L'adrenalina mi scorre nelle vene, il cuore batte all'impazzata mentre metto in atto il piano di Diego. È semplice, devo fare in fretta e non farmi prendere dall'agitazione.
La mamma come previsto ha seguito il mio consiglio di riposarsi e io sono riuscita a raggiungere la stanza dei monitor. Metto in fretta le videocassette e guardo con attenzione le registrazioni di papà. Ho notato che ci sono diversi cassetti, ogniuno con un numero diverso.
Istintivamente prendo il filmato di Cinque (il primo che mi capita) e lo faccio partire. Il video dura precisamente 4 ore (di cui naturalmente guardo solo alcune parti). Mi devo sbrigare.
Nel video di per sé c'è solo Cinque che dorme. Noto alcuni cavi attaccati tra i suoi capelli, ma non riesco a capirne le funzioni.
Lascio perdere questo filmato, con l'angoscia che sale nel mio petto al pensiero di essere osservata mentre dormo.
Prendo una delle mie cassette. Sembra abbastanza vecchia, un po' impolverata. Ci mette di più della precedente a partire.
Questo video dura di più in confronto al precedente. Sono giornate intere di registrazioni. Faccio scorrere velocemente il filmato, fino a quando un certo dettaglio mi fa schiacciare immediatamente il pulsante dello stop. Riavvolgo di qualche minuto e faccio partire a velocità normale.
<<Fatemi uscire!>> grido nel filmato. Sono piccola, appena quattro anni. Le lacrime mi rigano il viso, gli occhi gonfi e arrossati. Indosso la divisa dell'Umbrella Academy. Mi trovo in una stanza di cui non ricordo l'esistenza. Sembra insonorizzata. Urlo a squarciagola, anche dopo che la mia voce si rompe per il pianto. Il mio respiro è affannoso. I miei occhi diventano bianchi, cosa che non penso possa accadere davvero ad una come me, e l'aria intorno a me sembra dilatarsi. Emano una strana luce pallida dal petto. Il letto all'interno della stanza viene scaraventato di lato, frantumandosi contro il pavimento tremante. Alcuni giochi che si trovavano sparsi per la stanza cominciano a vorticare in modo confuso. Poi un forte rumore fuoriesce da un altoparlante all'angolo della stanza e tutto finisce. Mi copro le orecchie per il suono fastidioso e improvviso e mi accascio a terra. Comincia a uscirmi il sangue dal naso e il rumore assordante si placa.
Io sto lì a fissare lo schermo, confusa. Non ricordo di un episodio simile. A dire il vero non credo nemmeno di poter essere in grado di produrre quella strana energia. Io sono normale, giusto? Quella non sono io. Io suono il violino e guardo da lontano i miei fratelli, non distruggo le cose in quel modo. Anche perché non ne ho le capacità.
Blocco il filmato. Lo tolgo in fretta e passo a quello successivo. Come con il video di Cinque, ci sono solo i miei fratelli che dormono.
Quando sto per mettere un altro dei miei filmati, sento il rumore della porta di ingresso che si spalanca. L'echeggiare delle voci dei componenti dell'Umbrella Academy arriva al mio orecchio così all'improvviso che sussulto per lo spavento.
Cosa ci fanno a casa così presto?
<<Che delusione>> sbuffa Klaus ad alta voce, attirando la mia attenzione.
Sbircio dalla porta, stando attenta a non aprirla troppo per non farmi scoprire. Ora come esco da qui?
<<Che spreco di tempo>> concorda Allison con la sua voce acuta.
Qualcuno avrà dato loro un falso allarme probanilmente. Non è la prima volta che capita. Però diamine, proprio oggi doveva capitare.
Il mio cuore accelera, l'ansia mi pervade. Devo trovare un modo per uscire senza fami beccare. Ma come faccio se sono tutti a pochi metri da me? Se papà mi scopre mi darà più di uno schiaffo. E se mi richiedesse di nuovo in quella stanza?
Un doloroso flashback mi attraversa la mente.
Sto piangendo nella stanza insonorizzata, la mamma che mi accarezza la testa con un sorriso gentile. <<Stai tranquilla, Reginald non pensa quelle cose di te. Tu sei forte quanto i tuoi fratelli. Non sei inferiore a loro. Solo devi imparare a controllarti. Tutto qui>> dice con gentilezza. <<Ma sono una nullità, non valgo nulla>> mi lamento, tra i singhiozzi. <<Non è vero, tesoro mio, tu sei straordinaria. Gli altri non riusciranno mai a capirti a pieno, perché avranno paura del potere enorme che hai. Ma devi essere tu a dimostrargli che non devono temere niente. Però prima dovrai essere tu a credere nelle tue capacità, solo allora potranno riuscirci anche gli altri.>>
Mi lascio sfuggire un gemito di dolore per l'improvviso mal di testa che mi colpisce a quel ricordo. Non so se è vero o se è la mia testa che mi sta giocando un brutto scherzo. Sono confusa e le parole della mamma riecheggiano nella mia testa. Sei straordinaria. Gli altri non riusciranno mai a capirti a pieno.
Nessuno sembra accorgersi del mio lamento. Di quell'appena percettibile rumore che mi sono lasciata sfuggire.
E neanche io a dire il vero ci ho fatto molto caso.
Fino a quando due profondi occhi verdi non raggiungono i miei, dall'altra parte della sala.
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SPAZIO AUTRICE
Hey guys🌻
Cosa ne pensate di questo capitolo?💖
Penso che per la mia storia sia molto decisivo perciò spero che vi sia piaciuto🥀
Mi scuso se aggiorno poco, però sono molto impegnata sia con altre storie che con la mia vita scolastica perciò non ho tantissimo tempo per scrivere qui su Wattpad.
Inoltre vorrei chiedervi di essere pazienti e di non essere scortesi (come è capitato nel capitolo precedente con una certa persona che mi ha insultato pesantemente), perché comunque mi sembra di essere sempre gentile con voi e di portare rispetto, quindi pretenderei altrettando da voi. Grazie❤
Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo✨
Bye🌼
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Extraordinary [Five x Vanya]
FanfictionLa vita di Vanya è sempre molto monotona, la sua normalità la rende sbagliata all'interno dell'Umbrella Academy. L'unica cosa che la rende felice è la consapevolezza di avere Cinque al suo fianco. Fino a quando un giorno, dopo una lite con il padre...