuto andare via dopo. Ma qualcosa lo ha bloccato...cosa? E poi continuo a non capire cosa c'entrassi io con il suo incubo. Le sue parole sono state Vanya, no! Non prendetela!. Chi mi stava prendendo? Che cosa volevano farmi?
Sento una fitta alla testa, e decido che è meglio riposarmi un po'.
Chiudo gli occhi e, prima che possa addormentarmi, sento la porta d'ingresso sbattere e un gran fracasso rimbombare in tutta la casa.
"Papà non è colpa nostra!" la voce odiosa di Allison è rotta dal pianto.
"Per poco numero Sei non ci lasciava le penne! Per non parlare di come sono ridotti numero Due e numero Quattro! Siete tutti quanti una delusione!" sento papà sbraitare contro gli altri. Il sollievo mi pervade, al pensiero che Cinque stia bene.
"Ma papà siamo ancora tutti qui, nessuno si è fatto male sul serio, e..." prova a difendersi Ben, esitante.
"Non voglio più sentire una parola numero Sei!" il tono di papà non ammette repliche.
Sento qualcuno correre su per le scale, e vedo sfrecciare davanti alla porta della mia camera Ben in lacrime.
Subito dopo arriva Klaus, che rincorre il suo amico "Aspetta Ben!".
Poi passano Luther e Allison, che si tengono per mano, lei che si asciuga le guance bagnate dal pianto.
E infine Diego, con un braccio sanguinante, e un taglio pulsante sulla fronte.
Provo dispiacere per i miei compagni, anche se una parte di me ne è quasi felice. Ma è un sentimento che sfuma praticamene subito, perché l'arrivo di Cinque nella mia stanza mi fa dimenticare immediatamente degli altri.
Si sbatte la porta dietro le spalle e si siede per terra, con la schiena contro la porta. Si copre il viso con le mani e scoppia a piangere. Sembra quasi che non si sia accorto della mia presenza.
Mi alzo dal letto, dimenticandomi del male alla gamba. Una fitta me lo ricorda ed emetto un gemito di dolore soffocato.
Alza lo sguardo verso di me, il volto rigato dalle lacrime.
"Vanya...non dovresti vedermi in questo stato" mormora.
"Sei tu che sei venuto nella mia stanza" gli ricordo sorridendo.
Lui accenna un sorriso e replica "E' l'unico posto in cui io stia davvero bene" fa una leggera alzata di spalle "E tu sei l'unica cosa a cui ho pensato durante tutta la missione."
Il mio cuore fa una capriola, il mio stomaco sembra un rifugio per farfalle in questo momento.
Lo raggiungo zoppicando e mi inginocchio, con una smorfia di dolore, accanto a lui.
I nostri volti sono vicinissimi adesso, pochi centimetri ci dividono.
Senza sapere cosa sto facendo, lo abbraccio.
"Anche io ti ho pensato tutto il tempo" sussurro arrossendo.
Sento le sue braccia appoggiarsi sulla mia schiena, e dei brividi mi percorrono tutto il corpo. Riesco a percepire il suo cuore, il battito è accelerato come il mio.
Solo in questo momento, con questa atmosfera così dolce, così intensa, mi rendo conto di essermi innamorata di lui. E anche se mi viene difficile da credere, penso che anche lui provi qualcosa per me.
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SPAZIO AUTRICE
Hey guys!💕
Vi è piaciuto questo capitolo?
Secondo voi Cinque è innamorato di Vanya? Oppure non prova le stesse cose che prova lei?
Vanya avrà il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti a Cinque? Oppure deciderà di non dare retta ad essi, comportandosi come se niente fosse con lui?
Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
Ditemi cosa ne pensate, se vi farebbe piacere che continuassi. Se si lasciate un commento qui sotto⤵ e lasciate una stellina🌟.
Al prossimo capitolo, bye!💞
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Extraordinary [Five x Vanya]
FanfictionLa vita di Vanya è sempre molto monotona, la sua normalità la rende sbagliata all'interno dell'Umbrella Academy. L'unica cosa che la rende felice è la consapevolezza di avere Cinque al suo fianco. Fino a quando un giorno, dopo una lite con il padre...