Capitolo 37:"E' finita"

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Pov's Theo

Sfreccio via da quella casa con una velocità tale, da sembrare in un circuito di formula uno. Una volta arrivati all'orfanotrofio, Claire prende un pupazzo di Jace e ne annusa il suo odore.
"Fallo anche tu, due nasi sono meglio di uno" dice sorridendo debolmente e mentre mi passa il pupazzo, la vedo tremare.
"Perchè tremi?" Chiedo, una volta sentito l'odore
"Ho paura di non trovarlo." dice con voce tremante. Io mi avvicino a lei e l'abbraccio (come gif sopra)
Scendiamo dall'auto e suoniamo.
"Salve, voi siete?" Chiede la suora in tono gentile
"Salve, siamo degli assistenti sociali e siamo venuti qui per controllare la situazione" dice cercando di essere il più credibile possibile.
"Uhm...siete giovani" dice la donna, non molto convinta
"Si, siamo stati assunti da poco e siamo qui come prova" dice Claire
"Ah ora si spiega, prego entrate." dice sorridendo la suora.
Entriamo e ci fa vedere tutta la struttura.
"Senta noi vorremmo controllare il reparto dei neonati e i registri dei neonati qui. Vogliamo vedere quanti sono" dico cercando di essere serio. La suora, inizialmente un po' titubante, accetta e ci porta tutti i registri. Claire comincia a guardarli tutti, mentre io vado a controllare il reparto neonati, insieme ad un'altra suora.
Una volta nella stanza, faccio finta di controllare la qualità, mentre annuso per cercare mio figlio, ma non è qua. Il suo odore è forte, è nella struttura, ma non in questa stanza. Esco da qui e quando sono in corridoio mi accorgo solo ora di due uomini armati davanti una porta.
"Scusi e li cosa c'è?"Chiedo curioso
"Oh solo documenti riservati." dice. Ascolto i suoi battiti...sono accelerati, sta mentendo.
"E come mai servono degli uomini armati?" Chiedo curioso
"Ecco vede ci sono stati dei furti e non vorremmo che accada nuovamente" dice e ancora mente. Io annuisco facendo finta di crederci e mi accorgo che nella stanza sento tre battiti.
Mi allontano e poco dopo sento un pianto venire da dentro la stanza. Subito vedo la suora andare in panico.
"Venga, andiamo dalla sua collega" dice tremando
"Aspetti perchè sento un pianto, proveniente dalla stanza?" chiedo, facendo l'ingenuo
"No si sarà sbagliato, venga" Insiste la suora.
"Voglio controllare" insisto e poco dopo le due guardie si avvicinano a me, pericolosamente.
"Tutto bene?" Chiede un di loro, quello più grasso.
"Si, ma vorrei controllare nella stanza. Sono un assistenze sociale devo controllare che tutto sia in regola" dico avvicinandomi a loro
"No è proibito" dice quello magro.
"Voglio vedere i vostri distintivi" dico sfidandoli
Loro si guardano e poi ridono
"Ragazzino, se non vuoi farti male, è meglio che vai" dice minacciandomi il primo uomo.
"La fai lunga" dice l'altro uomo a quello grasso, per poi girarsi verso di me. Alza il fucile e cerca di colpirmi per farmi svenire, ma io lo blocco e sorrido perfidamente.
"Dovreste avere voi paura di me" dico ridendo, per mostrare i miei occhi gialli. L'altro subito mi punta il fucile, ma con la mano libera lo butto a terra e poi faccio scontrare l'altro uomo contro il muro, mentre vedo che quello grasso è già a terra, grazie a Claire. La suora spaventata corre via, noi indisturbati corriamo verso la porta chiusa e la buttiamo giù.
Subito ci viene in contro un uomo armato, che Claire molto agilmente butta a terra.

 Subito ci viene in contro un uomo armato, che Claire molto agilmente butta a terra

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"Non fatemi del male" dice una donna sulla trentina d'anni.
"Tranquilla, siamo venuti per nostro figlio" dico, mentre raggiungo Claire che si trova già vicino alla culla.
"Theo, è nostro figlio" dice sorridendo, mentre le lacrime  iniziano a rigarle il viso.
"Si, ora andiamocene." Dico dandole un bacio sulla fronte.
Lei annuisce e quando lo prende in braccio, iniziamo la corsa, ma qualcosa ci impedisce di andarcene da questo luogo.
Una decina di uomini sono fermi davanti a noi, mentre ci puntano le loro armi.
"Lasciate il bambino e non vi faremo niente." Dice un uomo biondo
"No, non lascerò mio figlio qui" dice Claire ringhiando
"Allora uccidiamo prima voi e poi lui" dice un uomo sulla quarantina.
"Theo, non voglio perderlo nuovamente" dice con voce tremante la mia ragazza.
"Nemmeno io" dico prendendole la mano.

Innamorata del cattivo /~Theo Raeken~ #wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora