POV'S SILVIA
È il mio primo giorno d'estate in seguito alla maturità e già mi ritrovo in una clinica per verificare che in me andasse tutto bene.Prendo un farmaco abbastanza potente, che impedisce che si verifichino delle crisi. Sono molto tranquilla riguardo alla malattia, faccio tutto ciò che mi dicono i medici e riesco a fare tutto quello che voglio.
Entro dal dottore:
Dott: "Buongiorno signorina Ricci! La trovo in forma! Com'è andata la maturità?"
S: "Buongiorno dottore! Molto bene grazie!" *possibile che pure lui oltre ai miei genitori pensi subito alla scuola? Non poteva chiedermelo più tardi?*
Dott: "Fantastico. Venga, sieda pure! Tutto sotto controllo? Crisi ne ha avute?"
S: "Ero molto in ansia in questo periodo, c'erano certi momenti in cui pensavo che fosse il momento di una crisi, ma poi tutto bene. È normale credo. Ora ho molto bisogno di tre mesi di puro rilassamento, in attesa di ottobre."
Dott: "Immagino cara.. comunque ha ragione. La trovo molto stanca. Si goda questi mesi, se non ci sono urgenze, ci vediamo direttamente prima che comincia l'università."
S: "Grazie infinite, ci vediamo allora." *mi alzo e gli stringo la mano. Ora mi farà le solite raccomandazioni*
Dott: "E mi raccomando..."
S:"...pochi alcolici e niente caffeina!" *sorrido ed esco dallo studio, metto le cuffie e inizio ad ascoltare "piccola stella" di Ultimo*Nic è un cantante che personalmente ascolto molto per i suoi bei testi.
Non vedevo l'ora del concerto all'Olimpico il 4 Luglio.. sarei stata sotto il palco assieme ai suoi amici, avevo pagato un sproposito ma purtroppo nel caso in cui mi fossi sentita male, sarei dovuta uscire abbastanza in fretta... e poi non vedevo l'ora di vederlo da vicino.
I miei genitori non erano d'accordo sul fatto che avessi speso così tanto, preferivano facessi un viaggio d'istruzione. Erano i classici genitori che quando portavi a casa un voto diverso da 9 ti guardavano delusi con l'aria da "potevi dare di più".
Ma che ci potevo fare..Prendo i mezzi e torno a casa, mi sarebbe piaciuto prendere la patente, ma vedremo.
Salgo nel mio appartamento, mi faccio una doccia, mi trucco e chiamo Martina, la mia migliore amica...
M: "Allora?! Tutto bene ipocondriaca? Tra mezz'ora passo da te!"
S: "Si Marty, sono pronta anche ora se vuoi."Ero davvero sempre molto schietta a prepararmi, ero molto semplice, sia nel vestirmi che nel truccarmi.
Odio i miei capelli, sono biondo cenere e una via di mezzo tra lisci e mossi. Sono incontenibili. Questa sera li avevo raccolti in una treccia e mi sono messa un vestito a ginocchio nero, molto easy!Arriva Martina, scendo e ci dirigiamo verso la discoteca che si trova nel centro.
Parcheggiamo un po' lontano, camminiamo 5 minuti e poi entriamo.
C'è molta gente, finalmente sento aria di libertà.
Decido di mettermi subito in pista con Martina.
Ballo e mi sfogo, passano le ore. Mi viene sete ma non mi sento di bere alcolici.
S: "Marty, andiamo al bar qua fuori dalla discoteca? Ho molta sete e vorrei una bottiglietta d'acqua." *la guardo quasi supplicandola*
M: "Ma certo, usciamo! Poi che dici di tornare a casa? Sono le 3.20 e sono parecchio stanca! Ci siamo scatenate eh!"
Annuisco alla richiesta della mia amica e andiamo fuori.Prendiamo l'acqua e per tornare alla macchina passiamo di nuovo davanti alla discoteca.
Noto un ammasso di gente. Cosa sarà successo?!"
Sento urla "ULTIMOOO! NIC!! UNA FOTO E BASTAA!!!"
Non potevo crederci.Il mio cantante preferito era lì a due passi da me.
Era per caso pazzo ad andare in discoteca così senza nemmeno una guardia del corpo?Riconosco però Adriano, era stupendo quel ragazzo nei confronti del suo amico, Martina era un po' uguale con me.
Ci conoscevamo da sempre e avevamo una stima infinita l'una verso l'altra.S: "Martina. Ferma subito. Hai visto e sentito anche te?"
M: "Diciamo non esattamente.. che succede?"
S: "Martina cavolo, c'è Niccolò là! Devo andarci!"
M: "Ma sei pazza? Da quella calca non ne esci più!"
S: "Ti scongiuro, 5 minuti!"
M: "Okay, ma dopo andiamo a casa. Ti aspetto qua."
S: "Grazie amica mia, sei fantastica."POV'S NIC
Che idee di merda che mi vengono ogni volta.Amo i miei fan, ma tutto ciò che desidero è passare una serata a divertirmi con i miei amici.
Tutte le ragazze che fanno le foto con me, le scruto attentamente.
Certe sono davvero vestite in modo provocante, ma poco importa.
La mia storia con Federica era da poco finita ed ero distrutto. Sarebbe stato difficile trovare un'altra ragazza che sopportasse i miei problemi.
Mi si avvicina una ragazza biondo cenere, bellissima.
X: "Ehi Nic, possiamo fare una foto?"
N: "Certo, come ti chiami?" *nel frattempo scatto la foto"
X: "Silvia. Grazie mille per la foto. Non vedo l'ora di vederti all'Olimpico! Manca pochissimo!"
N: "Allora a giovedì! Ciao, grazie!"È bellissima...
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Ciao a tutti, sono Martina.
Questa storia sarà con eventi del tutto inventati, parte delle cose riguardano un po' me, ma nulla di che ahah.
E niente, buona lettura!
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L'IMMENSO DI UN ATTIMO ANDATO|| ULTIMO
Fanfiction«Nic, sei immenso...» Silvia é una ragazza di 19 anni, é una grande sognatrice. Vive in un quartiere vicino a San Basilio, Roma.