Capitolo 3

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POV'S NIC
È arrivato il momento. Sto morendo di paura.

So che non sarà difficile, alla fine basta cantare.

Esco di casa e nonostante sia mattina mi dirigo allo stadio dove mi aspetta la band.

È una bella giornata, non mette pioggia e non fa tanto caldo.

Arrivando, noto dei fan già seduti fuori dallo stadio.

Questo mi riempie di gioia ma allo stesso modo mi preoccupa. Come cavolo fanno a stare lì sotto il sole?

I cancelli apriranno dopo pranzo alle 14.30 (per alcuni e basta oltretutto), non posso lasciarli così senza nemmeno ringraziarli...
N: "mi scusi?! Potrebbe passare dai cancelli con la macchina prima di entrare?"
Guidatore: "Non credo sia possibile.. insomma si accanirebbero tutti sulla macchina.."
N: "Ci tengo veramente tanto, abbasso il finestrino, saluto e andiamo via subito. Promesso."
Guid: "E va bene, io non mi prendo responsabilità però"
Abbasso il finestrino e facendo una storia grido "GRAZIE, VI VOGLIO BENE! A DOPO!!!"
Tutti impazziscono, ma non fanno in tempo a rincorrere l'auto che mi ritrovo all'interno dello stadio.
N: "grazie mille per avermi accompagnato"
Guid: "non c'è di che, è il mio lavoro. Buon concerto!"

Scendo e trovo Adriano ad aspettarmi con Jacopo.
J: "allora è il grande giorno! È passato pochissimo da quando abbiamo iniziato questo cammino insieme.. sembra ieri. Sono troppo felice per te"
A: "e pensare che anni fa suonavi a malapena nei locali del quartiere!"
N: "ragazzi ma che è? Mi state dando un ultimo addio? Eddai! Godiamoci sto giorno, che è merito nostro!"
Andiamo in camerino e discutiamo del più e del meno.

Pranziamo e alle 14.30 iniziano ad entrare i vip gold, che hanno la possibilità di assistere al sound check.

Tutto va per il meglio.

Sono pronto per stasera. Vedo entrare sempre più gente, mano a mano lo stadio si riempie.

POV'S SILVIA
Oh mio dio, è il giorno finalmente. Inutile dire che stanotte non abbia dormito.

Sono troppo eccitata all'idea di rivederlo.

Indosso dei pantaloncini di jeans e un body nero, tengo i capelli sciolti che ho rigorosamente piastrato. Metto un po' di mascara waterproof perchè so già che piangerò come non ci fosse un domani. Sarà una serata indimenticabile.

Faccio bene attenzione che il telefono sia carico e che la memoria sia libera.

Esco di casa e mi avvio con i mezzi verso lo stadio.

Forse ho sbagliato a decidere di andare da sola, ma volevo davvero godermi il concerto con solo me stessa.

Sono troppo in ansia, sarò in mezzo ai suoi conoscenti, e a qualche altro pazzo che ha deciso di comprare dei biglietti costosissimi. Ma io lo avevo fatto per me. Nient'altro.

Mando un messaggio a Martina:
"Ehi Martii! Sono troppo felice!😍"
Dopo pochi istanti mi risponde:
"Divertiti tata, mi raccomando! Salutami Ultimo😍😉"
Le ribatto con un audio:
"Grazie scema, ora spengo il telefono che non si deve spegnere!"

*dopo mezz'ora*

Eccomi arrivata, ora entro allo stadio.

Entro dalla parte dei vip, e sono praticamente dietro le quinte.

Intravedo Cassio e Jacopo... aspetta ma c'è anche Niccolò!

Voglio augurargli buon concerto, anche se il mio augurio per lui varrà meno di zero.

Poco importa, lo seguo da lontano finche lui non mi indica...

POV'S NIC
N: "Adrià... ma quella che ci fa qua? Chi è? È una faccia già vista o sbaglio?"
A: "No vabbè.. ha il vip pack!"
N: "Ma chi è Adriaaa?"
A: "Sei scemo? È quella di un po' di sere fa, che mi hai fatto notare e che ti avevo detto fosse carina!"
N: "Falla venire qua, tanto sarebbe venuta lo stesso"
A: "Sei sicuro?"
N: "Al cento per cento"
A: "EHI SCUSA TU!!??"

POV'S SILVIA
Ma Adriano ce l'ha con me? Male che vada mi nascondo dietro a un muro.

A: "Ma che fai, ti vergogni forse"
Lo vedo comparire e mi spavento.

A: "Forza, vieni qua con noi. Se hai la tessera puoi, mica ti mangiamo."
Inizia a mancarmi il fiato, l'unica cosa che faccio è annuirgli. Così lo seguo, ma sono sempre più in ansia.

Cado a terra. No ti prego. Una crisi no.

Fortunatamente non ebbi una crisi. Svenni. Dopo non mi ricordo nulla.

Mi sveglio in una stanzina, con due tizi vestiti di arancione fluo accanto.
X: "Come sta?"
Chi era quella voce? L'avevo già sentita. Fa spostare i due medici.
X: "Che fai scherzi? Dai che stasera hai un concerto!"
Niccolò. Era lui. Che figura avevo appena fatto. A pranzo non avevo mangiato, ero troppo agitata. Questa ne è la dimostrazione.
S: "Sto bene grazie. Voglio alzarmi"
Guardo l'orologio, erano le 17.
N: "Tu resta qua fino a che non ti senti meglio. Io ora vado, resta Adriano"

POV'S NIC
N: "Amico mio, tienila con te fino alla fine del concerto di stasera. Mi raccomando, ci siamo capiti!"
A: "Hai la mia parola"

L'IMMENSO DI UN ATTIMO ANDATO|| ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora