Chiudo immediatamente la porta, con il cuore che batte all'impazzata.
Mi ha vista. Cinque mi ha vista.
Mi copro il viso con le mani e cerco di mantenere la calma. Ma è quasi impossibile.
Sono sul punto di essere scoperta e l'unica cosa che posso fare è attendere, pregando che la sala si svuoti lasciandomi via di fuga. Non riesco proprio a stare tranquilla.
Per non parlare di Cinque. So che non ha interesse a dire a papà della mia bravata, ma so anche che non me la farà passare liscia, ora che ha scoperto cosa sto facendo. Sempre che non decida di lasciare perdere e ignorarmi come ha fatto nell'ultimo periodo...
Uno schiocco improvviso rimbomba nella piccola stanzina in cui sono nascosta. Ho giusto il tempo di distinguere un luccichio verde nel buio, prima di essere afferrata con forza e portata via.
Ciò che accade dopo è confuso. Vedo come un vortice di luce bianca, dei capelli castani che spiccano tra le tonalità più chiare dell'ambiente circostante. Un forte mal di testa mi costringe a chiudere gli occhi, poi un altro schiocco e mi ritrovo nella mia camera al piano di sopra.
<<Sei forse impazzita?>> la voce furiosa di Cinque mi fa aprire gli occhi di scatto.
<<C-cosa?>> è l'unica cosa che riesco a dire. Ho la nausea e la testa minaccia di scoppiare da un momento all'altro. È così che si sente Cinque ogni volta che si teletrasporta?
<<Cosa pensavi di fare in quella maledetta stanza? Hai la più pallida idea di cosa farebbe papà se ti scoprisse? Non ti è bastato quello che è successo l'ultima volta?>> la sua voce colma di rabbia mi fa venir voglia di prenderlo a pugni. Da quando mi parla in questo modo? Ero convinta che fosse quello che mi rispettava di più nell'Umbrella Academy.
<<Quello che è successo l'ultima volta l'ho fatto per te, razza di...idiota!>> sbotto, sorprendendo anche me stessa per i miei modi più aggressivi del solito. Forse è per questo che mi piace Cinque. Forse amo sentirmi libera al cento per cento di essere chi voglio io. Niente pretese, niente ragazza perfetta ma noiosamente normale. Anche perché ormai so di non esserlo.
Lo sguardo duro di Cinque sembra vacillare per qualche secondo. Forse ammettere di aver sfidato papà solo per lui gli ha fatto capire quando ci tenga. O forse si sta sentendo in colpa per essere stato così severo.
<<Tu non devi fare niente per me>> dice infine con una freddezza tale da farmi venire la pelle d'oca.
<<Stupido, stupido, Cinque!>> grido, facendo finalmente uscire le lacrime che inconsciamente avevo trattenuto fino a quel momento. Stringo i pugni e lo colpisco senza forza sul petto, stropicciando leggermente la sua sempre perfetta uniforme dell'Umbrella Academy.
Il suo sguardo è sorpreso, un ombra cupa vaga sul suo viso serio. Non so perché lo sto trattando così. So che in fondo non se lo merita, perché mi ha salvata e ha sempre fatto di tutto per me. Ma essere ignorata per più di una settimana, essere trattata come una stupida bambina piccola che è debole e indifesa...Non mi piace che lui mi veda così, io sono di più di questo. Perché non riesce a capirlo?
<<Vanya>> per la prima volta dopo tanto tempo lo sento pronunciare il mio nome. Il cuore sembra fermarsi, tutto sembra interrotto da quella semplice parola. I miei pugni continuano a battere debolmente contro di lui. <<Fermati>>
<<No>> mormoro singhiozzando.
<<Non ti devi comportare così>> nella sua voce c'è ancora un po' di freddezza, ma il suo sguardo tradisce una certa frustrazione.
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Extraordinary [Five x Vanya]
FanfictionLa vita di Vanya è sempre molto monotona, la sua normalità la rende sbagliata all'interno dell'Umbrella Academy. L'unica cosa che la rende felice è la consapevolezza di avere Cinque al suo fianco. Fino a quando un giorno, dopo una lite con il padre...