1 mese dopo (1/09)
Pov's Claire
Colpisco, colpisco e colpisco ancora il sacco da box che mi ritrovo davanti. Lo colpisco con tutta la forza che ho, con tutta la rabbia repressa dentro di me. Un altro, un altro e un altro ancora, per poi passare ai calci.
"Claire! Sei qui" dice sospirando mia madre
"Si, devo allenarmi." dico seria, continuando a guardare il sacco
"Piccola mia, riposati. Sono due settimane che ti alleni duramente, non ti fa bene." dice mia madre
"Si invece. Volete che sia forte, però non volete che torni nello stato di prima, che non ci ricada, be' questo è l'unico modo" dico smettendo per un attimo di prendere a pugni il sacco. Mi avvicino alla bottiglietta d'acqua e ne prendo un sorso.
"Non volete vedermi depressa, volete che sia forte, ma non posso esserlo a modo mio, troppa paura che torni ad essere quella di prima, perchè avete paura. Perchè la Claire di prima era tosta, ma troppo avventata, troppo sicura, talmente tanto da farsi uccidere. Capisco avete paura per me, ma questo è l'unico modo che mi tiene la mente occupata da quello che è successo." dico guardandola con sguardo serio e freddo
"Non hai pianto da quando è successo, non hai fatto niente. Sei stata in silenzio per due giorni, poi ti sei messa ad allenare. Sei preoccupata, arrabbiata lo so, come tutti d'altronde, ma dovresti almeno disperarti un po'. Non fa bene tenersi tutto dentro" dice mia madre accarezzandomi la schiena.
"Ho pianto abbastanza durante la mia vita. Ora bisogna solo essere forti e arrivare alla battaglia pronti, per riaverlo." dico decisa
"Ora potresti andare? Devo allenarmi" dico seria e mia madre sospira, per poi andarsene. Continuo quello che stavo facendo finchè non sento due braccia allungarsi verso di me e fermare quello che facevo.
"Theo vai via" dico decisa
"No, ora tu la smetti e parliamo." dice serio, mentre cerco di dimenarmi, per liberarmi.
"Che ti devo dire" dico tranquillamente, mentre dentro di me scorrono fiumi di parole, fiumi di emozioni incontrollabili, che vorrebbero uscire allo scoperto. Lacrime di preoccupazione mai versate, che voglio uscire per sfogarsi.
"Sembra che non ti importi" sussurra, mentre mi fa voltare verso di lui, con le sue mano che tengono i miei polsi fermi.
"Come puoi dirlo?" dico stupita
"Nessuna reazione dopo che sei andata a casa sua, niente di niente."
"Tu sai che non è così" dico con un filo di voce
"Allora perchè cazzo solo io sto facendo qualcosa, mentre tu stai qui a combattere contro uno stupido sacco?" dice con la mascella serrata, mentre involontariamente stringe la presa sui miei polsi.
"Perchè devo essere pronta, allenata, io-io..." dico insicura.
Lo guardo negli occhi e vedo che li ha lucidi, mentre i miei sono spenti, non esprimono niente, tranne ora che lui mi sta realmente guardando, odio essere fragile, odio farmi vedere insicura...ma davanti a lui sono così.
"Tu? Dimmi cosa vuoi fare...DIMMELO" Mi urla stanco del mio comportamento
"Non lo so" dico con voce spezzata, mentre sento il viso bagnarsi. Sto piangendo? Non l'ho fatto per due settimane.
"Vieni qui" dice sussurrando Theo, mentre io appoggio la mia testa sopra il suo petto e lui mi stringe in un abbraccio.
"E' colpa mia" dico sussurrando, mentre un mare di lacrime escono dai miei occhi.
"No, non lo è. Siamo stati tutti troppo poco attenti, ma ora non succederà più. Siamo pronti per salvarlo, abbiamo frainteso la tua visione, ma ora ci siamo" dice stringendomi di più, mentre io singhiozzo.
"Come è potuto succedere? Se non fossimo usciti quella sera, nessuno assaliva la casa e quelli non avrebbero preso Jace" dico mentre mi accascio a terra. Lui fa lo stesso, mentre mi tiene stretta a sè, come se non volesse lasciarmi andare.
"Piangi, sfogati...ci sono io" dice con voce tremante, come se anche lui stesse per piangere.
Sapeva che io non stavo bene, sapeva che il mio modo di essere triste era non esserlo. Lui è voluto essere forte per entrambi, ma io lo sentivo la notte alzarsi e andare nella cameretta di Jace, lo sentivo quando parlava con Liam e Scott, quando si sfogava e piangeva, però nessuno del branco si è mai arreso alla ricerca, anche quando non abbiamo avuto il messaggio con la posizione, la data dell'incontro. Non li abbiamo trovati, si sono nascosti bene. Erano preparati, dato che non abbiamo sentito nemmeno l'odore di Jace.
"Io-io dovevo aspettarmelo...tutto troppo tranquillo, avevo delle sensazioni strane quella sera. Perchè non ho dato retta al mio istinto" dico singhiozzando
"Lo so, potevamo fare tante cose" dice stringendo forte il mio corpo contro il suo.
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Innamorata del cattivo /~Theo Raeken~ #wattys2020
FanficE se Scott McCall avesse una sorella gemella di nome Claire? Cosa succederebbe se si innamorasse di un Licantropo? Più precisamente di una Chimera? lei: umana, bella, determinata, cocciuta e brava a combattere e cacciatrice. lui: Bello e misterioso...