//Capitolo 9//

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-Sveglia… Aspetta, che ci fa lui qui?- una voce svegliò Rosie e Michael.
Spalancò gli occhi quando si accorse di aver dimenticato qualcosa nel suo piccolo desiderio –ieri sera- e nessuno di loro se ne era accorto, neanche Mr. Luke-so-tutto-io. Si erano dimenticati di Faye.
-Mamma e papà non ti hanno detto niente?- chiese Rosie strizzandosi gli occhi e fermando uno sbadiglio. Michael era sveglio, ma teneva gli occhi chiusi. Non poteva ammetterlo, ma Faye lo spaventata parecchio.
-Michael starà qui per un po’-
Faye scannerizzò la sorella, la conosceva bene. Dopo tutto il dolore che le aveva fatto provare ormai sapeva quali erano i suoi punti deboli e qual era il modo in cui mentiva. E questa era definitivamente una grande, enorme bugia.
-Uhm, okay- gliela lasciò passare. A Faye non interessava della vita della sorella, comunque. Probabilmente sarebbe finita a fare la prostituta.
-Mamma mi ha detto di svegliarti perché la colazione è pronta. Immagino che l’abbia preparata anche per Michael-
-Bene, ora esci- Faye roteò gli occhi e sbattè la porta della camera di Rosie rumorosamente.
-Non mi sembra chiusa bene!- Gridò Rosie. La sua voce era chiaramente piena di sarcasmo.
-Tua sorella mi spaventa- Michael parlò e Rosie giurò su Dio di essere quasi morta di paura. Si spaventava facilmente.
Rosie fece scontrare il suo piccolo petto con quello di Michael che alzò un sopracciglio
-Bene, ora non ho più tutta quella cazzo di paura- Michael ignorò la brutta parola e si passò una mano tra i capelli guardando Rosie alzarsi dal letto che condividevano.
-Ora alzati perché la mia routine la mattina è moolto lunga, quindi- Rosie si fermò un secondo. Michael aveva dei poteri magici. –Amico! Questo è fottutamente meraviglioso- scosse la testa ridendo, Michael era confuso.
-Vorrei aver finito con la mia routine-
E quando Michael capì. –Scusa, ma non vorrei fare parte di una scena porno in diretta, sono una semplice fata con i capelli verdi che-
-Dimentica quello che ho detto, vorrei che Luke fosse qui con noi- e con un poof Luke apparì sul pavimento della camera con le mani sulla faccia e la bocca leggermente aperta. –Sveglio- Rosie lo prese in giro.
Michael, invece di svegliarlo con la magia o con qualche carezza, gli diede numerosi calci sulle gambe fino che il ragazzo con i capelli rosa non gemette.
-Coglione, cosa c’è di sbagliato in te?-
-Lei ti voleva sveglio- Michael scrollò le spalle. Luke guardò Rosie con uno sguardo assassino, si, l’avrebbe volentieri uccisa.
-Cosa posso fare per te, piccolo angelo?- chiese Luke amaramente alzandosi.
Incrociò le braccia ed inarcò un sopracciglio rivolgendosi al ragazzo con i capelli rosa. Il suo sguardo compiaciuto e stanco le faceva venir voglia di colpirlo in faccia, perché, insomma, chi altro avrebbe un aspetto simile dopo aver dormito in una cuccia?
Alla fine però espresse semplicemente il suo desiderio.
-Desidero essere pronta per la scuola- con uno schiocco di dita Luke lavò e vestì Rosie.
-Grazie ghiacciolo-

-Buongiorno Rosie- la donna bionda parlò con un sorriso dolce stampato in faccia. Michael e Luke continuavano a seguirla ovunque come dei cuccioli smarriti, non sapevano che fare.
-Ciao ragazzi-
-Giorno signora Stump- Michael ricambiò il saluto mentre Luke si mise dietro di lui con le braccia incrociate, desiderando di uscire presto di casa.
-Amore, perché Wentz sta facendo un mercatino dell’usato nel suo giardino sul retro? Ne voglio fare uno anche io! Dannato Wentz- Papà entrò lamentandosi di quel dannato Wentz ed il suo stupido mercatino dell’usato. Nessuno in questo stato mentale –Rosie, Faye, Luke e neanche Michael- capiva perché odiava così tanto Wentz. Ogni tanto Rosie pensava che suo padre fosse semplicemente una persona nevrotica.
-Mamma, non voglio fare tardi, vado- disse Rosie prendendo Luke e Michael per i loro polsi e trascinandoli fuori dalla cucina.
Faye guardò la scena dallo sgabello. Sapeva che c’era qualcosa di sbagliato con quei ragazzi –Michael, Luke… E Rosie- ma non riusciva a capire cosa. Certo, sua sorella era un obbrobrio, ma tutto qui. Anche se, doveva esserci qualcos’altro. Qualche segreto che Faye voleva scoprire, ma insomma, lei otteneva sempre ciò che voleva.
Nel frattempo, fuori dalla casa degli Stump, Rosie guardò Michael e Luke con un’aria stanca
-Che succede bionda? Hai dormito poco o qualcosa di simile?- Rosie ci rimase male a sentire il lessico di Luke- infondo è vissuto per così tanti anni, perfino quando cominciarono a nascere le prime gang, che ogni tanto qualche parola del passato gli scappava.
Michael, comunque, non riusciva a tollerarlo. –Luke, non parlare in questo modo, non siamo più nell’era delle gang-
-In ogni modo- che sembrava essere l’unica parola nel dizionario di Luke. Finiva una frase, faceva una domanda o un commento e le parole ‘in ogni modo’ erano sempre li, come la sua solita alzata di spalle.
Rifece a Rosie la domanda.
-Sto bene, ma mi stavo chiedendo se potreste farmi apparire a scuola- -Ah, un’altra cosa. Cosa diavolo sarete o dove starete mentre io sono a scuola?-
-Staremo con te, ovviamente- rispose Michael.
-Come? Perché come –non solo io, ma tutti quanti- sanno che voi non avete mai frequentato questa scuola-
-Semplice dolcezza- disse Luke. –Abbiamo questa cosa… uhm, come si chiama? Oh, giusto, magia ,con cui possiamo fare quello che vogliamo. Sempre che non infrangiamo le regole-

RAGAAAAH E' PASSATO UN FOTTIO DA LL'ULTIMA VOLTA CHE HO AGGIORNATO :C mi dispiace davvero molto ma la scuola mi tiene parecchio impegnata  

Fairly oddparents ||traduzione italiana||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora